Ponte sullo Stretto di Messina, il decreto è legge, ok anche dal Senato

Ponte sullo Stretto di Messina, il decreto è legge, ok anche dal Senato

Redazione

Ponte sullo Stretto di Messina, il decreto è legge, ok anche dal Senato

mercoledì 24 Maggio 2023 - 18:45

103 i voti favorevoli. Il testo prevede il riavvio della procedura per la costruzione dell'opera e la definizione dell'assetto della Stretto di Messina spa

Dopo il via libera da parte della Camera, la scorsa settimana, arriva anche quello del Senato sul decreto per il Ponte sullo Stretto di Messina con 103 voti favorevoli, 49 contrari e tre astenuti.

Il testo prevede il riavvio della procedura per la costruzione dell’opera e la definizione dell’assetto della Stretto di Messina spa.

Il progetto definitivo è stato approvato il 29 luglio 2011 dalla Stretto di Messina spa (composta all’82 % da Anas, 13 da Rfi, 2,5 % ciascuno dalle regioni Siciliana e Calabria) con il coinvolgimento terzo di Parsons Transportation Group Inc, del validatore Rina Check srl e del Comitato scientifico.

La legge 221/2012 e il contenzioso con Eurolink

Seguendo le vecchie logiche, vuol dire che si trova in una posizione intermedia: cioè è più che un progetto preliminare ma non è ancora un progetto esecutivo cantierabile, perché l’iter fu fermato dal governo Monti, prima dell’approvazione del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, con legge 221/2012, “alla luce della corrente situazione economico finanziaria italiana”. Una situazione che ha aperto il contenzioso con Eurolink (oggi acquisito da Webuild) e ha bloccato l’iter del Ponte ma non quello di tante altre grandi opere pubbliche.

I pareri mancanti

E per diventare esecutivo cantierabile servono ancora altri pareri, su tutti quello ambientale del Mite (Ministero della transizione ecologica), perché dall’esame del parere della Commissione Tecnica Via/Vas (Valutazione impatto ambientale/strategica) numero 1185 del 15 marzo 2013, “si evince che, in relazione al progetto delle parti variate sottoposto a procedura Via, vi siano numerosi approfondimenti e chiarimenti su diversi aspetti. Per tali motivi la Commissione ha ritenuto di non poter esprimere parere sulla compatibilità ambientale delle parti variate del progetto”.

Poi bisognerebbe procedere alla conclusione della conferenza di servizi al Mims (Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili) e avere l’approvazione del Cipess (il vecchio Cipe al quale è aggiunta la dicitura ‘e lo sviluppo sostenibile’), cioè la parte economica. Inoltre il progetto andrebbe adeguato all’attuale quadro normativo nazionale ed europeo, ad esempio la recente normativa sulla sicurezza in galleria o le nuove ntc (norme tecniche di costruzione) 2018.

Siracusano (Fi): “Opera indispensabile”

“Il decreto Ponte è stato approvato dall’Aula del Senato, ed è dunque ufficialmente legge dello Stato. Una bella notizia per l’Italia, per la Sicilia e per la Calabria”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, subito dopo il voto. “Adesso il governo è pronto ad ingranare la quarta per iniziare i lavori entro il 2024 e per dare al Paese un’infrastruttura indispensabile per proiettarci nel futuro. Da messinese – prosegue Siracusano – ringrazio il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Matteo Salvini, e soprattutto il presidente Silvio Berlusconi, che da visionario della politica e della società aveva già anni fa avviato quest’opera straordinaria, bloccata soli dall’ottusità della sinistra. Adesso si volta pagina, ed oggi abbiamo scritto un’importante pagina di storia”.

Floridia (M5S): “Serve serietà da questo Governo e non permetteremo di distruggere Messina”

