Brutte notizie per i lavoratori ex Cea ed ex Feluca: impossibile l’assunzione

Brutte notizie per i lavoratori ex Cea ed ex Feluca: impossibile l’assunzione

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Brutte notizie per i lavoratori ex Cea ed ex Feluca: impossibile l’assunzione

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mercoledì 14 Novembre 2012 - 17:22

La nota del dirigente al Personale Cama parla chiaro: «stante gli attuali vincoli di finanza pubblica… l’ente si trova nella impossibilità di avviare procedimenti assunzionali».

La crisi economica e finanziaria del Comune miete le prime vittime. Sono i lavoratori ex Cea ed ex Feluca. Per loro, al momento, non esiste alcuna possibilità di assunzione. Nonostante le battaglie condotte in difesa della salvaguardia del posto di lavoro, nonostante le promesse ricevute e le speranze alimentate da più parti , le due vertenze sembrano arrivate alla fine. Ad una brutta fine. Ma andiamo con ordine , separando le due situazioni.

Sino al 30 giugno 2010, i lavoratori ex Cea si sono occupati della manutenzione stradale per conto del Comune e dopo il licenziamento era stata garantita loro la continuità occupazionale. In particolare, era stato prospettato loro l’assorbimento all’Amam, che avrebbe dovuto assumere prima i cinque lavoratori appartenenti al bacino degli Lsu regionali e, poi, i restanti dieci attingendo al Fondo Nazionale per l’occupazione. Tuttavia, qualcosa nelle procedure si è bloccato e, vista la carenza di risorse finanziare del Comune, adesso l’assunzione viene messa in discussione, come si legge nella nota firmata dal dirigente al Personale di Palazzo Zanca, Antonino Cama, che scrive: «stante gli attuali vincoli di finanza pubblica… l’ente si trova nella impossibilità di avviare procedimenti assunzionali». La porta viene chiusa ma non sbarrata, perché le cose potrebbero cambiare nel caso in cui intervenisse la Regione, ma questa – per il momento – è un’altra storia.

Se i lavoratori ex Cea non ridono, non va meglio agli ex dipendenti Feluca. Come si ricorderà, nelle scorse settimane il commissario straordinario Luigi Croce aveva predisposto una proposta di delibera per chiedere la revoca della delibera 21/C approvata dal Consiglio comunale l’11 marzo 2011, con la quale si dava il via libera – analogamente a quanto succedeva in Consiglio provinciale – alla costituzione della NewCo che avrebbe dovuto prendere il posto di Feluca nella gestione dei servizi telematici ed informatici per conto di Comune e Provincia. La delibera -che mira alla riduzione delle spesa – è già stata esitata favorevolmente dalla commissione partecipate, presieduta da Nello Pergolizzi, e dovrà adesso approdare in Consiglio comunale. Senza NewCo, non ci sarà ovviamente neanche l’assorbimento dei 17 lavoratori ex Feluca, che dovranno restare a case e dimenticare le tante promesse che la politica ha fatto loro in questi mesi. La nota di Cama parla anche di loro, rinviando «le competenze per il reimpiego degli stessi secondo le procedure previste per gli organismi di liquidazione». Ma con l’aria che tira, si può solo sperare in un miracolo. (Danila La Torre)

11 commenti

  1. …e questi saranno solo i primi…

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  2. E SIAMO ALLE SOLITE…DISPIACE PER GENTE CHE PERDE IL POSTO DI LAVORO, MA LA COLPA E’ SEMPRE SEI SOLITI PADRINI CHE HANNO GARANTITO ASSUNZIONE DIRETTE, FACILI, DI COMODO, E CHE ADESSO, NEL DISASTRO PIU TOTALE, NON SONO PIU IN GRADO DI GARANTIRE NULLA A SE STESSI, FIGURIAMOCI AI PROPRI PROTETTI.
    RESTA SEMPRE FERMO IL PRINCIPIO CHE A FRONTE DELLA PLETORA DI ARTICOLISTI, PARTECIPATE, COLLEGATE E CARROZZONI VARI…MOLTA ALTRA GENTE CHE NON HA MAI AVUTO NESSUNO SANTO IN PARADISO E’ RIMASTA SENZA LAVORO DA 20 ANNI.
    E’ INNEGABILE CHE TUTTE LE COOPERATIVE, E PARTECIPATE VARIE HANNO GARANTITO LAVORO SOLO A CHI AVEVA IL GIUSTO AGGANCIO E QUESTO MI PARE A DIR POCO…ASSURDO.
    MAI ALCUN CONCORSO, MAI ALCUNA SELEZIONE PUBBLICA, ASSUNZIONE PER CHIAMATA FINO CASA E CHI ERA FIGLIO DI NESSUNO…BEH KISSENEFREGA!

