Il Palacultura gremito accoglie Maurizio Lupi per la presentazione del suo libro: “La prima politica è vivere”.

Il Palacultura gremito accoglie Maurizio Lupi per la presentazione del suo libro: “La prima politica è vivere”.

francesco musolino

Il Palacultura gremito accoglie Maurizio Lupi per la presentazione del suo libro: “La prima politica è vivere”.

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lunedì 19 Dicembre 2011 - 09:54

Quasi cinquecento persone al Palacultura hanno accolto il vicepresidente della Camera dei Deputati, Maurizio Lupi, a Messina per presentare il suo libro “ La Prima politica è vivere” , grazie ad una iniziativa del deputato messinese Vincenzo Garofalo.

“Abbiamo voluto che questo- ha dichiarato Garofalo– fosse un incontro semplice, una sorta di conversazione tra amici. Mi piace l'idea di avere Maurizio qui perchè è una persona di altissimo livello. Mi piace la metafora che usa nel suo libro quando, parlando della vita, dice che è come una maratona. E' proprio così: la vita ci mette sempre alla prova…è una costante sfida con noi stessi e con i nostri limiti. La prospettiva che come classe politica-ha continuato Garofalo- dovremmo avere nei confronti della comunità è chiederci sempre cosa stiamo facendo qui ed ora e non cosa abbiamo fatto. Spero che quello con Maurizio sia il primo di una serie di appuntamenti con personaggi politici di rilievo!”.

Di politica ha parlato Maurizio Lupi, non di destra o di sinistra, ma del vero senso della politica, della politica come missione, come vocazione. “Il titolo del mio libro- ha sottolineato sollecitato dal moderatore dell'incontro, il giornalista Lino Morgante- è in realtà lo slogan del primo volantino di Comunione e Liberazione e ha un significato che ciascuno di noi che facciamo politica dovrebbe tenere sempre a mente ovvero che: non bisogna mai mettersi in difesa ma sempre in gioco. La politica- ha sottolineato Lupi- ci mette a contatto con la gente…puoi sbagliare, cadere è umano, ma la vera scommessa sta nel saperti rialzare da terra, rimetterti in piedi”.

Cosa vuol dire essere morale per chi fa politica? Vita privata e responsabilità pubblica coincidono? Quando una legge può davvero considerarsi “giusta”? Ha ancora un senso impegnarsi in politica? Sono queste le domande alle quali Lupi risponde nel suo libro raccontando di una politica vissuta come passione, come “vocazione”, come “servizio” verso la comunità e mai come “professione”; di un rapporto tra maggioranza ed opposizione che si è trasformato in rissa e scontro perenne come se l'avversario fosse “il male assoluto”, “il nemico da abbattere ad ogni costo”, mentre dovrebbe essere visto come occasione di arricchimento reciproco; di una visione delle cose distorta che porta a pensare che “dialogo equivalga a debolezza o perdita di identità da parte di chi non comprende che, al contrario, solo se la mia identità è forte posso dialogare nel rispetto dell'altro e nella salvaguardia delle mie posizioni”.

L'on. Maurizio Lupi è un cattolico impegnato da anni nel sociale. I suoi incontri e le sue apparizioni televisive, nelle quali mostra sempre la profondità del suo pensiero, la sua capacita' di ascolto ed il rispetto per le opinioni diverse dalle sue, ne fanno uno dei politici più stimati non solo dagli elettori del Pdl, di cui e' uno dei massimi dirigenti, ma anche dagli avversari politici.

Il libro, definito dall'autore “una sfida”, ripercorre l' esperienza personale di Lupi, dagli anni di impegno di quartiere all'incontro con don Giussani, e formula una riflessione personale sul rapporto tra la politica e la fede.

Una frase su tutte lascia il segno nel libro ed è il messaggio con il quale Lupi- prima di andare a Saponara per manifestare vicinanza ai familiari delle vittime dell'alluvione- si congeda dagli studenti messinesi venuti in sala ad ascoltarlo: “non smettete mai di desiderare perché il desiderio è la chiave che ci consente di migliorarci, il desiderio- come diceva Don Giussani- accende il motore dell'uomo e ricordatevi sempre che: dove non c'è ironia non c'è umanità”. A dare il saluto di benvenuto al vicepresidente della Camera ieri nell'auditorium del Palacultura il sindaco Giuseppe Buzzanca ed il presidente della Provincia Nanni Ricevuto.


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