Crisi Atm, “visita di cortesia” del segretario generale dell’Ugl. Niente soldi in cassa, il prefetto sollecita un incontro

Crisi Atm, “visita di cortesia” del segretario generale dell’Ugl. Niente soldi in cassa, il prefetto sollecita un incontro

ELENA DE PASQUALE

Crisi Atm, “visita di cortesia” del segretario generale dell’Ugl. Niente soldi in cassa, il prefetto sollecita un incontro

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venerdì 11 Maggio 2012 - 14:00

Giovanni Centrella ha espresso solidarietà ai lavoratori: «Lo stipendio è un vostro diritto», ma le notizie non sono rassicuranti, disponibili solo 800 mila euro, che non bastano a pagare neanche una mensilità di stipendio

«Ho deciso di essere qui per darvi supporto e sostegno. Fino a qualche anno fa era come voi, un operaio dipendente, e so bene cosa significa uno stipendio mancato a fine mese». Sono queste le parole con cui in mattinata il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, si è rivolto ai dipendenti dell’Atm che da ieri sera occupano i locali di via La Farina (vedi correlato): «Non appena ho saputo che ieri uno di voi ha minacciato di farla finita, ho sentito il dovere di starvi vicino. I problemi gestionali/aziendali non possono e non devono ricadere su di voi. Sono qui non in qualità di rappresentante di una sigla sindacale, ma del sindacato, perché ora più che mai deve esserci compattezza». Centrella ha parlato rivolgendosi anche ai segretari di Cgil, Uil, Cisl e Cub presenti al gran completo, che hanno a proprio volta rappresentato al “collega” le criticità dell’azienda.

Attenti ad ogni singola parola pronunciata dal sindacalista dell’Ugl, ma al tempo stesso un po’ scettici, i dipendenti. Questi ultimi, soprattutto quanti, magari monoreddito, non sanno realmente come sbarcare il lunario, hanno chiesto a Centrella di farsi portatore anche fuori delle loro istanze. Dopo il confronto presso la sede dell’azienda, il rappresentante nazionale si è recato a palazzo Zanca per un breve incontro istituzionale con il sindaco Buzzanca. Decisione poco condivisa dai dipendenti: «Non è lei che a dover andare lì – ha affermato una giovane dipendente rivolgendosi a Centrella – deve essere lui a venire qui. Non ci ha mai incontrati, ci sono stati solo incontri con i rappresentanti sindacali. Eppure siamo noi a vivere questa situazione, noi che non sappiano come vivere e cosa dire ai nostri figli».

E proprio Buzzanca, dalla sede del Comune, ribadisce solidarietà ai lavoratori, che continuano intanto a presidiare gli uffici e i corridoi dell’azienda: «Comprendo le loro preoccupazioni – afferma – ma se dalla Regione e dallo Stato non vengono sbloccati i fondi che attendiamo, la situazione si ripeterà non solo per l’Atm, ma anche per Messinambiente e per tutti gli altri lavoratori, dal sociali ai dipendenti municipali. Noi nel frattempo continuiamo a raschiare il fondo barile». Ma raschiando raschiando, sul fondo non è rimasto veramente più nulla: come spiegato dal rappresentante della Filt Cgil Pino Foti, infatti, è di soli 800 mila euro la somma reperita dalle casse del Comune per far fronte agli stipendi arretrati della partecipata, non sufficienti a coprire neanche uno stipendio, per il quale occorrono un milione e 700 mila euro. In queste condizioni – continua – delle due mensilità arretrate di marzo ed aprile, si potrà pagare forse solo un acconto e senza contributi. Si rivela così ancora una volta la fase la notizia diffusa da Buzzanca sull’imminente pagamento degli stipendi arretrati. Senza stipendi ma soprattutto senza soldi per far funzionare l’azienda e far circolare gli autobus e tram. il sindaco non può pensare di prendere ancora in giro i lavoratori. Convochi le parti e dica chiaramente come vuole garantire in questa città diritti e servizi».

Una richiesta analoga è stata inviata proprio ieri dal prefetto Alecci sia al sindaco Buzzanca che al governatore Lombardo. Il rappresentante del governo considera necessario riunire tutti ad un tavolo per capire quali siano le condizioni e come sia necessario andare avanti. Perché continuando di questo passo di strada da fare ne rimane ben poca.

Anche la Fit Cisl di Messina esprime la propria posizione ribadendo che è necessario “lavorare a una soluzione complessiva di tutta la problematica Atm. Bisogna trovare le risorse per il pagamento di tutte le spettanze arretrate – sostiene il sindacato – ma in contemporanea avviare un percorso obbligato che passa dal risanamento aziendale e dalla trasformazione in SpA dell’azienda, presupposto fondamentale per poter sperare in un sistema di mobilità cittadino vero ma anche condizione indispensabile per dare garanzie occupazionali agli oltre 600 lavoratori. Pensare di restare in questa sorta di limbo rimandando la soluzione del problema alla futura amministrazione è pura follia – sostiene la Fit Cisl – e non ci presteremo a questo gioco al massacro”. Sul tema dell’Azienda Trasporti, la Federazione Trasporti della Cisl ha convocato per mercoledì prossimo i suoi direttivi sindacali per individuare, congiuntamente alla Confederazione, le opportune strategie di contrasto a quella che viene definita “becera scelta politica”. (ELENA DE PASQUALE)

(FOTOGALLERY STURIALE)

Un commento

  1. puzza di bruciato 11 Maggio 2012 14:30

    Altra visita pastorale…… Soluzione, l’UGL ha una soluzione per il problema? Mi meraviglio come ancora i dipendenti atm credano a codesti soggetti…. Fatevi spiegare quante vertenze L’UGL e le altre sigle hanno risolto negli ultimi anni….

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