Palazzo Zanca sotto assedio. Tensione altissima sul fronte servizi sociali. LE FOTO

Palazzo Zanca sotto assedio. Tensione altissima sul fronte servizi sociali. LE FOTO

Francesca Stornante

Palazzo Zanca sotto assedio. Tensione altissima sul fronte servizi sociali. LE FOTO

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mercoledì 12 Novembre 2014 - 11:37

Sono ore di caos e tensione, finora nessuno ha ricevuto lavoratori e sindacati che invocano soluzioni per scongiurare lo stop dei servizi. L'assessore Signorino ha promesso che sarà al Comune alle 16, nessuna traccia dell'assessore Mantineo. Sciopero generale e durissima contestazione per l'amministrazione.

Un Palazzo sotto assedio. Lo sciopero generale dei servizi sociali ha portato al Comune centinaia di lavoratori che non ce la fanno più. Rischiano di perdere il lavoro e dopo giorni di dura protesta sono passati alle maniere forti perchè l’amministrazione Accorinti adesso deve dire cosa accadrà ai servizi sociali. Bandiere, cori, i volti segnati dalla stanchezza e da questo limbo a cui li ha costretti anche quest’amministrazione da cui ci si aspettava una rivoluzione che nei fatti non c’è stata. Perchè la scena di oggi purtroppo in passato l’abbiamo vista tante volte. A Palazzo Zanca anche quegli utenti che con la fine dei servizi sociali perdono quell’assistenza fondamentale per vivere una quotidianità un po’ meno dura. Tanti anziani si sono piazzati davanti la porta che conduce alle stanze del Sindaco e del Vicensindaco, anche loro hanno urlato la disperazione di chi non sa se dalla prossima settimana riceverà la visita degli operatori, per loro “angeli custodi”, così li definiscono. Tanti altri anziani oggi sono rimasti a letto perchè sono decine quelli che stanno male e che senza i servizi sociali rischiano di essere abbandonati al loro destino. Ci sono anche i genitori dei ragazzi disabili che perdono il servizio di trasporto verso i centri di abilitazione e che non sanno come fare a garantire aiuto ai loro figli perchè non tutti sono nelle condizioni di poter macinare ogni giorno chilometri per portare i figli in queste strutture. Poi gli asili nido, senza i quali decine di famiglie saranno costrette ad affidarsi ai privati, i Centri di aggregazione giovanile che nei quartieri difficili sono punto di riferimento ed evitano che i ragazzi si “perdano” per strada, l’assistenza domiciliare ai disabili che toglie un po’ di peso a tanti genitori che hanno figli in gravi condizioni di salute. E poi Casa Serena che rischia di chiudere. E’ questo il mondo dei servizi sociali che sta andando a rotoli.

La Fp Cgil e l’Orsa sono in assedio nei corridoi, hanno chiesto di incontrare il Sindaco, ancora una volta dall’amministrazione è stata chiesta pazienza, ma non si può più aspettare perchè ormai il clima è arroventato. L’assessore Signorino ha garantito che oggi alle 16 sarà a Palazzo Zanca per provare a dare delle risposte. Nessuno però si accontenterà di chiacchiere. La segretaria della Fp Cgil Clara Crocè che da una settimana è in presidio permanente al Comune non darà tregua all’amministrazione fino a quando non ci sarà la soluzione che scongiura il peggio.

“Quello che pretendiamo oggi è che l’amministrazione ci dia certezza di aver reperito le somme necessarie per assicurare tutti i servizi fino a fine anno. Subito dopo però si dovrà ricominciare a lavorare su una reale rimodulazione di questo settore che ad oggi, nonostante i buoni propositi, non c’è stata. Stiamo rivivendo ciò che accadeva in passato e questo l’amministrazione Accorinti non può consentirlo” ha dichiarato senza mezzi termini la segretaria di Orsa Servizi Francesca Fusco, che poi ha proseguito: “Non valeva la pena fare propaganda populista rimuovendo i tornelli da palazzo zanca se quando i lavoratori dei servizi sociali protestano per difendere il posto di lavoro la giunta Accorinti si nasconde dietro il silenzio tattico. Il cinismo con cui questa amministrazione rimedia all’incapacità di amministrare, tagliando i servizi essenziali e comprimendo i livelli occupazionali è disarmante, soprattutto se le iniziative lacrime e sangue hanno la regia di personaggi che sistematicamente decantano le loro gesta di attivisti nel sociale prima di essere chiamati a governare la città. Il fallimento dei servizi sociali è l’emblema di una amministrazione che ha tradito il suo elettorato e gettato alle ortiche le speranze di cambiamento a cui avevano creduto associazioni, movimenti e semplici cittadini che hanno voluto Renato Sindaco di una Messina che non è cambiata dal basso né dall’alto della presunzione autoreferenziale degli assessori. L’annuncio di chiusura di Casa Serena e dei servizi sociali da garantire alla fascia debole dei cittadini va oltre ogni umana immaginazione, nessuno avrebbe mai creduto che il Sindaco voluto dai movimenti, dai lavoratori, dalla gente comune, dai più sfortunati… potesse liquidare come una pratica scomoda un servizio essenziale destinato agli ultimi. Alla luce dei fatti i lavoratori dell’OR.S.A. non si sentono rappresentati da questa classe dirigente e la individuano come controparte diretta, incapace di gestire la cosa pubblica. Resteremo in presidio permanete a Palazzo Zanca fin quando non saranno reperite le risorse per le proroghe dei servizi e calendarizzato un programma credibile per la riorganizzazione definitiva del settore. L’amministrazione deve dare risposte concrete ai lavoratori e agli assistiti in tempi brevissimi, se le delucidazioni che hanno promesso di fornire entro oggi non saranno orientate alla totale salvaguardia dei servizi sociali e dell’occupazione, il conflitto è destinato ad inasprirsi e non saranno i lavoratori a fare il passo indietro”.

