Ponte sullo Stretto, "nella legge di Bilancio il definanziamento dell'opera"

Ponte sullo Stretto, “nella legge di Bilancio il definanziamento dell’opera”

Gianluca Santisi

Ponte sullo Stretto, “nella legge di Bilancio il definanziamento dell’opera”

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lunedì 15 Dicembre 2025 - 18:42

Opposizioni all'attacco dopo le dichiarazioni del ministro Giorgetti. La replica dell'Ad Ciucci: "Si tratta solo di un allineamento temporale"

“Giorgetti ammette ciò che denunciavamo da settimane: la manovra non sta in piedi e va riscritta. Il ministro dell’Economia, dopo averlo negato per settimane, oggi è venuto in commissione Bilancio a dirci che servono correzioni e oggi arriveranno ulteriori emendamenti del governo. ‘Ultimi’ emendamenti che riguardano il settore delle imprese e che non sono briciole visto che valgono più di 3 miliardi.
3 miliardi su una manovra da 18 totali: siamo di fronte ad una vera riscrittura. Le modifiche riguarderanno infatti Zes, finanziamento di Transizione 5.0, la previdenza complementare e la riprogrammazione temporale dei finanziamenti del Ponte sullo Stretto“. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.

“E’ chiaro che ancora una volta – continua Boccia – si allungheranno i tempi della discussione, a dimostrazione che i problemi nella maggioranza ci sono e sono enormi. Ma quello che è ancora più evidente che il governo si è reso conto di aver scritto una manovra sbagliata e ora deve correre ai ripari. Correzioni di oltre tre miliardi di fatto cambiano la faccia della manovra. Con buona pace di Salvini sono costretti a definanziare il Ponte sullo Stretto e a reperire nuove risorse per coprire altre voci di spesa”.

De Luca (M5S): “E’ il prologo della fine”

“Apprendiamo che Roma – afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca – starebbe definanziando parzialmente il ponte di Messina per finanziare la legge di stabilità nazionale. È il prologo della fine della farsa messa in piedi da Salvini e soci solo a scopo elettorale. Si metta una volta per tutte la pietra tombale su questa messinscena che finora ha prodotto solo costi e si restituiscano i soldi rubati alla Sicilia con la complicità di Schifani. Il presidente della Regione non permetta che i soldi sottratti allo sviluppo dell’isola vadano a finanziare le misure clientelari del governo Meloni. Sarebbe l’ennesima, intollerabile beffa ai siciliani”.

La replica dell’Ad Pietro Ciucci

“Non c’è alcun definanziamento del ponte sullo Stretto di Messina, come ha confermato il ministero delle Infrastrutture. Si tratta di un dovuto adeguamento e allineamento temporale della copertura finanziaria al nuovo cronoprogramma realizzativo, conseguente alla mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera Cipess di approvazione del progetto definitivo”. Così L’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, all’Ansa.

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6 commenti

  1. Non è che negare sposti la realtà caro Ciucci. Neppure di un millimetro la sposta.
    Possiamo riavere indietro tutti i soldi spesi inutilmente?
    Chiedo per un amico.

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  2. ebbrava Shlein, sei venuta a farti il corteo in città, assieme ad altri patrioti finti meridionalisti, per manifestare contro il Ponte perchè “spreco scriteriato di risorse pubbliche”, e ora ti strappi le vesti per un definanziamento che andrà a ripianare le spese correnti nazionali sottraendo per il 2025 ben 3.5 miliardi a Messina!!! …….
    Grazie di cuore… anche per avere accolto con gioia la bocciatura della Corte dei Conti.
    Che cosa ci volevamo aspettare da Governi ed opposizioni di destra e di sinistra che nella storia italiana hanno sempre dirottato i nostri soldi per finanziare opere ed imprese del Nord???
    Questa farsa del Ponte SI/NO, avallata purtroppo anche da conterranei senza visione prospettica o magari con malcelati interessi personali e/o ideologici, ci relegherà ad un futuro socio-economico desertificato, soprattutto quando a breve tutto questo fiorire di spese pazze e cantieri in ogni dove finirà assieme ai soldini del PNRR…..

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  3. anche se non volete il ponte avete tolto dei soldi a messina anche il completamento della panoramica fino a tono e il rifacimento dell ‘acquedotto bravi no sponte ora per farvi perdonare pagateci voi i traghetti della caronte

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  4. Cara Ex comunista, io vivo al Nord e credimi avresti avuto ragione 30 anni fa, qui ormai non c’è più industria è come al sud solo che ha un bruttissimo clima. Non so come finirà per i nostri figli ma prevedo tempi tristi, purtroppo bisogna ammettere che non solo abbiamo raschiato il fondo ma stiamo scavando. Non cadete nel tranello della dx e sx, siamo una colonia di Bruxelles

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  5. Forse 13,5 miliardi erano un po troppi per un opera non essenziale come la sanità le ferrovie e le strade

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  6. Per caso Francesco ha visto no ponte seduti alla corte dei conti?
    Sono stati i cortei a fermare l’opera?
    Sono stati i no ponte a cambiare destinazione ai fondi durante un qualche consiglio dei ministri?
    Chi ha rimodulato i fondi, il governo o i quattro manifestanti che vanno in giro per Messina?
    Chi?

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