La senatrice messinese Barbara Floridia (M5S) è intervenuta in Aula in dichiarazione di voto per la conversione in legge del Decreto Ponte. Di seguito alcuni passaggi del suo discorso: “Abbiamo assistito in questo ultimo periodo a tanti slogan e motti, volti a confondere i cittadini dal vero oggetto del provvedimento in discussione, contrapponendo i ‘si’, con i ‘no’, dimenticando la maglietta indossata qualche anno dell’attuale ministro Salvini contro il Ponte sullo Stretto, collocando noi minoranza nella fazione di coloro che sono contro lo sviluppo del nostro Paese. Questo Governo, che definirei Governo dell’assurdo, è incapace di mettere a terra opere per le quali i soldi ci sono, promettendo di realizzare infrastrutture faraoniche come il Ponte sullo Stretto di Messina, per le quali i soldi non ci sono. In quest’Aula non si sta parlando della realizzazione del Ponte, perché non ci sono le risorse e non esiste un progetto cantierabile. In questo decreto si vuole soltanto riabilitare la società Ponte sullo Stretto che già ci è costata 300 milioni di euro, tranquillizzare il consorzio Eurolink dopo la causa di 700 milioni fatta allo Stato evitando una gara pubblica e rispolverare un progetto che aveva incassato oltre 200 criticità mai risolte”.

Ella Bucalo: “Il Ponte è simbolo dell’attenzione del Governo”

 “Il Ponte sullo Stretto di Messina è il simbolo dell’attenzione del governo Meloni verso il Sud d’Italia”. Lo ha sostenuto in Aula, la senatrice Ella Bucalo (Fdi). “Oggi – ha aggiunto -è una giornata storica e c’è grande soddisfazione per il lavoro svolto in questi mesi. In tempi rapidi si è reso concreto un progetto già approvato nel 2011, con l’obiettivo di portare grande beneficio all’Italia e all’Europa con il rispetto di norme comunitarie. Il Ponte garantirà il taglio di 100mila tonnellate di anidride carbonica, un progetto approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che non potrà che rappresentare un grande vanto e prestigio all’Italia e che darà alla Calabria e alla Sicilia sviluppo economico, sociale e culturale come mai è successo dall’unità nazionale ad oggi. Inoltre questa opera darà un ruolo strategico all’Europa nel mediterraneo, e per questi motivi il voto di Fratelli d’Italia a questo decreto non può che essere favorevole”.

Germanà (Lega), giornata storica per Sicilia e Italia

“Grazie al lavoro costante e pragmatico svolto da subito dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e a un esecutivo di centrodestra, prende forma finalmente un progetto che la sinistra ha accantonato per anni”. Così il senatore siciliano Nino Germanà, vicepresidente del Gruppo Lega a Palazzo Madama, in dichiarazione di voto sul dl Ponte. “Voglio ricordare – aggiunge – tutti i siciliani che si sono battuti per la sua realizzazione, uno fra tutti il compianto senatore messinese Nino Calarco, giornalista, uomo di grandi idee, politico per missione. Per 44 anni ha diretto la Gazzetta del Sud, giornale dei siciliani e dei calabresi, ed è stato anche presidente della Società Stretto di Messina dal 1987 al 2002. Il suo obiettivo era la realizzazione del collegamento tra la Sicilia e l’Europa. È anche a Calarco che oggi dedico questo grande risultato. Il Ponte sullo Stretto rappresenta la più importante opera strategica e green che potrà rendere il Meridione l’hub dell’Europa nel Mediterraneo. Un’occasione di riscatto e un potenziale occupazionale di 100.000 posti in 7 anni: lavoro vero e non ‘nero’ come quello che ha prodotto il reddito di cittadinanza. Basta con le teorie false e miopi degli ambientalisti che hanno sempre ostacolato tutto e che fortunatamente non c’erano quando furono costruite le piramidi. Oggi, con il dl Ponte, scriviamo una pagina di storia e disegniamo concretamente il futuro della Sicilia, del Mezzogiorno, dell’Italia e dell’Europa”.

4 commenti

  1. La larghezza del ponte nella foto e’ rappresentata in maniera del tutto irrealistica e ingannevole!! Sembra infatti la larghezza di una passerella pedonale, se invece fosse stata rappresentata la reale larghezza di un impalcato a 8 corsie, ahimè, l’effetto sarebbe (e sarà) tremendo.

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  2. Non vedo l’ora di iniziare questo ponte. essendo pensionato farò la spola ogni giorno x presenziare i lavori (come fanno tutti i pensionati ,dando un contributo morale). l’unica speranza che si cominci presto, altrimenti di pensionati non ne troverete molti.

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  3. Salvini e Germanà hanno mai preso la Messina-Palermo?

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  4. I pareri mancanti sono vincolanti?Visti i toni trionfali del ministro come se tutto fosse già pronto e cantierabile dobbiamo sperare di sì per evitare la devastazione.

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