Studenti Messinesi, occupati i licei La Farina e Maurolico

Studenti Messinesi, occupati i licei La Farina e Maurolico

Studenti Messinesi, occupati i licei La Farina e Maurolico

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lunedì 26 Novembre 2012 - 14:48

Dopo i cortei di giorno 12 e 19 Ottobre e del 14 Novembre, gli studenti messinesi aderiscono alla protesta nazionale contro i tagli alla scuola pubblica e contro la gestione della crisi da parte del governo. Licei classici La Farina e Maurolico occupati.

Messina segue l'onda di protesta studentesca italiana. I Licei Classici "G. La Farina" e "F. Maurolico" da questa mattina, dalle ore 10:40 circa, sono ufficialmente occupati. A riferirlo per primo il network studentesco Blog34. A nulla sono valse le consultazioni tra i rappresentanti di Istituto dei due licei con i rispettivi dirigenti scolastici, il prof. Renato Zafarana e la prof.ssa Gaetana Crieleison. Un sondaggio, passato per le classi qualche giorno fa, aveva stabilito che l’unica forma di protesta percorribile sarebbe stata quella dell’occupazione, scartando l’ipotesi dell’autogestione. A breve, se le occupazioni dureranno, partiranno le attività promosse dai ragazzi. Significativo però che la protesta giunga ora e non a ridosso delle vacanze natalizie, come consuetudine, scelta, questa, ci dicono, voluta e pensata proprio per dimostrare che tutto ciò nasce da un interesse reale e non dalla voglia di perdere giorni di scuola e anticipare le feste.

Nella piattaforma programmatica su cui si basa la protesta, approvata dai rappresentanti e diffusa questa mattina, si legge che «il nascente movimento basa ufficialmente le proprie rivendicazioni di carattere nazionale sul diritto allo studio e sul mantenimento dell'Istituzione scolastica nazionale». Le rivendicazioni dei ragazzi coinvolgono però anche il tessuto cittadino nel quale «si riscontra la necessità di una limpida e chiara richiesta di condanna dal punto di vista politico e amministrativo, e a nome della città intera, della precedente gestione comunale che, tramite indubbi e riconosciuti uniformemente dall’attuale amministrazione, sperperi di denaro pubblico e cattiva gestione dei fondi, ha causato il default del Comune». La protesta abbraccia anche una dimensione europea e globale poiché secondo i ragazzi «è inaccettabile che la crisi economica, causata da gruppi di élite finanziaria tramite speculazioni illecite ai danni dei mercati internazionali e dei singoli risparmiatori, venga fatta pagare a chi con la crisi non c’entra nulla, ai lavoratori, ai più deboli». Si trova inaccettabile, infine, che «accanto a manovre di carattere economico che rafforzano precarietà e disoccupazione», si possano trovare «misure di demolizione della Scuola pubblica nazionale come l’ex Aprea, che trasforma l’Istituzione scolastica a tutti gli effetti in una fondazione e ne distrugge la necessaria dipendenza da un sistema di gestione nazionale, creando delle vere e proprie scuole-aziende». Si attacca la spending review, accusata di aumentare enormemente la precarietà all’interno del corpo docente e di ridurre lo stanziamento dei fondi alla scuola pubblica, aumentando invece quelli agli Istituti privati. «Gli studenti –si legge al termine del comunicato– rappresentano quell’Italia democratica, che crede nei giusti principi e valori, che non sono quelli del profitto economico» e lotteranno per la propria idea di Scuola che è quella «costituzionale, pubblica, nazionale ed accessibile a tutti». (CLAUDIO STAITI)

9 commenti

  1. Sono iniziate le vacanze anticipate, come accade da oltre una decina d’anni. Auguri!!

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  2. E se a diplomarsi saranno solo studenti mediocri ed ignoranti questo sarà anche merito di queste proteste fatte solo per spirito fancazzista.

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  3. SEMU OCCUPATI A NON FARE NENTI ED AGLI ESAMI PRESENTEREMO UN ELABORATO SULLO SCIOPERO.

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  4. già….si nascondono dietro il sociale, ma parliamoci chiaro (lo facevamo anche noi)… ogni scusa era buona per saltare lezione. Ed è vero che ogni anno uniscono protesta a vacanze di Natale…..

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  5. Che commenti indecenti! date un pò di fiducia a questi ragazzi, che forse sono un pò più maturi e consapevoli di voi che li deridete. Un pò di memoria storica su cosa abbia sempre rappresentato in termini di democrazia e conquiste sociali il movimento degli studenti in Italia non guasterebbe, prima di straparlare provate a documentarvi. RISPETTO!

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  6. Non credo che pensare che, assieme al “sociale”,… qualche giorno di vacanza per riposarsi a metà anno sia mancare di rispetto ai giovani… sui quali nutro moltissimo rispetto. Quindi non vi inalberate per qualche ingenuo e sorridente commento… del resto l’abbiamo fatto anche noi ai nostri tempi….avevamo i motivi validi… ma vuoi mettere saltare greco e filosofia???

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  7. La vera protesta sarebbe proseguire regolarmente le attività scolastiche. L’occupazione delle scuole prima delle feste è divenuta ormai una tradizione come l’albero e il presepe.
    La vera innovazione è prepararsi adeguatamente per essere cittadini consapevoli e dare un contributo serio malla società.

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  8. Fare lo studente 30 anni fa era un tantino diverso…e non solo in termini di preparazione. Il 90 per cento dei liceali, figli di dottori, avvocati ed amministratori di professione, della crisi e del governo se ne fotte

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  9. Applausi

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