Stupri e maltrattamenti tra le mura di casa: "Uniti per dire no alla violenza sulle donne"

Stupri e maltrattamenti tra le mura di casa: “Uniti per dire no alla violenza sulle donne”

Veronica Crocitti

Stupri e maltrattamenti tra le mura di casa: “Uniti per dire no alla violenza sulle donne”

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mercoledì 18 Febbraio 2015 - 23:55

E' stato questo il tema dell'incontro che si è svolto in Prefettura, promosso dal Presidente del CEDAV, Carmen Currò, e coordinato dal Vice Prefetto Vicario, Maria Antonietta Cerniglia.

“La violenza di genere si annida nello squilibrio relazionale tra i sessi e nel desiderio di controllo e di possesso da parte del genere maschile sul femminile. E’ un fenomeno che riguarda tutti gli strati sociali, esiste in tutti i Paesi, attraversa tutte le culture, le classi e le etnie, i livelli di istruzione, di reddito e tutte le fasce di età”.

E’ con queste premesse che, lo scorso luglio, veniva firmato il Protocollo d’Intesa Interistituzionale per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere nella città di Messina, promosso dal Cedav e firmato da più di quindici enti tra cui in prima linea Prefettura, Comune, Università, Tribunale, Procura, Pronto Soccorso ed Asp 5.

“E’ un’iniziativa – spiega l’avvocato Carmen Currò, Presidente del CEDAV – che si pone numerosi obiettivi, tra cui prevenzione, educazione alla non violenza, pianificazione per aiutare le vittime a ricostruire la propria vita, facilitare il loro reinserimento lavorativo”. A distanza di diversi mesi, i rappresentanti di tutte le parti firmatarie del protocollo si sono riuniti stamani per fare il punto della situazione, confrontarsi e delineare gli obiettivi futuri.

L’incontro, coordinato dal Vice Prefetto Maria Antonietta Cerniglia, si è svolto in Prefettura ed è durato diverse ore. Attorno al tavolo, erano presenti Magistratura, Forze di Polizia, rappresentanti dell’ASP, Aziende Ospedaliere, Ordini di Avvocati e Medici, nonché componenti del settore socio-sanitario.

Violenza fisica, maltrattamenti, violenza sessuale, stupri, molestie, sfruttamento, ma anche violenza economica e psicologica. Si è discusso di tutto questo attorno al tavolo del Palazzo di Governo, di questo “fenomeno globale che continua ad uccidere, torturare e mutilare fisicamente, psicologicamente, sessualmente ed economicamente”. Come prevenire, dunque? “E’ importante – continua la Currò – essere sempre presenti, organizzare servizi di ascolto e consulenza, istituire case rifugio e predisporre piani di protezione che coinvolgano le Forze dell’Ordine. Oggi abbiamo discusso di tutto questo e del lavoro positivo fatto negli ultimi mesi. Il prossimo obiettivo sarà l’istituzione di corsi di formazione rivolti ad operatori del settore”. (Veronica Crocitti)

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