Ponte sullo Stretto, il decreto in Gazzetta ufficiale. Per il Mit "una scelta storica"

Ponte sullo Stretto, il decreto in Gazzetta ufficiale. Per il Mit “una scelta storica”

Redazione

Ponte sullo Stretto, il decreto in Gazzetta ufficiale. Per il Mit “una scelta storica”

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venerdì 31 Marzo 2023 - 20:15

Dopo gli ultimi approfondimenti c'è la firma del Capo dello Stato. Il ministero: "Un investimento con benefici di lunghissimo periodo per tutto il Paese"

MESSINA – Il decreto Ponte è realtà. Era attesa oggi pomeriggio ed è arrivata la firma del Capo dello Stato, che porta il documento in Gazzetta Ufficiale. Dagli uffici sono arrivati gli ultimi approfondimenti che confermano il testo approvato lo scorso 16 marzo dal Consiglio dei ministri con la formula “salvo intese”. A renderlo noto è il ministero delle Infrastrutture.

Mit: “Scelta storica”

Il Mit con una nota spiega: “È una scelta storica, che apre a una infrastruttura da record mondiale e con forte connotazione green: il Ponte permetterà una drastica riduzione dell’inquinamento da Co2 e un calo sensibile degli scarichi in mare. Significativo l’aspetto economico: il costo per la realizzazione del Ponte e di tutte le opere ferroviarie e stradali di accesso su entrambe le sponde è oggi stimato in 10 miliardi. Dal 2019 al 2022, il Reddito di Cittadinanza ha avuto un impatto per le casse dello Stato di 25 miliardi”.

L’annuncio ufficiale

La nota continua: “La differenza, enorme, è che il Ponte è un investimento con benefici di lunghissimo periodo per tutto il sistema-Paese con particolare riferimento al Mezzogiorno. Soprattutto alla luce degli interventi, già programmati, per ammodernare le ferrovie in Calabria e in Sicilia con la velocizzazione e le tratte ad alta velocità/alta capacità. Con il completamento dell’alta velocità nelle due regioni e la messa in esercizio del Ponte, si stima un dimezzamento dei tempi di percorrenza da Roma a Palermo oggi pari a 12 ore, di cui un’ora e mezza per il solo traghettamento dei vagoni. Un risparmio significativo per i cittadini, le imprese, la logistica. Il Ponte sullo Stretto rappresenta un’opera strategica per il completamento delle reti transeuropee di trasporto e si inserisce nel tracciato del Corridoio multimodale Scandinavo-Mediterraneo”.

“L’attraversamento stabile sullo stretto è stato progettato secondo lo schema del ponte sospeso. Il progetto tecnico attualmente disponibile consiste in circa 8.000 elaborati e prevede una lunghezza della campata centrale tra i 3.200 e i 3.300 metri, a fronte di 3.666 metri di lunghezza complessiva comprensiva delle campate laterali, 60,4 metri larghezza dell’impalcato, 399 metri di altezza delle torri, 2 coppie di cavi per il sistema di sospensione, 5.320 metri di lunghezza complessiva dei cavi, 1,26 metri come diametro dei cavi di sospensione, 44.323 fili d’acciaio per ogni cavo di sospensione, 65 metri di altezza di canale navigabile centrale per il transito di grandi navi, con volume dei blocchi d’ancoraggio pari a 533.000 metri-cubi.

L’opera è costituita da 6 corsie stradali, 3 per ciascun senso di marcia (2 + 1 emergenza) e 2 binari ferroviari, per una capacità dell’infrastruttura pari a 6.000 veicoli/ora e 200 treni/giorno. Il progetto prevede inoltre l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria per dare vita ad un servizio di trasporto pubblico locale tra le due città di Messina e Reggio Calabria. Il ponte è stato progettato con una resistenza al sisma pari a 7,1 magnitudo della scala Richter, con un impalcato aerodinamico di “terza generazione” stabile fino a velocità del vento di 270 km/h”. 

Si legge sul sito del ministero delle Infrastrutture: “La storia dell’opera è vecchia di decenni. Inizia negli anni ‘70; nel 1981 viene costituita la società Stretto di Messina. Nel 2003 è approvato il progetto preliminare. Nel 2009, l’opera è reinserita nel Documento di programmazione economico-finanziaria tra le infrastrutture strategiche. Nel 2010 viene consegnato alla società Stretto di Messina il progetto definitivo. Il governo di Mario Monti decide di fermare tutto.
Il decreto-legge n. 179 del 2012 stabilisce la caducazione della Convenzione di Concessione affidata alla società Stretto di Messina, nonché di tutti i rapporti contrattuali dalla medesima stipulati con gli aggiudicatari delle gare ad evidenza pubblica sopra richiamate. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 aprile 2013 viene, conseguentemente, disposta la messa in liquidazione della Società”. 

Il decreto legge

E ancora: “Il governo Meloni, coerentemente con il programma elettorale e grazie alla determinazione del vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, riprende in mano il dossier con l’obiettivo di far ripartire l’iter per risparmiare il più possibile su costi e tempi. In Consiglio dei ministri, il 16 marzo 2023, è approvato il decreto-legge con cui si riavvia l’iter realizzativo dell’opera attraverso la prosecuzione del rapporto concessorio, la ripresa dei rapporti contrattuali tra la società concessionaria, il contraente generale e gli altri soggetti affidatari dei servizi connessi alla realizzazione dell’opera, nonché la risoluzione del contenzioso pendente, in conformità a quanto previsto dalle disposizioni contenute nella legge di bilancio 2023 (art. 1, co. 487-493, della legge n. 197 del 2022). 

In concreto, l’operazione-Ponte riparte così. Innanzitutto, la società Stretto di Messina, in liquidazione, torna in bonis e si trasforma in una società in house. L’assetto societario prevede la partecipazione di Rfi, Anas, delle Regioni Sicilia e Calabria e per una quota non inferiore al 51% di MEF e MIT. A quest’ultimo sono attribuite funzioni di indirizzo, controllo e vigilanza tecnica e operativa sulla società in ordine alle attività oggetto di concessione, circostanza che garantirà l’esercizio di una decisiva attività di indirizzo sugli obiettivi strategici e sulle decisioni della società”.

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4 commenti

  1. 6 corsie?? Attenzione che potrebbe venirgli in mente di realizzarci un altro parcheggio di interscambio e ridurle a 2!

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  2. Beh Salvini al governo resterà massimo altri 9 mesi, col prossimo tutto bloccato come al solito.

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  3. Bisogna cambiare: ora Tempoponte.

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  4. Vincenzobarilla 1 Aprile 2023 17:04

    Sono solo bufale, il ponte non s farà’ mai, salvini ha interesse di prendere in giro. Gli italiani, per stare al governo, per altri 50 anni;spiego meglio il ponte sospeso e’ irrealizzabile in quanto non esistono materiali idonei data la lunghezza tra i due piloni di circa tre km e mezzo ; milioni e milioni di carichi della struttura solo non reggerebbe,in più’ ci sarebbero milioni e milioni di carichi accidentali,(cioè’ veicoli,e treni), azioni sismiche , venti, in ogni caso se si realizzasse l’opera, si collasserebbe,lo conferma uno strutturista che nessuno e’ all’altezza di dare risposte.

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