Cambiare la legge di stabilità. Cgil e Uil scendono in piazza

Cambiare la legge di stabilità. Cgil e Uil scendono in piazza

Cambiare la legge di stabilità. Cgil e Uil scendono in piazza

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venerdì 15 Novembre 2013 - 12:57

Stamattina manifestazione di Cgil e Uil per chiedere al governo di cambiare la Legge di stabilità in direzione del lavoro, del rilancio dell’economia, dell’equità fiscale. Consegnato in Prefettura un documento con le richieste dei sindacati

Come in altre 100 piazze italiane, stamattina anche a Messina lavoratori, giovani e pensionati hanno manifestato per chiedere al governo di cambiare la Legge di stabilità in direzione del lavoro, del rilancio dell’economia e dell’equità fiscale. A Messina la manifestazione organizzata da Cgil e Uil provinciali, si è svolta sotto la Prefettura in concomitanza con lo sciopero di 4 ore indetto dai sindacati.

Al centro della protesta la mancata attenzione ai problemi di lavoratori, giovani e pensionati nella Legge di stabilità 2014 che non interviene per rilanciare il lavoro né l’economia.

Cgil, Cisl e Uil,che hanno indetto la mobilitazione unitariamente a livello nazionale. Chiedono di tagliare il costo del lavoro, di alleggerire le tasse per lavoratori, pensionati e imprese virtuose che reinvestono e assumono, di avviare una seria lotta all’evasione fiscale per reperire risorse da redistribuire tra coloro che hanno pagato alla crisi il prezzo più alto.

“Quando apprendiamo che secondo i redditi dichiarati, un lavoratore dipendente in Italia guadagna più del proprio capo, emerge in tutta evidenza uno dei problemi fondamentali del nostro Paese: l’evasione fiscale e il peso ormai insopportabile delle tasse sui lavoratori e sui pensionati- osserva Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina-. Per questo oggi Cgil, Cisl e Uil sono scesi in piazza chiedendo al Governo di cambiare la legge di stabilità redistribuendo risorse, abbassando il carico fiscale sui redditi da lavoro e da pensione, e riattivare così l’economia”.

In mattinata, una delegazione sindacale guidata dal segretario generale della Cgil di Messina, Oceano, e dal Commissario della Uil Messina, Carmelo Catania, ha consegnato al vice prefetto Cerniglia, un documento per il Governo con le richieste di intervento sulla Legge di stabilità del sindacato. Quattro i punti fondamentali: riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati; rivalutazione delle pensioni; risposte e garanzie su Cassa integrazione e esodati; efficienza della spesa pubblica e stabilizzazione dei precari.

“Se davvero si vuol far ripartire il Paese si deve dare respiro ai lavoratori e alle aziende che assumono riducendo il costo del lavoro e ridando speranze alle migliaia di persone che in questi mesi hanno perduto il lavoro- ha concluso Oceano-. Quindi occorrono certezze sui redditi, sul pagamento degli ammortizzatori sociali, sugli sgravi per chi assume. Le risorse per fare tutto ciò possono essere individuate nella lotta all’evasione, agli sprechi, alle consulenze, agli enti inutili, in una più equa tassazione sulle rendite finanziarie e sui grandi patrimoni”.

2 commenti

  1. Hanno solo rotto le scatole in mezzo alla strada, facendo creare file interminabili di auto in via garibaldi. Ma lo volete capire che con ste manifestazioni di partito non si risolve nulla?? Ne avrete fatte a migliaia senza mai concludere un bel nulla. Se volete una cosa dovete andare a prendervela e a prenderli….

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  2. Non ci penso nemmeno a ritenere conniventi con la potente lobby del GIOCO D’AZZARDO, Enrico LETTA del PARTITO DEMOCRATICO e Angelino ALFANO di FORZA ITALIA, però che si stiano rilevando sempre più fantasiosi, nel nascondere le loro reali intenzioni, questo me lo dovete concedere. Nella legge di stabilità hanno previsto una sanatoria per i concessionari delle MALEDETTE slot machine, una pagina vergognosa per LETTA e ALFANO. E’ stato approvato un emendamento finalizzato ad abbassare al 20% la cifra del contenzioso risalente al 2007, 98 MILIARDI DI EVASIONE richiesti dalla Corte dei Conti ai concessionari delle MALEDETTE slot machine. La percentuale inizialmente richiesta era del 25%, lo sconto di cui i concessionari potrebbero beneficiare è di circa 100 MILIONI DI EURO. Nonostante l’impegno di molte associazioni di volontariato contro la piaga della ludopatia, malattia complicata e costosa da curare, che alimenti la MALEDETTA usura, viene da chiedersi quale sia veramente il GIOCO D’AZZARDO del PARTITO DEMOCRATICO e di FORZA ITALIA, se ci sia o meno la seria volontà di preoccuparsi della vita e della salute dei cittadini. Il giocare con moderazione è un’assurdità, non sono le avvertenze che possono mettere in guardia i giovanissimi e i pensionati dai pericoli del GIOCO D’AZZARDO, e mi rifiuto di accettare una stabilità finanziaria dell’Italia attraverso gli sconti ai concessionari delle slot, spesso alleati con le organizzazioni criminali, come dicono le inchieste giudiziarie. Ricordate questi nomi, LETTA ed ALFANO. quando sentite che non ci siano rosorse per la RICERCA.

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