Tutela degli animali, serve un Regolamento comunale chiaro e completo

Tutela degli animali, serve un Regolamento comunale chiaro e completo

Tutela degli animali, serve un Regolamento comunale chiaro e completo

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lunedì 28 Agosto 2017 - 08:12

Dopo la morte del cavallo Oliver, il sindaco Accorinti ha emanato un'ordinanza per stabilire le regole per l'utilizzo dei cavalli, ma per il consigliere Libero Gioveni serve un regolamento che detti regole precise per il benessere di tutti gli animali.

“Il Comune di Messina si doti di un proprio Regolamento per la tutela e il benessere degli animali".

E' questo l'appello che il consigliere comunale Libero Gioveni rivolge all'assessore al benessere degli animali Daniele Ialacqua, specie dopo il triste episodio della morte del cavallo Oliver a seguito della quale poi è stata emessa un'ordinanza sindacale.

“Le ordinanze non possono bastare – chiosa Gioveni – perché sono parecchio limitate e circoscritte; si rende necessario predisporre un Regolamento che rappresenti una sorta di "vademecum" nella gestione di tutte le specie di animali, la loro tutela e il rapporto di convivenza con i cittadini

Il Regolamento – prosegue il consigliere – deve descrivere dettagliatamente gli obblighi di soccorso, il divieto di offrire gli animali in premio o in vincita, il divieto di esporli come oggetto di intrattenimento per spettacoli, le procedure per il rinvenimento e l'affido, la fuga o la cattura, le procedure per la macellazione di bovini, suini e caprini, le procedure per l'accesso negli esercizi pubblici ecc., suddividendo naturalmente i vari articoli del Regolamento in relazione alle varie specie di animali (cani, gatti, equini, volatili, animali acquatici ecc.).

D'altronde – insiste l'esponente del gruppo Misto – proprio l'assessore Ialacqua si è voluto dotare di questa delega, quindi sarebbe opportuno, da esperto quale è, che redigesse e poi trasmettesse al Consiglio Comunale la bozza di Regolamento per il successivo esame e approvazione.

Per esempio – conclude Gioveni – proprio perché il triste episodio di Oliver è ancora attuale e ha certamente colpito tutti, mi preme qui di seguito riportare un estratto del Regolamento del Comune di Roma che riguarda specificatamente i cavalli, affinché possa fungere da esempio per l'auspicabile redazione di un nostro Regolamento”:

Titolo VI – CAVALLI

Art. 43 – Principi distintivi 1. Il cavallo destinato alla trazione di vetture pubbliche, alle corse ed all’attività ippica in genere non è ritenuto un mero strumento di trazione o sport, ma in quanto essere vivente va trattato con rispetto e dignità e deve essere tutelato il suo benessere sia durante le ore di lavoro che in quelle di riposo. 2. Il cavallo non più idoneo al servizio per decisione del vetturino, del proprietario o per mancata idoneità all’abilitazione così come il cavallo utilizzato per compagnia o attività sportiva, non potrà essere macellato o ceduto a qualunque titolo per la macellazione. 3. Gli equini che vivono all’aperto, con esclusione di quelli che vivono allo stato brado, devono disporre di una struttura coperta, chiusa almeno su tre lati, atta a ripararli, devono avere sempre disposizione dell’acqua fresca e devono essere nutriti in modo soddisfacente. 4. E’ fatto assoluto divieto di tenere equini sempre legati in posta, i box dovranno essere di misura minima di tre metri per tre metri; 5. Gli equini non dovranno essere sottoposti a sforzi o a pesi eccessivi e/o incompatibili con le loro caratteristiche etologiche, e non dovranno essere montati o sottoposti a fatiche cavalli anziani o malati; 6. Gli equini adibiti ad attività sportive o da diporto nei maneggi devono essere sempre dissellati quando non lavorano; 7. Il Comune si impegna ad autorizzare lo svolgimento di gare di equidi, o altri ungulati, solo nel caso in cui: a) la pista delle corse sia ricoperta da materiale idoneo ad attutire i colpi degli zoccoli degli animali sul terreno asfaltato o cementato; b) il percorso della gara sia circoscritto con adeguate sponde tali da ridurre considerevolmente il danno agli animali, in caso di caduta, nonché per garantire la sicurezza delle persone che assistono; c) il Servizio Veterinari

o Azienda Usl verifichi lo stato di salute e l’identità degli animali.

Art. 44 – Razze di cavallo idonee per il trasporto pubblico 1. Sono considerate idonee al lavoro di trazione di vetture per il trasporto pubblico le seguenti razze di cavalli e loro incroci: • T.P.R. (Tiro pesante rapido) o altre razze da tiro • Lipizzani • Maremmani • Trottatori,soggetti a valutazione morfologica e di categoria di peso. 25 2. Il rilascio di nuove licenze è subordinato al possesso di uno o più cavalli appartenenti alle razze indicate nel comma precedente. 3.Per le licenze attualmente vigenti è autorizzato l’utilizzo di cavalli già in esercizio anche se diversi dalle razze indicate al comma 1), purché ritenuti idonei da specifica certificazione veterinaria.

Art. 45 – Abilitazione del cavallo 1. L’abilitazione di idoneità al lavoro del cavallo è requisito necessario per l’esercizio dell’attività di trasporto con vettura a trazione animale e per il rilascio e la validità della licenza. 2. Tale abilitazione sarà rilasciata dal Servizio Veterinario Azienda USL competente per territorio in base al luogo di dimora stabile del cavallo, che provvederà alla redazione e tenuta dell’anagrafe dei cavalli abilitati per le licenze di vetturea trazione ippica. 3. L’ iscrizione all’anagrafe dei cavalli abilitati è attestata in forma scritta e tramite microchip applicato da un veterinario sull’animale. 4. Il titolare di licenza di vettura a trazione animale dovrà provvedere al rinnovo del certificato di idoneità al traino prima della scadenza annuale, presso il Servizio Veterinario dell’Azienda USL competente per territorio.

Art. 46 – Limitazioni all’uso del cavallo 1. I cavalli che svolgono attività di trazione di vetture pubbliche non possono lavorare per più di sei ore al giorno ed hanno diritto a delle pause adeguate di riposo tra un tragitto e l’altro, in estate da svolgersi all’ombra; i conduttori devono provvedere ad abbeverarli regolarmente. I cavalli che svolgono attività di trazione devono essere dotati di appositi supporti atti a contenere le deiezioni. 2. E’ fatto divieto di trasportare un numero di persone superiore a quello dei posti per i quali la carrozza è omologata, non a cassetta, e la sola andatura consentita è il passo. E’ altresì proibito percorrere strade in salita fuori dalla Zona a Traffico Limitato. 3. Dal 1° giugno al 15 settembre è vietato far lavorare i cavalli dalle ore 13,00 alle ore 16,00.

Art. 47 – Revoca della licenza 1. Il Comune dispone la revoca della licenza al vetturino in caso di condanna definitiva per maltrattamento di animali, o in caso di macellazione o cessione per la macellazione del cavallo, o in caso di utilizzo di un cavallo privo dell’abilitazione.

Un commento

  1. Cmq, ordinanze ,decreti ecc. occorre che qualcuno li faccia rispettare altrimenti i popolani messinesi li spernacchiano fatto:giorno 26 sabato ore 11,45 circa adiacenze villa Mazzini direzione sud-nord due carretti colmi di turisti trainati da una coppia di cavalli ciascuno, embè e l’ordinanza ? chi la fa rispettare?

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