Un’ azienda giapponese e l’Università di Messina avviano una collaborazione scientifica

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venerdì 06 Settembre 2013 - 14:20

L’accordo raggiunto dal Consorzio di Ricerca Filiera Carni ha la durata di 10 mesi e prevede la realizzazione di analisi in laboratorio e a seguire la parte sperimentale sugli animali presso aziende zootecniche siciliane, per mettere a punto una linea di probiotici per il mercato europeo, già realizzati dall’azienda giapponese

L’Ateneo peloritano ed un’azienda giapponese si tendono la mano ed avviano una collaborazione scientifica nel settore dei probiotici. Presentato in conferenza stampa l’accordo tra il Consorzio di Ricerca Filiera Carni – Università di Messina e la Bio Balance Co. Ltd – Japan. La firma dell’accordo di collaborazione e la sottoscrizione di un protocollo puntano ad incrementare la ricerca e l’ internazionalizzazione dell’Ateneo. Il Consorzio di Ricerca Filiera Carni che opera all’interno dell’Università presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie con laboratori tecnologicamente avanzati, innovativi e certificati è stato scelto da Bio Balance CO. Ltd azienda con sede a Nagoya in Giappone che opera nel settore dei prodotti per l’alimentazione umana ed animale.

L’accordo raggiunto dal Consorzio di Ricerca ha la durata in questa prima fase di 10 mesi e prevede la realizzazione di analisi in laboratorio e a seguire la parte sperimentale sugli animali presso aziende zootecniche siciliane, per mettere a punto una linea di probiotici per il mercato europeo, già realizzati dall’azienda giapponese, ma che necessitano di test e verifiche e dunque sulla produzione e sulla qualità delle carni per il consumatore europeo.

Alla conferenza stampa di stamattina erano presenti il prof. Antonino Germanà, Prorettore alla Internazionalizzazione, il prof. Vincenzo Chiofalo, Presidente del Consorzio Filiera Carni e docente dell’Ateneo Peloritano e il dott. Yoshio Naito, Presidente della Bio Balance.

Il prof. Germanà ha sottolineato che “grazie a questo accordo andrà avanti un progetto di mobilità tra ricercatori italiani e giapponesi con grande sinergia tra il settore Ricerca e quello dell’Internazionalizzazione e la firma del protocollo sarà funzionale ad un network internazionale che permetterà all’Università di Messina di puntare ai Fondi Europei” .

“La realizzazione di innovativi protocolli di ricerca – ha detto il prof. Chiofalo – sarà di grande interesse per l’industria che produce i mangimi per animali, in quanto il prodotto che proviene dal Giappone ha standard di lavorazione differenti rispetto alla mangimistica europea e pertanto sarà compito nostro definire un nuovo standard per il mercato dell’Unione Europea”.

“La scelta del Consorzio di Ricerca Filiera Carni che ha sede presso l’Università di Messina arriva dopo aver valutato altre università italiane ed europee – ha affermato Yoshio Naito – la nostra valutazione per le attività altamente specialistiche però è ricaduta sull’Università di Messina ed in particolare sul Consorzio di Ricerca Filiera Carni per le specifiche competenze , qui abbiamo trovato infatti laboratori tecnologicamente avanzati e risorse umane altamente qualificate con attenzione alle nuove tecnologie per la ricerca sui probiotici che intendiamo utilizzare in campo animale. Il nostro business riguarda infatti la produzione di probiotici per gli animali di interesse zootecnico allo scopo di ridurre l’uso di antibiotici e migliorare la salute animale. E’ per noi un’opportunità importante attivare la collaborazione scientifica con il Consorzio di Ricerca Filiera Carni per entrare nel mercato europeo con i nostri prodotti. Questo accordo è il primo di altri accordi che intendiamo attivare in Europa e credo che qui a Messina ci siano tutti i presupposti per operare, tenuto conto che una nostra sede operativa in Italia guarda sia verso l’Europa ma anche con interesse all’area del Mediterraneo, auspico quindi il consolidamento rapporti tra il Giappone e la Sicilia.

Un commento

  1. Speriamo che questi ricercatori giapponesi non portino nei loro batteri anche le contaminazioni della centrale di Fukushima, tornata alla ribalta proprio in questi giorni, a causa della grossa fuga di acqua che sta contaminando l’oceano.
    Non capisco il senso di questo gemellaggio…

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