Post di Messina servizi e sabbia sanificata: fuoco incrociato contro De Luca

Post di Messina servizi e sabbia sanificata: fuoco incrociato contro De Luca

Emanuela Giorgianni

Post di Messina servizi e sabbia sanificata: fuoco incrociato contro De Luca

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mercoledì 19 Agosto 2020 - 18:03

Ancora polemica sulla sanificazione della sabbia e sul post di Messina Servizi. Intervengo Argento, Cannistrà e Gennaro.

Messina non merita di essere costantemente ridicolizzata dalle trovate propagandistiche del sindaco De Luca, che continua a fare ridere l’Italia intera con le sue sceneggiate populiste a uso e consumo dei social network”. Sono le parole del capogruppo del M5s Andrea Argento, che prende posizione contro l’operato di Cateno De Luca e della sua Giunta, con specifico riferimento “alla dispendiosa e bizzarra iniziativa di sanificazione delle spiagge per Ferragosto, che ancora una volta ha messo in imbarazzo la città e i suoi cittadini”.

La sanificazione della sabbia

Le disposizioni del Sindaco per il ferragosto messinese imponevano, infatti, festeggiamenti a lume di candela. Niente falò o tende e, dalle 6 alle 9 del mattino, spiagge libere per consentire a MessinaServizi gli interventi di sanificazione.

Il sindaco ha diffuso con grande soddisfazione le sue operazioni, riportandone i progressi sui social. La notizia della sua sanificazione ha raggiunto tutta la stampa nazione, tra satira e polemiche, raccogliendo non poche critiche sui social, nonchè la protesta di Legambiente, cui De Luca ha replicato con la sua solita enfasi.

“Dopo due anni di insuccessi, dietrofront, promesse mai mantenute e gaffe imbarazzati è arrivato il momento che la città si svegli e reagisca. Per quanto tempo ancora dobbiamo sopportare queste continue umiliazioni e questa perenne campagna elettorale che crea solo danni? La città non il “teatro” personale del sindaco, né il trampolino di lancio per le sue mire politiche o per la sua brama di notorietà” continua Argento.

Il post di Messina Servizi

Il capogruppo del M5s interviene anche sulla questione del post incriminato di Messina Servizi Bene Comune. La società partecipata del Comune ha, infatti, pubblicato un post sulla propria pagina Facebook, in cui esaltava il proprio operato, criticando il precedente, adesso superato in una nuova era di Messina Servizi. Il post è stato prontamente rimosso ma non è passato inosservato, generando non poche polemiche, nonostante le spiegazioni del presidente Lombardo.

«Il Covid-19 non è un argomento da sfruttare per creare consenso, ma un’emergenza sanitaria che va affrontata con capacità e accortezza, senza protagonismi inutili, che non portano ad alcun risultato concreto». Così commenta Argento il recente “post propagandistico” di MessinaServizi Bene Comune, “che in linea con lo ‘stile’ di De Luca – da sempre allergico alla contradditorio e al confronto – ha deciso di censurare e bannare tantissimi contribuenti dalla pagina di una società pubblica che dovrebbe agire nell’esclusivo interesse dei cittadini. Inaccettabile».

La revoca del cda

Ad attaccare il post è, anche, la consigliera comunale pentastellata Cristina Cannistrà, chiedendo la revoca del cda di Messina Servizi.

“Ho già chiesto, e continuerò a farlo, la revoca del cda della Messina servizi che continua a fare politica ed usa strategie comunicative sbagliate, il loro compito è occuparsi solo ed esclusivamente della gestione dei rifiuti, ad oggi senza produrre risultati” scrive in un post sulla sua pagina Facebook e continua:

“La città è sporca! I cittadini hanno scritto molti commenti smentendo l’operato della Msbc e indicando la mancanza degli interventi di pulizia e della raccolta dei rifiuti in città, da nord a sud. Hanno bannato molti cittadini che utilizzano la pagina per fare segnalazioni, le critiche e le osservazioni a questo cda non piacciono, così come all’amministrazione che li ha nominati, tanto da cancellare il post pubblicato. Chi gestisce la pagina della Messina Servizi Bene Comune? Dovete fare un passo indietro non siete in grado di svolgere il compito che vi è stato assegnato, ma il sindaco guarda altrove!
Questo sindaco non mi rappresenta!” conclude il post.

Fatti, non parole

E non finisce qui la bufera. Interviene anche Gaetano Gennaro, capogruppo del Pd, sulle valutazioni politiche, inopportune e inaccettabili, contenute nel comunicato.

