Sindacati e politica in campo per il futuro degli ospedali Piemonte e Papardo

Sindacati e politica in campo per il futuro degli ospedali Piemonte e Papardo

Sindacati e politica in campo per il futuro degli ospedali Piemonte e Papardo

Tag:

lunedì 08 Settembre 2014 - 08:26

Per Cisl e Uil il trasferimento del punto nascita al Papardo sarebbe il preludio della chiusura dell’ospedale Piemonte. Posizione opposta da parte della Cgil, che plaude all’istituzione di una commissione che dovrà preparare un nuovo piano industriale per il Piemonte. Ugl chiede il ripristino del punto nascita al Papardo, mentre il deputato regionale Nino Germanà appoggia l’ipotesi dell’unione tra Piemonte e Irccs Neurolesi

“Il Presidio Ospedaliero del Piemonte è diventato merce di scambio. Ormai non è un problema come assicurare i servizi sanitari ed ospedalieri sul territorio, è diventato un gioco politico a seconda delle convenienze o degli accordi che si celano tra la politica e i manager di turno”. La denuncia, dura, è delle Federazioni del Pubblico Impiego e dei Medici di Cisl e Uil che evidenziano come si “siano creati tutti i presupposti per una chiusura totale dell’Ospedale Piemonte”.

La battaglia condotta da Cisl e Uil, nel tempo, ha sempre avuto come obiettivo quello di rendere il Piemonte un punto di emergenza urgenza-attrezzato e in grado di dare risposte all’utenza dell’area metropolitana Messinese, integrato dal polo materno infantile.

“L’arrivo del nuovo manager ha sconvolto il percorso, pensando prima di trasferire il polo materno al Piemonte e, oggi, ritornare sui suoi passi. Non si può pensare di dismetterlo dal Piemonte – sostengono i rappresentanti di Cisl e Uil – dove i parti annui sono circa 1000 rispetto ai 500 del Papardo, gli accessi di pronto soccorso pediatrico circa 5000 e di pronto soccorso ostetrico circa 4000, oltre i 32 mila accessi al Pronto Soccorso Generale. Siamo convinti però che anche Messina Nord necessita di un punto di riferimento ostetrico”.

“La cosa inquietante – aggiungono – è che i pensatori politici della città, forse senza conoscere i dati, propongono di cedere di fatto il Piemonte all’IRCSS per fare un centro di parcheggio per anziani e fasce deboli della popolazione, assorbendosi tutto il personale”.

Secondo i sindacati ci sarebbe un disegno strategico del direttore generale. “È singolare come si affidi ad una commissione di esperti per ‘sapere cosa intenda fare la cittadinanza dell’Ospedale Piemonte’, anticipando di fatto i risultati e le criticità, creando forte allarme sociale, puntando non al miglioramento ma alla dismissione trincerandosi dietro una commissione di 10 saggi scelti solo da lui. E come nello stile del Presidente Crocetta anche il dott. Vullo porterebbe le carte alla Procura anticipando un possibile scandalo su base nazionale”.

Il timore delle organizzazioni sindacali è quello che queste operazioni sottotraccia porteranno alla chiusura del Piemonte. “Con l’accorpamento delle Unità Operative si assisterebbe a una duplicazione e sovrapposizione di ruoli e professioni che inevitabilmente porterebbero alla dichiarazione di esubero di personale di comparto e medico e alla perdita dei posti letto. Infatti il Polo Materno dell’Ospedale Piemonte copre 41 posti dei 121 previsti e, quindi, con lo spostamento al Papardo andrebbe sotto i previsti 120 posti del decreto Balduzzi necessari per mantenere lo status di Ospedale”.

I politici messinesi vogliono questo? il Sindaco Accorinti vuole questo? Si chiedono Cisl e Uil. “Purtroppo i politici messinesi negli ultimi tempi si sono dimenticati di svolgere il proprio ruolo tutelando gli interessi generali e collettivi – affermano – sapendo che hanno l’obbligo morale di entrare in campo per evitare che Messina sia ancora una volta scippata di un altro pezzo di sanità così come è stata scippata del polo di eccellenza oncologico, dell’ospedale Margherita, di altri servizi strategici e importanti della città”.

