Assenteismo al Comune di Furci, 54 indagati finali

Assenteismo al Comune di Furci, 54 indagati finali

Alessandra Serio

Assenteismo al Comune di Furci, 54 indagati finali

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venerdì 31 Marzo 2017 - 07:52

Sono 54 i dipendenti indagati per presunti casi di assenteismo ingiustificato al municipio jonico, alla fine dell'inchiesta della Polizia. Nei giorni scorsi era stato avvisato un altro soggetto sino ad allora fuori dall'indagine.

Il sostituto procuratore Roberto Conte ha siglato l'avviso di chiusura delle indagini sui presunti furbetti del badge al comune di Furci Siculo, l'inchiesta condotta dalla Polizia di Taormina sui casi di assenteismo al Municipio del centro jonico che vede sotto la lente la quasi totalità dei dipendenti.

Sono arrivati a conclusione, quindi gli accertamenti effettuati dagli uomini del dirigente Vincenzo Coccoli, a capo del Commissariato taorminese, basati soprattutto sulle immagini delle telecamere di sorveglianza piazzate dentro e fuori la casa municipale. Le informazioni fornite dalle immagini sono state incrociate con i risultati dei dati ottenuti dalla documentazione acquisita in Municipio e con gli altri accertamenti effettuati sulle attività effettivamente svolte dai dipendenti, quando usufruivano di permessi o uscivano dalla sede di lavoro.

Dopo il primo blitz che ha visto coinvolti 16 dipendenti, lo scorso 4 novembre, che hanno ricevuto l'obbligo di firma, a febbraio scorso ad un altro dipendente è stata notificata la stessa misura. Sessantacinque in totale i soggetti indagati.

Nei giorni scorsi, però, un altro dipendente, fino ad allora rimasto fuori dall'inchiesta, ha ricevuto l'avviso di garanzia.

Il provvedimento notificato ieri riguarda invece 54 persone. Durante gli accertamenti, quindi, il campo si è ristretto ed alcune persone inizialmente monitorate escono adesso dal calderone delle indagini.

Ecco tutti gli indagati: Claudio Crisafulli (1956), Francesco Foti (’50), Domenico Spadaro ('52), Domenica Venera Intelisano ('54), Patrizia Santoro (’54), Antonietta Interdonato (’59), Silvana Chillemi (’65), Domenico Gennaro (’58), Pietro Antonio Briguglio (’59), Angelo Siti (’50), Lucia Riggio (’61), Mariano Pino (’54), Carmelina Gatto (’68), Santa Lino (’58), Antonio Carmelo Casale (’50), Rosa Briguglio (’59), Maria Briguglio (’61), Giovanni Spinella (’56), Carmelo Caminiti (’54), Carmelo Briguglio (’56), Giuseppe Garufi (’57), Filippo Andò (58), Fabio Casablanca (’74), Rosaria Sgroi (’64), Antonino Triolo (’58), Roberto Sturiale (’63), Carmelo Fasolo (’58), Marco Casale (’70), Antonietta Briguglio (’61), Agata Sturiale (’65), Orazio Spadaro (’60), Valentina Russo (’63), Paul Manuli (’73), Concetta Gugliotta (’60) Monica Beatriz Foti (’60), Domenico Finocchio (’62), Carmela Crisafulli (’65), Carmela Ceccio (’65), Franco Cannavò (‘60), Antonella Bongiorno (’70), Grazia Andronico (’64), Maria Antonietta Toscano (’66), Maria Concetta Salicola (’67), Nunziata Piccione (’69), Francesca Inglese (’60), Nunzio Casablanca (’63), Francesco Capillo (’72), Horacio Elias Caminiti (’58), Elisa Lombardo (’70), Giovanna Interdonato (’67), Santi Rosario Briguglio (’69), Basilio Bembale (’66), Orazio Patanè (’61), Antonella Sebastiana Mauromicale (’65).

Il reato ipotizzato per tutti è truffa, per una serie di episodi di uso illecito del badge, tra il giugno e il luglio 2015.

Alessandra Serio

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