Sciopero bancari, altissima adesione in tutta Italia. E’ scontro sul contratto nazionale

Sciopero bancari, altissima adesione in tutta Italia. E’ scontro sul contratto nazionale

Sciopero bancari, altissima adesione in tutta Italia. E’ scontro sul contratto nazionale

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venerdì 30 Gennaio 2015 - 16:37

Quattro grandi manifestazioni di lavoratrici e lavoratori a Milano, Ravenna, Roma e Palermo. E a quest’ultima si è unita anche una rappresentanza di bancari messinesi

A sostegno del diritto al rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro e contro la decisione unilaterale di Abi (l’Associazione bancaria italiana) di dare disdetta e successiva disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro dal 1 aprile 2015. È questa la motivazione che oggi ha portato allo sciopero i lavoratori bancari aderenti a Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Ugl e Uilca.

“Il contratto nazionale – si legge nel documento delle organizzazioni sindacali – deve rimanere primo elemento di diritto non derogabile, a difesa dell’occupazione e dell’Area Contrattuale. Il bancario non è un numero senza volto, ha una storia, una carriera, una professionalità e il diritto di difendere il potere d’acquisto dei salari e la dignità del lavoro. I lavoratori bancari vogliono rimanere al servizio del Paese, contro l’egoismo dei banchieri al fianco dei clienti e dei risparmiatori”.

Quattro grandi manifestazioni di lavoratrici e lavoratori a Milano, Ravenna, Roma e Palermo. E a quest’ultima si è unita anche una rappresentanza di bancari messinesi.

Lo sciopero ha avuto un'adesione pari al 90%, con il 95% degli sportelli chiusi. Lo afferma la Federazione autonoma bancari italiana (Fabi), con il suo segretario Lando Maria Sileoni che commenta: "L'Abi si comporta come Ponzio Pilato, non affronta i problemi e se ne lava le mani: la politica del no produrrà nuovi scioperi se entro due settimane le banche non cambieranno radicalmente atteggiamento".

''Se l'Abi non cambia idea continueremo la mobilitazione e gli scioperi – così il leader della Cgil Susanna Camusso -. Le categorie ci hanno ragionato e discusso, lo diciamo oggi in tutte le piazze''.

6 commenti

  1. Anche per la casta più importante è finita la pacchia.
    George

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  2. Anche per la casta più importante è finita la pacchia.
    George

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  3. puzza di bruciato 31 Gennaio 2015 09:51

    Ma guarda la crisi sta toccando pure i bancari!!! Era ora… Cosi finiranno di darsi delle arie e trattare il cliente in base alle cifre presenti nel conto corrente… A casa anche loro!!!!

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  4. puzza di bruciato 31 Gennaio 2015 09:51

    Ma guarda la crisi sta toccando pure i bancari!!! Era ora… Cosi finiranno di darsi delle arie e trattare il cliente in base alle cifre presenti nel conto corrente… A casa anche loro!!!!

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  5. Mi spiace deludervi ma il bancario (impiegato di banca) non ha i privilegi di un tempo (come crede la maggior parte della popolazione) da oltre 15 anni. Lo stipendio si ferma con una normale tredicesima come tutte le attività normali, svolte da gente normale e con un normale contratto di lavoro.
    Premesso ciò, ci tengo a sottolineare come dietro ogni bancario esista una famiglia, non ritengo nè bello nè giusto godere delle aspettative nere del futuro di decine di migliaia di famiglie italiane. Il fatto di trattare la clientela in base al saldo di conto è prerogativa di uomini senza coscienza, esistono milioni di imprenditori-commercianti che la pensano allo stesso modo pur non essendo bancari.
    La casta (i BANCHIERI) non ne risente.

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  6. Mi spiace deludervi ma il bancario (impiegato di banca) non ha i privilegi di un tempo (come crede la maggior parte della popolazione) da oltre 15 anni. Lo stipendio si ferma con una normale tredicesima come tutte le attività normali, svolte da gente normale e con un normale contratto di lavoro.
    Premesso ciò, ci tengo a sottolineare come dietro ogni bancario esista una famiglia, non ritengo nè bello nè giusto godere delle aspettative nere del futuro di decine di migliaia di famiglie italiane. Il fatto di trattare la clientela in base al saldo di conto è prerogativa di uomini senza coscienza, esistono milioni di imprenditori-commercianti che la pensano allo stesso modo pur non essendo bancari.
    La casta (i BANCHIERI) non ne risente.

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