Il 24 settembre 2019, presso la sede del Palazzo del Governo, il prefetto Maria Carmela Librizzi ha svolto un FOCUS su "Protocollo Istituzionale per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere", alla presenza dei Gruppi di lavoro tematici e dei diversi Enti, Istituzioni, e Associazioni partecipanti.
“Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi Signori, davanti a una Donna!”
Così scriveva Shakespeare e da queste parole tanto c’è ancora da imparare, forse mai come oggi, purtroppo. A Messina, però, non mancano le iniziative e la mobilitazione in favore delle donne, della loro identità, del loro rispetto, contro l’insensata e atroce violenza della quale sono troppo spesso vittime.
Il merito è del “Protocollo Istituzionale per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere“, sottoscritto lo scorso 26 novembre, riunendo Gruppi di lavoro tematici con Istituzioni, Enti e Associazioni a vario titolo competenti sulla tematica della violenza di genere.
Tanto è stato svolto grazie ad esso, ma troppe sono le tragedie; troppi i casi di cronaca, quotidiani e costanti; troppo il bisogno di aiuto e di pronto intervento, per cui forte diviene l’urgenza di rendere il contenuto del protocollo sempre più attuale e concreto.
A tal ragione, il 24 settembre 2019, presso la sede del Palazzo del Governo, il prefetto Maria Carmela Librizzi ha sottolineato la necessità di far fronte a questo inaccettabile problema del nostro secolo continuando e migliorando il lavoro già svolto. Presenti erano i Gruppi di lavoro tematici, insieme ai rappresentanti della Città Metropolitana, Comune di Messina, Azienda Sanitaria Provinciale, CEPAV, Centro per l’Impiego, INPS, Consigliera di Parità, Azienda Ospedaliera Policlinico Universitario, Azienda Ospedaliera Papardo, Procura per i Minorenni, Ufficio Servizio Sociale Minori, Ordini Professionali, Endustria, Associazioni di Categoria e Giornalistiche.
Tante le iniziative già portate avanti dai Gruppi di lavoro, denominate “violenza assistita”, “inserimento lavorativo delle donne”, “metodologie e comunicazione del fenomeno”. Di grande rilievo le 10 “Borse Lavoro nel settore della tutela e conservazione dell’ambiente”, riservate alle donne vittime di violenza, da parte dell’Assessorato Politiche Sociali del Comune di Messina; il Seminario formativo in corso di svolgimento presso l’Università degli Studi di Messina sulla violenza di genere, aperto agli operatori del settore, a studenti e specializzandi, iniziato l’ 8 marzo scorso, che si concluderà il 25 novembre p.v.; nonché la Giornata di studio, svolta il 5 aprile scorso, presso la sede della Gazzetta del Sud ad opera dell’Ordine dei Giornalisti, per spiegare agli addetti agli organi di stampa locale e regionale l’importanza del linguaggio da utilizzare nella comunicazione a tutela delle donne.
Le prossime iniziative riguarderanno, invece, l’attuazione nel mese di novembre, a cura dell’ASP, di una formazione specifica sul particolare aspetto della “violenza assistita” che coinvolge i minori che assistono alla violenza e che, per le sue peculiarità, necessita di un’attenzione formativa.
O, ancora importantissima, a cura del Centro per l’Impiego e della Consigliera di Parità, l’approfondimento della normativa e della tutela per le donne che subiscono molestie nei luoghi di lavoro o che necessitano di mezzi e di misure finalizzati al loro inserimento sociale e lavorativo. Insieme, inoltre, alla ricognizione delle risorse esistenti nei Comuni della provincia ad opera della Città Metropolita in favore delle donne.
Sarà, poi, redatta una “Carta dei servizi”, presentata entro la prima decade di dicembre. Compendierà gli aspetti più importanti e di interesse per le donne, per fornire loro linee guida di consultazione che le aiutino ad accostarsi con maggiore facilità ai servizi ed alle risorse esistenti nel territorio e per aumentare la conoscenza del fenomeno e la stima nelle Istituzioni. Con il supporto professionale da parte dei giornalisti per appositi slogan e studiate metodologie di comunicazione.
Un programma pieno, intenso e necessario per combattere una delle più vergognose violazioni dei diritti umani, originata da meschinità e insicurezza, e rifugio degli incapaci; e allo stesso tempo, l’indifferenza altrettanto pericolosa e dominante.