“Una società a partecipazione comunale ha l’obbligo di fornire servizi ai cittadini senza entrare nelle discussioni di carattere politico che afferiscono ad altri organi. Un CDA che non rispetta i principi di imparzialità previsti dalle norme vigenti e dalla costituzione, entrando nel merito della gestione politica, dimostra di essere inadeguato e anche pericoloso per l’ente. La gestione dei rifiuti è un settore molto delicato e, purtroppo, in passato le interferenze tra la politica e la governance della società preposta alla gestione dei rifiuti hanno causato danni incalcolabili per la città. Quindi bisogna stare molto attenti anche alle affermazioni che si fanno. Credo che quanto accaduto debba imporre un adeguato approfondimento sull’attuale dirigenza della Messina Servizi, che peraltro non mi sembra stia brillando per risultati positivi” scrive anche lui sulla personale pagina Facebook.

E continua costatando che la la città è sporca, soprattutto nelle periferie. “Il problema degli ingombranti abbandonati non è stato mai affrontato in modo risolutivo e in alcune zone Messina sembra una grande discarica a cielo aperto. In molti villaggi non viene effettuato lo spazzamento o se posto in essere è palesemente insufficiente a garantire la pulizia di piazze e strade. Anche la “caccia” a topi e blatte non ha prodotto i risultati sperati. L’elenco sarebbe ancora lungo, ma l’argomento verrà affrontato nelle sedi opportune molto presto. Sono convinto, inoltre, che criticare i risultati della gestione precedente sia una grande mancanza di rispetto nei confronti di tutti i lavoratori della società che ora, come in precedenza, hanno sempre fatto del loro meglio per garantire la raccolta dei rifiuti e mantenere la città pulita. Messina Servizi ha proprio sbagliato strategia, anche a livello comunicativo. È fin troppo facile, quanto scorretto, scegliere le foto da mettere a confronto (cassonetti pieni e cassonetti vuoti) per incensare se stessi e gettare la croce su “quelli che c’erano prima”. Non è mio interesse difendere “quelli che c’erano prima”, che non sono esenti da responsabilità e che per questo sono stati da me più volte criticati, ma credo sia d’obbligo che il Comune e le società ad esso collegate mantengano un livello di gestione alto e una comunicazione basata sulla correttezza istituzionale. Un modo di operare che dovrebbe essere assolutamente normale e che, invece, da quando si è insediata questa amministrazione è sempre più lontano dagli standards delle altre città metropolitane. Credo che per crescere davvero bisogna fare molti fatti e parlare molto molto poco, perché non è segando le gambe agli altri che si diventa dei giganti” conclude il post.

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6 commenti

  1. Questa volta non ne faccio un problema politico ma bensì alla realtà nuda e cruda: la raccolta differenziata viene fatta con scarsa regolarità sia con l’indefferenziata sia con l’umido che con il vetro ecc… Sistematicamente siamo costretti a continui reclami a quel fantomatico numero verde dove ti risponde una povera ragazza che ti dice: inoltrerò il suo reclamo come al solito poi non succede il resto di nulla il tutto corredato da foto e telefonate.Le erbacce che ormai stanno assumendo la forma di arbusti sormontano tutta la città da nord a sud lungo i marciapiedi.In compenso in alcuni posti passa lo spazza strada laterale per i marciapiedi che non si sa cosa pulisca ahahahah. Ecco a cosa serve il contraddittorio in un paese democratico ma purtroppo negli ultimi due anni questo concetto è stato dimenticato. Speriamo che tutto questo degrado morale e materiale finisca presto. Ah, ci sarebbe da scrivere un libro sulle finte partecipate attuali ma mi limito più allo sbando di questo.Siamo lo zimbello d’Italia almeno questo primato non ce lo toglie nessuno ahahahah

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  2. Ha avuto in passato l’opportunità di andare via e conservare il consenso. Non ha saputo cogliere l’attimo. Adesso hai noi ed ahi lui dovrà percorrere tutto il cammino che riporterà lui con i piedi in terra e noi indietro di altri 5 anni. Un calice di mediocrità e qualunquismo che dovremo bere tutto sino in fondo.

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  3. Bene l’arch Lombardo ne ha fatto di strada dall’ 0n Briguglio , al senatore Nania adesso e arrivato all’ apice quando finirà queste tergiversare poverino procurategli un posto al sole perchè il titolo conseguito sicuramente non lo potrà utilizzare nella carriera lavorativa bocciato figlioccio del duce !!!!

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    1. Un altro ionico col bollino Fenapi.

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  4. Così parlò il capogruppo del movimento…ops…partito “Movimento Democratico”…noto in tutta Italia per coerenza battaglie e sopratutto…figuracce!!
    quando si coglie l’opportunità di tacere…

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  5. Nstwviva il duce 20 Agosto 2020 16:22

    I 5 stelle non dovrebbero neanche sussurare facciamo l’elenco, alla regione sono spariti quando dovevano tornare i soldi indietro hanno cambiato casacca passando al gruppo chiamiamolo misto, in Calabria 8 su 10 o hanno anch’essi cambiato casacca o sono indietro di qualche anno con la restituzione dei soldi, in quanto alle figure di m….. col tibetano non è che eravamo messi meglio, almeno questo ogni tanto con le sue trovate folkloristiche fa ridere

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