Davanti alla Prefettura circa 100 manifestanti di varie associazioni per protestare contro il Ponte sullo Stretto
REGGIO CALABRIA– “Noi vogliamo essere ancora più cattivi, severi e trasparenti rispetto a quello che la normativa oggi prevede, rispetto alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e alle possibili ingerenze della criminalità organizzata negli appalti e quindi ci sta lavorando il collega ministro dell’Interno in sintonia col Quirinale”. Lo ha affermato alla stampa il vice premier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini dopo l’incontro con enti, istituzioni e magistratura, nella Prefettura di Reggio Calabria sulla costruzione del Ponte. Il ministro ha spiegato che dovranno essere coinvolte le massime professionalità per non lasciar da solo il prefetto di Reggio Calabria e il prefetto di Messina a combattere. “Loro sono eccezionali. Però, ripeto, è una terra dove bisogna verificare che neanche un euro finisca nelle casse delle mafie. Stiamo lavorando perché lo spirito che sostiene le prefetture, l’antimafia, i Carabinieri, la finanza, la polizia e le questure possa avere ulteriori forze, ulteriori uomini, ulteriori professionalità. Il nostro obiettivo è di prevenire qualsiasi malintenzionato. Mi fido dei calabresi onesti”.
«Alla Dda – ha proseguito Salvini – sono molto attenti. La Procura, la Prefettura ad esempio sul tema degli espropri, stanno facendo ricognizioni su nomi, cognomi, indirizzi, proprietà. Poi, quando coinvolgi 100.000 lavoratori, migliaia di imprese in tutta Italia è chiaro che devi essere assolutamente attento 24 ore su 24. Però io mi fido. Mi fido della Calabria e mi fido della Sicilia. E non mi fido di quelli che dicono no, non farlo, perché in Calabria e in Sicilia non puoi fare i lavori pubblici. No, non è così. È chiaro che non è una questione calabrese. Quelli che dicono non fare il ponte perché sei in Calabria e in Sicilia e quindi ci sono mafia e ‘ndrangheta insultano l’onestà della stragrande maggioranza dei calabresi e siciliani. Oggi però col procuratore, con l’Università, coi sindacati, con Confindustria, coi carabinieri, con tutti, abbiamo messo a terra il massimo dell’attenzione possibile. Quindi, qualunque suggerimento sull’antimafia può arrivare anche dal Pd, da 5 Stelle per me è prezioso. Noi vogliamo essere ancora più cattivi, ancora più severi rispetto alla normativa antimafia di oggi. Il ponte sarà un acceleratore di sviluppo per tutto quello che i calabresi aspettano da cinquant’anni. Quindi, grazie al ponte, l’alta velocità arriverà a Reggio Calabria. È in fase di progettazione la 106 su cui abbiamo messo tre miliardi e quindi sapere che lasceremo in eredità a chi verrà più di 100.000 posti di lavoro e le aziende del territorio coinvolte è qualcosa che che mi rende orgoglioso. L’obiettivo – ha proseguito – è che l’estate 2025 sia quella dell’avvio dei cantieri, il che vuol dire bonifiche, indagini geotermiche, vuol dire espropri con abbondanti indennizzi ovviamente per tutte le persone coinvolte. Quindi conto di rivederci a progetto approvato, a ingegneri e operai al lavoro. Perché creare lavoro per me la è la cosa fondamentale. La lotta alla mafia tu la crei se se dai opportunità di lavoro, speranza per i ragazzi del territorio. I lavoratori del settore marittimo? Sono assolutamente fra i più accesi i sostenitori del progetto ponte».
“C’è la fattibilità piena – ha spiegato sempre Salvini -. C’erano al tavolo ingegneri, architetti, geologi, avvocati, commercialisti. Il progetto ponte è studiato da alcune centinaia di ingegneri, di tecnici e dirigenti universitari. C’è una partnership con aziende giapponesi, spagnole, danesi, americane. Quindi c’è il meglio delle professionalità, anche perché il Messina style, il modello Messina, è attuato in tutto il mondo tranne che in Italia e quindi finalmente porteremo in Italia l’ingegneria che che sta facendo forte l’Italia nel mondo. Questa è una delle opere più green di tutta Europa. E si risparmieranno centinaia di tonnellate di CO2 messe nell’aria ogni anno. Si risparmierà tempo, denaro, inquinamento. Quindi per l’ambiente e per l’economia, per il turismo, per lo sviluppo, per l’agricoltura è una grande opportunità».
“Sono 38 i miliardi di opere finanziate fra Calabria e Sicilia, strade, autostrade e ferrovie, acqua e casa. Quindi diciamo che se a questi 38 miliardi fra Calabria e Sicilia aggiungiamo i 13 del ponte arriviamo a 52 miliardi che non penso abbiano precedenti nella storia della Repubblica italiana. Perché quelli che dicono ma prima del ponte fai altro lo dicono da un secolo, il risultato è che non c’è né il ponte né il resto. Quindi io dico che il ponte accelererà. Perché il ponte senza 106 e senza alta velocità da solo non risolve i problemi della Calabria. Evidentemente il mio obiettivo è che all’inaugurazione del ponte, che magari verrà inaugurato da un no ponte, però il bello della vita, ci sia l’alta velocità che arriva a Reggio e ci sia la una nuova 106 che arriva fino a Reggio”.
Davanti la Prefettura circa 100 manifestanti per protestare contro il Ponte sullo Stretto

In piazza Italia, davanti alla Prefettura, durante l’incontro del ministro Salvini con enti e istituzioni sulla costruzione del Ponte sullo Stretto, circa un centinaio di manifestanti si sono radunati per protestare contro l’opera e contestare la visita del ministro. La mobilitazione ha visto la partecipazione di associazioni, movimenti civici, sindacati e forze politiche che si oppongono alla realizzazione del ponte, definito “devastante per il territorio” e “privo di una valutazione di impatto ambientale positiva”. Il presidio si è svolto in modo pacifico ma determinato, sotto lo sguardo attento delle forze dell’ordine. “Non siamo disponibili a partecipare a passerelle, finte riunioni o ad ascoltare dichiarazioni vuote dal chiaro sapore propagandistico” hanno dichiarato i rappresentanti del Comitato per il Sì ai 5 Referendum promossi dalla Cgil, spiegando le ragioni della protesta.