Cisl e Uil ritengono che bisogna dare la migliore sanità e la migliore assistenza e servizi all’utenza, in maniera equa e ragionata. “Per questo ripartiamo da dove ci eravamo fermata, da un’assemblea cittadina invitando tutti quei politici ed amministratori che a turno a Villa Contino hanno fatto passerella per difendere l’Ospedale Piemonte ed anche in sesta commissione sanità e, oggi, invece dichiarano altre posizioni. Un gioco che sicuramente non serve alla popolazione messinese che sicuramente non può vedere “morire” l’Ospedale datato 1908”.

Cisl e Uil ritengono che adesso debbano essere l’Assessore regionale e la Commissione Sanità a prendere posizione, ma il sindaco Accorinti deve dimostrare di essere consapevole del destino dell’Ospedale Piemonte. “O lo considereremo consenziente – concludono -. Noi come sindacato, a tutela del presidio, dell’utenza e della collettività messinese continueremo a fare la nostra parte e fare battaglia”.

Posizione opposta quella della segretaria della Funzione Pubblica della Cgil, Clara Crocé, insieme a tutta la componente sanità del sindacato composta da Pagana e Trino e alla Fp Cgil medici con Andriolo e Catalioto, che esprimono soddisfazione per le notizie riguardanti il futuro dell’Azienda Papardo -Piemonte.

“Le dichiarazioni del direttore generale dell’azienda Papardo-Piemonte, all'indomani dell'incontro con l'assessore Borsellino, sul punto nascita che verrà creato al Papardo, segno che l’Assessore Borsellino si è resa conto delle reali esigenze assistenziali della popolazione messinese, finalmente placano gli infuocati animi di chi in questi scorci di fine estate aveva mal digerito la chiusura di Ostetricia e Ginecologia. Ora però bisogna concentrare le forze sul Piemonte e sul suo futuro – dichiara Clara Crocè – e pretendiamo risposte certe e celeri. Apprendiamo favorevolmente dell'istituzione di una Commissione, così come suggerito dall'Assessore stesso, che avrà il compito di preparare un piano industriale del Piemonte, coinvolgendo nel processo decisionale virtualmente tutta la cittadinanza attraverso le forze sociali e tutti gli attori principali senza dimenticare il Sindaco. Infatti il Sindaco nella sua qualità di massima autorità sanitaria ha il dovere di dettare le sue indicazioni in merito e farsi portavoce delle esigenze sanitarie dei cittadini, garantendo al Piemonte la dignità che merita nel panorama sanitario cittadino e dell'area dello stretto. Questa scelta di istituire una Commissione – continua Clara Crocè – è un segno di grande democrazia, una vera rivoluzione; infatti per la prima volta le forze sociali e le associazioni dei cittadini e il Comitato “Salviamo l’Ospedale Piemonte “ saranno coinvolte nel processo decisionale. Un ruolo fattivo di primaria importanza del Presidente Minasi da sempre impegnato con le Organizzazioni Sindacali, per la salvezza del glorioso Piemonte e che non farà mancare neanche stavolta il suo prezioso contributo ed il notevole bagaglio di esperienza”.

Dopo settimane all’insegna delle polemiche dovuta all’unificazione del punto nascita presso il nosocomio di viale Europa, “il manager ha fatto chiarezza e anche fornito degli importanti aggiornamenti riguardo il futuro del punto nascita. Se, infatti, così come dallo stesso auspicato, si riusciranno a recuperare gli spazi attualmente occupati dai reparti di psichiatria e malattie infettive – afferma la Crocé – sarà possibile fare della struttura della zona nord un vero e proprio Polo di eccellenza, dove mamma e bambino potranno essere seguite, adeguatamente, in tutto il percorso nascita”.

Riguardo, infine, la presenza di “malattie infettive” nello stesso immobile del Papardino, la Crocé si dice “sconcertata, ma purtroppo è questo il risultato di anni di cattiva gestione politica a discapito della qualità del servizio, ma ritiene che questo non rappresenterà sicuramente un scoglio insormontabile visti gli ampi spazi presenti al Papardo”.

Che sia la quiete dopo la tempesta? Noi – conclude Crocè – comunque monitoriamo attentamente tutte le evoluzioni di questa imbrigliata vicenda pronti sempre ad intervenire nel caso gli interessi della collettività non dovessero essere garantiti.

