Allagamenti a Torregrotta, il Gruppo Civico contro l’Amministrazione comunale

Allagamenti a Torregrotta, il Gruppo Civico contro l’Amministrazione comunale

Antonella Trifiro

Allagamenti a Torregrotta, il Gruppo Civico contro l’Amministrazione comunale

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mercoledì 18 Marzo 2015 - 13:59

Dopo l’imponente nubifragio di ieri, con conseguenti allagamenti nella zona tirrenica, il Gruppo Civico torna a far sentire la propria voce e chiede le dimissioni dell’attuale amministrazione. Sotto accusa anche i lavori effettuati un anno fa per il sottopassaggio

Quando la pioggia non accenna a placarsi, come un rito che torna a ripetersi costantemente, le nostre strade si riempiono d’acqua e ci fanno stare con il fiato sospeso. E’ quanto accade in particolar modo a Torregrotta, dove nella giornata di ieri le strade si sono letteralmente allagate, primo tra tutti il sottopassaggio della vecchia stazione. Innumerevoli i commenti dei cittadini postati sui social network. Il Gruppo Civico, a tal proposito, punta il dito contro l’amministrazione Caselli, affermando che “in dieci anni non si è riusciti a risolvere una problematica alla quale qualsiasi amministratore serio e competente avrebbe dato massima priorità, destinando le poche risorse comunali e cercando di attingere a fondi regionali, nazionali ed europei”.

In molti, poi, sottolineano l’incresciosa questione relativa al sottopassaggio della vecchia stazione, uno dei primi punti che si riempie d’acqua, influendo sulla viabilità e trasformando il corso Sicilia in un vero e proprio torrente fino al mare. E anche il Gruppo Civico lo fa presente: “nella primavera del 2014 sono stati eseguiti alcuni lavori di rifacimento della sede stradale e sistemazione dei sottoservizi nel sottopasso di via XXI ottobre che hanno comportato una spesa complessiva di 47mila euro a carico dei contribuenti torresi ed enormi disagi agli automobilisti e alle attività economiche della zona. Alla luce dei fatti di cronaca, un intervento che non ha in alcun modo risolto il problema poiché frutto di scelte dilettantesche, sbagliate e miopi, fatte da incompetenti che si reputano saputelli ed esperti di macchina amministrativa e che invece sono dottori solo in vittimismo, giustificazioni e mistificazioni della realtà”.

Il vero problema risiederebbe negli storici canali di scolo e su questo il parere del Gruppo Civico di Torregrotta e dell’Amministrazione sembrano in parte coincidere.

“Le acque provenienti dai canali collinari ed urbani, non trovando il naturale sfogo che per decenni ha garantito il regolare deflusso verso il mare, si riversano nelle strade provocando un’abnorme portata e accumulo di acqua che negli eventi più forti trasforma le strade in torrenti in piena e determina pericolose inondazioni ed allagamenti. È quindi necessario – scrivono i membri del Gruppo Civico – procedere alla redazione e alla immediata realizzazione di un piano delle acque che, ove fosse necessario, preveda anche la costruzione di nuovi canali sotterranei di scolo”.

“Chiediamo all’Amministrazione Comunale la decenza di rassegnare le proprie dimissioni e di chiedere scusa a tutta la popolazione. Torregrotta – conclude il Gruppo nella nota – non può più attendere le soluzioni ai propri problemi da chi non ha soluzioni e non sa amministrare”.
Il primo cittadino, Antonino Caselli, interpellato sulla questione, ci tiene a ricordare come “le condutture attuali sono sottodimensionate e l’evento di ieri si può definire come una calamità. Sono problemi che risalgono alle precedenti amministrazioni e il sottosuolo tutt’oggi non è attrezzato a ricevere una tale quantità d’acqua. Per effettuare dei lavori risolutivi servono migliaia di euro e le nostre casse non ci permettono di intervenire, anche se qualche miglioramento è stato fatto e piano piano si cerca di intervenire, sistemando toppa per toppa”.

Nello specifico, in merito ai lavori effettuati un anno fa presso il famigerato sottopassaggio, l’ingegnere Pietro Anastasi, spiega che si è trattato di “lavori di messa in sicurezza della strada, mentre i canali di scolo risalgono a parecchi anni fa, quindi pur allargando l’imbuto il problema è a valle, nel punto finale di sbocco, dove l’acqua non riesce a defluire. Bisognerebbe innanzitutto rinnovare tutta la rete fognaria, a partire dal sottopasso per arrivare a valle, e per questo abbiamo fatto istanza agli assessorati. In più – prosegue Anastasi – bisogna considerare che l’accumulo eccessivo di acqua è dovuto al fatto che essa proviene dall’autostrada e dalla ferrovia. L’amministrazione ha fatto sollecito all’ASI, alle Ferrovie e all’autostrada per sistemare i canali di scolo di loro competenza. Un’ulteriore nota di sollecito è stata inviata anche al Prefetto, paventando la possibilità che si verificassero nuovi allagamenti, proprio come quello di ieri, per il quale è già pronto un altro documento”.

(Antonella Trifirò)

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