Defibrillazione precoce, anche Montalbano Elicona farà parte delle “città del cuore”

Defibrillazione precoce, anche Montalbano Elicona farà parte delle “città del cuore”

Giuseppe Spano

Defibrillazione precoce, anche Montalbano Elicona farà parte delle “città del cuore”

mercoledì 04 Luglio 2012 - 14:02

Domenica 8 luglio, alle ore 10.30, nel Castello Svevo-Aragonese presentazione dell’iniziativa

Un defibrillatore salva la vita! Non si tratta di uno slogan ma di un percorso di sensibilizzazione che riguarda la civiltà ed il progresso sociale di un’intera comunità.

Ed è per questo che anche Montalbano Elicona entrerà a far parte delle “Città del cuore”.

Il piccolo centro montano, infatti, si doterà di un defibrillatore semiautomatico esterno che resterà in esclusivo uso della comunità montalbanese e dei turisti che, soprattutto in estate, affollano lo splendido borgo e sarà utilizzato, oltre che dai sanitari del luogo, da un gruppo di volontari locali appositamente formati per la gestione delle emergenze cardiorespiratorie ed il corretto avvio della catena dei soccorsi.

Ad illustrare l’iniziativa saranno il sindaco Filippo Taranto ed il comandante Maurizio Barone, responsabile della Protezione Civile del Corpo volontari Gerosolimitano nel corso della conferenza in programma domenica 8 luglio, alle ore 10.30, nel Castello Svevo-Aragonese.

L’iniziativa “Defibrillazione Precoce” si inserisce nell’ambito del “Progetto per la vita” e punta alla realizzazione di una rete capillare di defibrillatori sull’intero territorio messinese per prevenire la morte improvvisa dovuta ad arresto cardiaco ed intervenire entro i fatidici “5 minuti”.

Si tratta, infatti, di un evento molto frequente che in Italia colpisce 1 persona su 1000, con un’età media di 55-58 anni.
Allo stato attuale una persona colta da arresto cardiaco può subire gravissimi danni cerebrali e si può arrivare anche al decesso e l’unico intervento che può salvare una vita è l’utilizzo del defibrillatore.
Negli Stati Uniti, dove già da tempo ci sono questi apparecchi in dotazione a volontari che operano sul territorio, le morti da arresto cardiaco sono diminuite del 50%.
La Regione Abruzzo ha acquistato di recente 150 apparecchi già distribuiti su tutto il territorio e formato 1.350 volontari.

I defibrillatori sono del tutto intuitivi nel loro uso e non richiedono preparazione, è sufficiente un corso preparatorio di alcune ore per impararne l’utilizzo e la loro presenza sul territorio punta a ridurre i tempi d’intervento fondamentali per evitare il decesso della persona colpita da problemi cardiaci. (Giuseppe Spano’)

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