Papardino: il Genio civile chiede i certificati di conformità sismica e di collaudo. La nota della Uilfpl

Papardino: il Genio civile chiede i certificati di conformità sismica e di collaudo. La nota della Uilfpl

Rosaria Brancato

Papardino: il Genio civile chiede i certificati di conformità sismica e di collaudo. La nota della Uilfpl

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sabato 26 Dicembre 2015 - 23:07

Per il Papardino mancano il certificato di conformità sismica ed il collaudo statico. Il Genio civile, che non ha trovato questi atti nell'archivio reitera al direttore generale del Papardo la richiesta. Dura la nota della Uilfpl che insieme alla Zafarana nei giorni scorsi ha sollevato perplessità sulle condizioni di sicurezza dell'edificio nel quale è stato trasferito il punto nascita del Piemonte

Il semaforo rosso sul Papardino lo accende il Genio civile con la nota n°122871 del 23 dicembre a firma dell’ingegnere capo Leonardo Santoro.

La nota è trasmessa al direttore generale del Papardo Michele Vullo, alla deputata regionale del M5S Valentina Zafarana ed alla UilFpl che di recente hanno sollevato il caso avanzando una serie di perplessità sulle condizioni di sicurezza dell’edificio nel quale è stato trasferito il punto nascita del Piemonte smantellato nel silenzio generale a metà dicembre. Facendo seguito alla nota del 18 dicembre il Genio civile rende noto d’aver proceduto ad “effettuare le dovute ricerche presso l’archivio di questo Ufficio dalle quali è stato possibile reperire le autorizzazioni a suo tempo rilasciate ed in particolare il nulla osta sismico all’inizio dei lavori ai sensi dell’art.25 della legge 1684/62. Per quanto attiene invece al collaudo statico, la relazione a struttura ultimata ed al certificato di conformità sismica da conseguire ai sensi dell’art. 37 della Legge 1684/62 tali fondamentali atti propedeutici il rilascio del certificato di agibilità, non risultano essere presenti agli atti d’archivio. Pertanto si reitera a Codesta amministrazione in merito a tali atti la richiesta già inoltrata di produrre gli esiti delle verifiche sismiche da redigere obbligatoriamente a cura di codesta amministrazione per certificare il livello di sicurezza sismica delle strutture strategiche”.

All’appello dunque, nell’archivio del Genio civile, mancano determinanti atti relativi alla certificazione della sicurezza sismica che dovevano essere effettuati a conclusione dei lavori, nonché la relazione e il collaudo statico. L’ingegnere Santoro invita per la seconda volta quindi il manager Vullo a provvedere in tal senso. L’allarme sulle attuali condizioni di sicurezza, avanzato dalla Zafarana e dalla UilFpl resta intatto dal momento che negli uffici del Genio civile non risulta la documentazione richiesta.

“Le nostre preoccupazioni sulle condizioni strutturali del Papardino erano purtroppo fondate. La nota inviata dal Genio civile al direttore generale del Papardo –scrivono i rappresentanti sindacali Giuseppe Calapai e Mario Macrì- evidenzia come i certificati del collaudo statico, la relazione a struttura ultimata e il certificato di conformità sismica non risultino presenti agli atti d’archivio dello stesso Genio civile. Considerato che l’ing. Capo Leonardo Santoro, ha reiterato per la seconda volta all’azienda sanitaria la richiesta di produzione degli atti, sospettiamo che la documentazione richiesta non sia disponibile, per ragioni a noi oscure, altrimenti l’avrebbe già prodotta. Ciò determina non poco allarme da parte del sindacato, considerato che il Genio civile richiede, fra l’altro, al Papardo la produzione degli esiti delle verifiche sismiche da redigere obbligatoriamente e previste per legge allo scopo di certificare il livello di sicurezza sismica di strutture strategiche qual è una struttura ospedaliera. Alla luce di quanto sta emergendo sulle condizioni strutturali del Papardino, manifestiamo il nostro allarme considerato che il fabbricato ospita, fra l’altro, il polo materno infantile. Invitiamo, pertanto, l’azienda a produrre con estrema sollecitudine gli atti richiesti, allo scopo di garantire la sicurezza dei lavoratori e dei pazienti”.

E se nessuno ha protestato, tranne Valentina Zafarana, la UilFpl ed il Comitato salvare l’ospedale nei giorni del trasferimento dal Piemonte al Papardo di reparti che per un secolo hanno visto nascere migliaia di bambini ed in attesa che l’assessore regionale alla sanità Gucciardi firmi il decreto attuativo, resta da chiedersi, di fronte a questa nota ed a questo legittimo dubbio, se il silenzio continuerà ancora a lungo oppure se il sacrificio del punto nascita è il prezzo che Messina ha dovuto pagare per la fusione tra il nosocomio del viale Europa e l’Irccs.

Sul decreto attuativo è intervenuto il segretario territoriale della Fsi-Messina Giovanni Micali: “Nonostante il clima natalizio, sarebbe necessario imprimere un’accelerata al decreto attuativo Irccs-Piemonte. Si sbrighi l‘assessore Gucciardi. Non siano da meno i firmatari della legge n. 24 che hanno l’obbligo di farsi promotori di questo cambiamento. La previsione dei 90 giorni scade a metà gennaio ma l’Azienda Papardo-Piemonte non ha potuto usufruire della dotazione organica consegnata a fine settembre. Il risultato è la carenza di personale cronica in alcuni reparti ed esuberi in pochi altri. Non si può continuare a tenere una struttura come il Pronto Soccorso del Piemonte in balia di situazioni precarie. In questi giorni, il primario di reparto è stato costretto a chiedere aiuto ad altri medici che possano alternarsi anche nelle incombenti festività. Con la mancanza del decreto sta slittando la possibilità di attingere alla griglia pianificata di risorse umane. Infatti, le piante organiche saranno tutte da riscrivere solo quando sarà ratificata la norma di unificazione dei due plessi sanitari”.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. A Messina è un tutto un gran casino di persone ignoranti .
    Ha ragione il Genio Civile.
    L’amministratore del Papardo che ogni mese di prende una marea di soldi xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.

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  2. A Messina è un tutto un gran casino di persone ignoranti .
    Ha ragione il Genio Civile.
    L’amministratore del Papardo che ogni mese di prende una marea di soldi xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.

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  3. Siamo certi che il buon Michele, a questo punto saprà già cosa fare, cosa dire ed a chi. Anche perché diversamente, avrebbe una strada unica ed obbligata.

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  4. Siamo certi che il buon Michele, a questo punto saprà già cosa fare, cosa dire ed a chi. Anche perché diversamente, avrebbe una strada unica ed obbligata.

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