Un intenso e preoccupante sciame sismico ha riacceso i riflettori sul problema sismico. E gli esperti parlano chiaro: "al sud ci aspettiamo una forte scossa", ma poi specificano: "non nello Stretto".
Sul Pollino, al confine tra Basilicata e Calabria, si sta verificando un intenso sciame sismico con decine di scosse al giorno (tra 30 e 50 ogni 24 ore tra fine novembre e questi primi giorni di dicembre!), le cui più forti arrivano a superare il 3° grado della magnitudo sulla scala richter.
L’Ingv è preoccupata e ha installato nuovi sismografi nelle aree più vicine all’epicentro. Gli esperti sono preoccupati perchè si aspettano una forte scossa di terremoto nell’Italia meridionale, ma non nello Stretto di Messina perchè – spiegano – qui c’è già stato il sisma del 1908 e ci vorrà molto tempo per accumulare altra energia per terremoti così violenti. Ma ci sono zone del sud Italia, come la Sicilia sud/orientale che è altamente sismica e che di recente ha avuto degli sciami, o soprattutto l’Appennino Calabrese, proprio sul Pollino, che non hanno forti terremoti da molto più tempo: nella Sicilia sud/orientale da diversi secoli, sul Pollino invece addirittura da oltre un millennio. La faglia di Castrovillari è particolarmente “attenzionata” dagli studiosi che temono il suo risveglio.
Ma, almeno secondo quello che dicono, nello Stretto possiamo dormire sonni tranquilli. Anche se i fatti di L’Aquila dovrebbero aver insegnato a tutti che contro i terremoti l’unica “arma” è la prevenzione.
Gli approfondimenti:
è chiaro vogliono manipolare la costruzione del ponte , in abruzzo un portantino dell’ufficio sismi aveva previsto il terremoto , i sismologi no
Attenzione, e’ anche in arrivo un tornado nell’emisfero nord, ma non colpira’ l’Italia.
Previsioni cosi’ le sa fare anche un bambino.