Raccolta differenziata in Sicilia: per Messina in arrivo 4,2 milioni

Raccolta differenziata in Sicilia: per Messina in arrivo 4,2 milioni

Francesca Stornante

Raccolta differenziata in Sicilia: per Messina in arrivo 4,2 milioni

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giovedì 21 Gennaio 2021 - 12:14

La Regione annuncia 18 milioni di euro per Palermo, Catania e Messina. Ecco a cosa potranno servire i fondi

4,2 milioni di euro per potenziare la raccolta differenziata a Messina. La Regione Sicilia mette sul tavolo 18 milioni destinati alla tre Città Metropolitane dell’isola. Il governo Musumeci, dopo quasi dieci anni di attesa, ha sbloccato delle somme importanti che potranno essere utilizzate per dare un’ulteriore spinta alla gestione dei rifiuti nell’isola. Messina negli ultimi anni ha cercato di fare quel balzo in avanti in ottica differenziata, la raccolta porta a porta ormai ha raggiunto quasi tutta la città, ma la strada da fare è ancora tanta. Seppur davanti a Palermo e Catania in termini di percentuale di differenziata, anche Messina è ancora lontano da quel 65% di differenziata previsto dalla legge. Questi nuovi fondi dalla Regione potranno aiutare nuovi investimenti. 

18 milioni per Palermo, Catania e Messina

Il presidente della Regione ha firmato l’accordo con il ministero dell’Ambiente e con il consorzio Conai che consentirà a Palermo, Catania e Messina di incrementare la raccolta e contrastare il fenomeno delle microdiscariche e degli abbandoni irregolari di rifiuti. Il finanziamento è stato ripartito in base al numero di abitanti, coinvolgendo le Società per la regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti (Srr) nella programmazione e nelle procedure di acquisto delle dotazioni. Nel dettaglio sono destinati 6,5 milioni al capoluogo, 5 milioni alla ex Provincia etnea e 4,2 a quella peloritana. In più, per la Srr di Palermo si aggiungono ulteriori due milioni e 492 mila euro, frutto di un altro accordo risalente al 2012.

Dieci anni di stallo

«È un grande risultato – spiega il presidente Nello Musumeci – che dimostra ancora una volta l’attenzione del governo regionale verso il tema della raccolta differenziata che nella nostra Isola è quasi raddoppiata in tre anni, passando dal 20 al 40 per cento». L’ipotesi di accordo risale al 2011, ma è stato siglato solo adesso grazie alla continua interlocuzione dell’assessore all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, con il ministero dell’Ambiente. 

«Abbiamo creduto fermamente in questa iniziativa – dice l’assessore – perché riteniamo fondamentale intervenire a supporto delle Aree metropolitane impegnate nel percorso per l’incremento della raccolta differenziata. Ringrazio il direttore Foti per il prezioso lavoro e il ministero per aver accolto con spirito costruttivo le nostre richieste. Sarà importante anche l’opera di sensibilizzazione nelle scuole, perché partendo dai più piccoli si può migliorare in maniera concreta ed efficace la sensibilità ambientale delle famiglie».

Videosorveglianza e ispettori ambientali

Il Piano di interventi prevede, tra le varie misure, l’installazione di sistemi di videosorveglianza per le aree a rischio abbandono e maggiori controlli sulla qualità dei rifiuti conferiti, tramite la costituzione di gruppi di ispettori ambientali che collaboreranno con il Nucleo operativo di protezione dell’ambiente dei vigili urbani. In realtà a Messina gli ispettori ambientali sembravano praticamente pronti a iniziare. Erano stati fatti anche i corsi. Ma da almeno sei mesi si è totalmente persa traccia di questo progetto.

È previsto anche un intervento per incrementare il compostaggio domestico, attraverso l’acquisto e la consegna alle famiglie di compostiere per la trasformazione dell’organico in compost da utilizzare come fertilizzante. Saranno organizzate, infine, iniziative all’interno delle scuole per sensibilizzare le nuove generazioni, e tramite loro le rispettive famiglie, all’ecosostenibilità e alla tutela dell’ambiente.

Un commento

  1. anonimopalermitano 23 Gennaio 2021 09:50

    A Messina hanno dirottato parte degli operatori ecologici addetti allo spazzamento verso la raccolta differenziata, data la scarsità dell’organico dovuta al fatto che la TARI viene pagata solo dal 30% circa dei messinesi e mancano le risorse economiche per assumere personale. Il risultato è che la città è sempre più sporca!

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