In attesa di ogni decisione futura, intanto, si registra anche la posizione di Ugl Sanità Medici, che chiede un intervento immediato. “In considerazione della cessazione dell’emergenza ferie, motivazione che ha indotto alla determinazione della delibera di accorpamento del 5 agosto – si legge in una nota – chiediamo al direttore generale dell’azienda Papardo – Piemonte, Michele Vullo, di comunicare la data di rientro dell’Unità operativa complessa di Ginecologia ed Ostetricia presso l’ospedale Papardo”.

Dai sindacati alla politica, infine. La proposta era stata lanciata nei giorni scorsi dal deputato regionale Beppe Picciolo ed oggi trova supporto nel collega all’Ars, Nino Germanà. “L'ampio consenso che sta registrando la prospettata unificazione dell'Ospedale Piemonte e del Neurolesi, sotto un unico IRCCS pubblico, non riguarda solo le sorti della città di Messina, ma l'intera Sicilia e il Sud d'Italia – afferma -. In un momento così difficile e data la crisi economica che sta tagliando in due l'Italia è davvero da irresponsabili perdere un' occasione così importante, che fornisce servizi e qualità in sanità, implementando opportunità di lavoro. Adesso si dovrebbe concorrere alla realizzazione della fase operativa, affrontando gli aspetti più delicati, che riguardano i passaggi giuridici ed amministrativi, recuperare il quadro economico-strutturale del Piemonte per la messa a norma degli ambienti, definire i percorsi che, partendo dalla emergenza urgenza, arrivino già in acuto alla riabilitazione, con una tempestività e precocità che pochi in Italia possono vantare; quindi i collegamenti con le altre due eccellenze sanitarie, con le quali dialogare, nella programmazione del trasferimento di trattamenti di elezione”.

Secondo Germanà, l’Irccs Bonino Pulejo Piemonte, per via della sua posizione strategica, potrebbe assolvere ambulatoriamente non solo alle esigenze dell'utenza attuale del Neurolesi, ma di tutte le branche specialistiche presenti.
“Riguardo poi la cronicità – conclude il deputato – si potrebbe pensare, finalmente, a dotare la città di ulteriori posti per poter risolvere l'annoso problema di carenze. Le innovazioni tecnologiche, i nuovi percorsi assistenziali e la ricerca scientifica completeranno il quadro che collegherà direttamente il nuovo Irccs al Ministero della Salute il quale, insieme alla Regione siciliana, condividono ognuno per propria competenza, la responsabilità economica e gestionale”.

2 commenti

  1. Giuseppe Arrigo 8 Settembre 2014 08:36

    Chi la vuole cotta e chi la vuole cruda

    Ogni testa è un Tribunale

    La confusione regna sovrana

    L’unica verità è che questa è la Repubblica delle banane. il Manager ha un obiettivo scritto in cui gli viene detto che deve accorpare il punto nascite ed ovviamente deve agire (sennò rischia il posto) ma sembra che a nessuno interessi.

    Bhe fossi io il Manager direi alla “politica” avete tempo sino al 30 ottobre, andate in Prefettura e firmate un protocollo d’intesa ed io agirò secondo quel protocollo, d’altronde la città è “vostra” ed a me cambia poco. Se non decidete entro quella data farò io di testa mia e voi “subirete”.

    Ma questo è solo un sogno, sanno solo parlare, parlare, parlare: per apparire nei giornali e poi non fare assolutamente nulla.

    0
    0
  2. Giuseppe Arrigo 8 Settembre 2014 08:36

    Chi la vuole cotta e chi la vuole cruda

    Ogni testa è un Tribunale

    La confusione regna sovrana

    L’unica verità è che questa è la Repubblica delle banane. il Manager ha un obiettivo scritto in cui gli viene detto che deve accorpare il punto nascite ed ovviamente deve agire (sennò rischia il posto) ma sembra che a nessuno interessi.

    Bhe fossi io il Manager direi alla “politica” avete tempo sino al 30 ottobre, andate in Prefettura e firmate un protocollo d’intesa ed io agirò secondo quel protocollo, d’altronde la città è “vostra” ed a me cambia poco. Se non decidete entro quella data farò io di testa mia e voi “subirete”.

    Ma questo è solo un sogno, sanno solo parlare, parlare, parlare: per apparire nei giornali e poi non fare assolutamente nulla.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007