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  3. avalon, sottoscrivo, purtroppo è così, personalmente avevo previsto l’arrivo di questi tempi, del resto non era nemmeno difficile.

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  4. Lo stesso Cama che ha relazionato sul raggiungimento degli obiettivi facendo in modo che i dirigenti si dividessero il loro “sudato” guadagno. Premesso questo, la colpa va a coloro che hanno illuso questi lavoratori ed a cui dovrebbe essere presentato il conto.

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  5. Assunti???
    Veramente il servizio parla di ATTRIBUZIONE di qualifica di agente.
    Ad ogni buon conto chi da giovane (quindi senza carichi familiari) “pretende” contro la logica delle cose di restare a Messina, oggi più di ieri, deve mettere in conto la possibilità se non la CERTEZZA di restare disoccupato PER SEMPRE!

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  6. Assunti o no sono 12 stipendi in piu che il comune non si puo permettere, come ha lasciato a casa questi motivando lo stato di dissesto, doveva lasciare a casa anche i presunti vigili che rappresentano un corpo fantasma e inutile a messina.

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  7. Adesso siamo al Redde Rationem.
    Non c’è possibilità per la trentina di lavoratori e c’è ancora qualche pseudo sindacalista che illude ancora il centinaio di articolisti ez art. 23 e tutti gli altri precari, chiedendo, fino a pochi giorni fa, quando era già noto il dissesto finanziario comunale, la “stabilizzazione” di questi lavoratori!!!!!
    Quando queste cose le ho scritte io, alcuni, in primis mariomonti, dal basso della loro ignoranza, hanno pontificato di leggi regionali e di altre sciocchezze, dimenticandosi che anche la regione Sicilia è al default.
    Ha avuto ragione chi, non fidandosi di questi ciarlatani, ha preferito trovare lavoro altrove.
    Hanno fatto la valigia e, ricacciando indietro le lacrime, hanno preso il treno e sono andati via.
    Il più giovane dei precari ha superato da un pezzo i 40 anni.
    Cosa pensano di fare adesso?
    Mi auguro che chiedano conto a chi li ha presi in giro per anni.
    I loro nomi sono noti, Buzzanca per primo, seguito da Fotia, negli enti locali, e da Paladino, limitatamente alla Provincia.
    Ricordo ancora quando, in una assemblea del personale precario della Provincia, l’allora presidente Buzzanca ebbe a dire che “avrebbe licenziato i dipendenti ed assunto i precari”, ricevendo, coram populo, una gigantesca “rimostranza sonora” dal sottoscritto nel corridoio antistante la sala consiliare.
    Fermo restando che mi auguro si possa trovare una soluzione.
    Giuseppe Vallèra.

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  8. x OSSERVATORE comincia a fa re le valigie.
    Gli “altri” non hanno bisogno delle tue esortazioni..

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  9. Mi spiace per la tua osservazione perchè “inutile” in quanto…
    L’ho già fatto!!!Tempo fa!!!
    E così almeno 3.000 (ex) cittadini messinesi ogni anno, ma forse “vado” per difetto!
    E’ ovvio che il mio cuore, così come di tutti quelli che incontro in giro per l’Italia, resta a Messina, ma ogni volta che si ritorna per noi è una pena nel ritrovarla sempre più spoglia e abbandonata a se stessa.

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  10. grande dotto e grande moralista,
    Gente con 24 anni di precariato, gente che nell’88 e 89 ha partecipato a pubbliche selezioni per titoli tramite l’uplmo di messina, ribadisco selezioni ad evidenza pubblica, per poi ancora dover partecipare ad altre selezioni nel 96 subendo mobilità verso piccoli paesi sperduti nella provincia per poi ancora ritrovarsi a 45/50 anni abbandonati per strada senza tutela alcuna sognando sempre una stabilizzazione definitiva.
    Contrattisti con famiglie sulle spalle A LORO VOLTA ancora sulle spalle dei genitori per poter arrivare a fine mese. Contrattisti passati a miglior vita inseguendo il sogno della stabilizzazione. Viaggi continui a palermo, scioperi e manifestazioni, occupazioni del comune e del duomo. Anni di fame miseria angoscia e disperazione. Ma tu che ne sai di queste amare realtà? Gente che a tutt’oggi vive con 600 euro al mese lavorando sodo ed a volte più di chi ha un contratto a tempo indeterminato ed il triplo dello stipendio. Dopo 24 anni di calvario lavorando sempre a cottimo e nello stesso tempo vederli indicare da GENTE IGNORANTE come te che sconosce la loro storia, il loro calvario, la loro disperazione e la loro ansia per una mannaia sempre sul collo.
    Adesso fatti un esame di coscienza e rifletti prima di sparare sulle croce rossa.

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