La sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia critica chi ha manifestato, "con Pd e M5s in prima fila"
“La manifestazione di oggi a Messina contro il Ponte sullo Stretto rappresenta l’ennesimo capitolo del copione messo in scena dai soliti professionisti del ’no’. Con Pd e M5s in prima fila, si continua a tifare contro il progresso, contro le opportunità e contro il futuro del Sud. Una sinistra che predica modernità ma pratica immobilismo, che dice di difendere i cittadini ma poi lavora, di fatto, per lasciarli intrappolati nella perenne arretratezza”. Così Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.
Continua la sottosegretaria: “La Sicilia e tutto il Mezzogiorno non hanno bisogno di barricate ideologiche, ma di grandi opere, sviluppo, lavoro, infrastrutture moderne. Il Ponte è una sfida strategica per connettere davvero il Paese, attrarre investimenti, creare occupazione stabile e rilanciare un’area che per decenni è stata abbandonata da chi oggi si permette di impartire lezioni”.

Meglio professionisti del No che dilettanti improvvisati allo sbaraglio del Si
Può darsi che il ponte sullo stretto non porti i benefici annunciati dai sostenitori.
È possibile che una volta costruito un inimmaginabile terremoto lo distrugga.
Può succedere che qualche uccello migratore, un po’ stupido vada a sbattere contro un pilone.
Quel che è certo sicuro e indiscutibile è che se il ponte non si farà la Sicilia rimarrà per mille anni quella che è ora.
Matilde cara lei sa bene che quelle manifestazioni vi fanno gioco perché vi permettono di distrarre dal nocciolo della questione che è tutto nelle obiezioni mosse dalla corte dei conti e che sono la diretta conseguenza del lavoro svolto da voi.
Il corteo non conterebbe nulla se la corte avesse avallato il progetto.
Procedereste e basta e lo sapete bene.
È più importante per voi paradossalmente che adesso facciano casino piuttosto che per loro stessi o per il movimento.
Vi stanno facendo un favore e voi lo sapete.
Se se u ponte……..ancora continua questa pigghiata…
Per definizione professionista è colui che da un affare ottiene un ritorno economico. I Cosa guadagnano i “No Ponte” nell’opporsi all’opera? Chi “nell’affare” ponte ci guadagna?
Siracusano, io sono favorevole al ponte e so anche leggere e da quello che scrive la Corte dei Conti si evince che si dovrà rifare la gara d’appalto perché sono cambiate le condizioni sostanziali rispetto alla precedente gara. Quindi, ad occhio e croce, posso solo dedurre che, nella migliore delle ipotesi, siete una manica di incompetenti!
Siracusano parla a vanvera.
L’onorevole Matilde Siracusano non è stata eletta con i voti dei messinesi, che hanno preferito votare un altro candidato. E’ arrivata comunque a Montecitorio , essendo presente nella lista plurinominale di Forza Italia del…Piemonte.
Come ho già scritto altre volte, la questione non riguarda il ponte, bensì la nostra capacità (cittadini e rappresentanti) di affrontare l’impatto di quest’opera.
Rispettando sia i contrari che i favorevoli, (la sottosegretaria Siracusano, insieme ad altri politici nazionali ha fatto per Messina molto più di tanti altri politici messinesi negli ultimi anni) noto, annoiato oramai, l’ennesimo scontro tra 2 fazioni, ognuna delle quali impegnata più a muovere il proprio elettorato che a discutere lucidamente sul ponte.
E oramai chiaro, a chi ragiona lucidamente avendo a cuore il futuro di Messina, che il ponte non sarà, nè il disastro totale nè tantomeno il futuro radioso. È un grandioso e pericoloso cambiamento per una città rinunciataria e inadeguata.
Le 2 facce della stessa medaglia, populismo elettoralistico, si scontrano per dis-educare noi cittadini a un ragionamento pacato, lucido, degno di questo cambiamento epocale.
Seguendo queste fazioni rischieremo di subire (ripeto: pro o contro) l’opera e le sue conseguenze (inclusa la non realizzazione, verso la quale non vi è uno straccio di strategia, a parte la lodevole iniziativa dei 5S).
Il populismo elettoralistico e clientelare è per me il rischio principale del ponte.
Solo educandoci reciprocamente, crescendo civilmente, potremo affrontare degnamente il futuro, con o senza ponte.
Bisogna ascoltare anche le ragioni del NO che sono predominanti O no?
E il pedaggio del casello di Villafranca…?chi aveva detto di levarlo…??