Cisl Fp e Uil Fpl, invece, sono ancora in occupazione nell’aula consiliare. Rivendicano le stesse cose, la battaglia dei servizi sociali è la stessa per questo grande esercito di lavoratori, utenti e sindacati che dall’amministrazione pretendono soluzioni. Anche a loro ieri l’assessore Signorino ha chiesto 24 ore di tempo per poter definire cosa accadrà.

Oggi dovrà essere il giorno della verità. Nessuno lascerà Palazzo Zanca se non si avrà certezza su quale sarà il destino dei servizi sociali dal 15 novembre.

Naturalmente, vista la situazione, i capigruppo consiliari non hanno accolto la richiesta del Sindaco di convocare urgentemente una seduta per discutere di isola pedonale. Una scelta di buon senso, per provare a ridefinire un ordine delle priorità che evidentemente a Palazzo Zanca qualcuno sta perdendo di vista.

Francesca Stornante

10 commenti

  1. Purtroppo ecoo i risultati di anni di clientelismo. Certo le priorità il Comune le conosce senza che nessuno (che non è politico ma ha altro ruolo) gliele debba suggerire

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  2. Purtroppo ecoo i risultati di anni di clientelismo. Certo le priorità il Comune le conosce senza che nessuno (che non è politico ma ha altro ruolo) gliele debba suggerire

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  3. io sono assolutamente pro isola pedonale, ma pensare in un momento come questo anche di perdere dieci minuti su tale tema è davvero inspiegabile.
    non riesco davvero a capire cosa passi per la testa dei nostri amministratori.
    il sindaco e la giunta, unitamente al cc, farebbero bene a sedersi e lavorare senza sosta alcuna per risolvere i problemi. li paghiamo per questo e non per fare inutili (e spesso dannose) passerelle.

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  4. io sono assolutamente pro isola pedonale, ma pensare in un momento come questo anche di perdere dieci minuti su tale tema è davvero inspiegabile.
    non riesco davvero a capire cosa passi per la testa dei nostri amministratori.
    il sindaco e la giunta, unitamente al cc, farebbero bene a sedersi e lavorare senza sosta alcuna per risolvere i problemi. li paghiamo per questo e non per fare inutili (e spesso dannose) passerelle.

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  5. A forza di rimandare e di adottare soluzioni tampone, si è arrivati ad una soluzione senza molti sbocchi.
    Il nocciolo della questione è: i soldi ci sono o no?
    Cosa hanno fatto quelli dal basso per garantire una assistenza degna di questo nome?
    In ogni caso, i fatti hanno dimostrato la pochezza di questa psudo-giunta.
    George.
    P.S. Per la redazione. Io ho cercato termini molto neutri, visto che da qualche giorno TS censura a più non posso. Ma cosa temete, la Gestapo?

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  6. A forza di rimandare e di adottare soluzioni tampone, si è arrivati ad una soluzione senza molti sbocchi.
    Il nocciolo della questione è: i soldi ci sono o no?
    Cosa hanno fatto quelli dal basso per garantire una assistenza degna di questo nome?
    In ogni caso, i fatti hanno dimostrato la pochezza di questa psudo-giunta.
    George.
    P.S. Per la redazione. Io ho cercato termini molto neutri, visto che da qualche giorno TS censura a più non posso. Ma cosa temete, la Gestapo?

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  7. Sig. ACCORINTI. Con questa a scafazzastu definitivamente.

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  8. Sig. ACCORINTI. Con questa a scafazzastu definitivamente.

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  9. la realta’ è che non gliene frega un tubo dei servizi sociali e di tutto il resto…tirano a campare.

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  10. la realta’ è che non gliene frega un tubo dei servizi sociali e di tutto il resto…tirano a campare.

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