La presidente del Consiglio Comunale, oltre a scrivere all’amministrazione comunale, ha informato della questione anche la magistratura contabile, ritendendo che vi siano delle irregolarità nella procedura seguita dalla giunta Accorinti
Il provvedimento varato dalla giunta Accorinti sull’ utilizzo del fondo di riserva per incrementare le risorse destinate al Fondo efficienza e miglioramento servizi Polizia Municipale relativamente all’anno 2016 scatena la dura reazione della presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile. Secondo la massima rappresentante del Civico Consesso, la delibera – che ha suscitato anche i dubbi del Collegio de revisori dei conti, non sembra essere conforme al disposto normativo dell’art. 166 del T.U.E.L. e quindi dovrebbe essere ritirata in autotutela.
La presidente del Consiglio Comunale, oltre a scrivere all’amministrazione comunale, ha informato della questione anche la Sezione di Controllo della Corte dei Conti.
Nella nota, la presidente chiede di sapere «il motivo per il quale le somme necessarie al “finanziamento del fondo di efficienza e miglioramento servizi di Polizia Municipale anno 2016”, già da tempo dovute alla Polizia Municipale, non sono state inserite nel “Bilancio di Previsione 2016”; sollecita «l'accertamento delle eventuali responsabilità per tale mancato inserimento»; e chiede di verificare «se il prelievo dal fondo di riserva sia avvenuto nel rispetto delle condizioni previste dall'art. 166 del Tuel».
Al segretario/direttore generale Antonio Le Donne domanda inoltre «se la deliberazione di Giunta Comunale n°898 del 30.12.2016 in oggetto sia, al momento, pienamente legittima nel percorso procedurale amministrativo, o debba essere resa legittima per efficacia ed esecutività dopo la delibera di presa d'atto del Consiglio Comunale».
Emilia Barrile ricorda infatti che per competenza il Consiglio Comunale deve deliberare su ogni atto finanziario dell'Ente e, seppur per presa d'atto, su ogni variazione di bilancio intervenuta». A alla giunta non risparmia un commento al vetriolo: «ormai è acclarato l'uso di questa Amministrazione di formare atti importanti per l'Ente ed essenziali per lo svolgimento dell'attività amministrativa/burocratica degli uffici, senza la preventiva informazione, confronto e/o eventuale dovuto assenso del Consiglio Comunale».
