Sono gli amministratori a non avere la cultura della "differenziata"

Sono gli amministratori a non avere la cultura della “differenziata”

Sono gli amministratori a non avere la cultura della “differenziata”

mercoledì 18 Aprile 2012 - 08:59

Un lettore di Tempostretto c'invita a riflettere sulla mancata applicazione della raccolta differenziata, o del suo fallimento, in diverse zone della città. I primi a non conoscere la normativa e lo spirito della differenziata sono gli amministratori comunali.

La raccolta differenziata, poche e semplici regole, ma manca la coscienza civica degli amministratori locali, ignoranti delle norme europee a tutela dell’ambiente che ci circonda. Il problema è che serve una rieducazione della popolazione ad accogliere un diverso approccio alla sostenibilità che si tramuta in un risparmio verso il consumatore.
Le beffe quotidiane ormai non si contano neanche, per vergogna e ribrezzo ma, soprattutto per stanchezza non si ha più voglia di fare “raccolta differenziata”.
Purtroppo, le isole ecologiche non funzionano ed i cittadini, in parte corresponsabili per menefreghismo cronico, devono sopportarne i costi.
Nella zona di Camaro, centro cittadino del quartiere Gonzaga, è il caso di pochi mesi addietro, sono stati collocati i cassonetti “dedicati” ma paradossalmente per troppa efficienza subito asportati, per cui, chi è costretto a fare un paio di chilometri per gettare la plastica, alle dieci del mattino, viene persino sanzionato dai vigili perché “…i rifiuti si gettano dalle 18:30 alle 22:00!!”. Accade anche che taluno, dopo avere pagato regolarmente la famosa TARSU, è perseguito fino all’applicazione estrema del decreto ingiuntivo. Ed intanto si parla della tassa di 1,5 centesimi da applicare sulle bottiglie di plastica per incentivare l’acquisto di auto elettriche..?!
Poi c’è la strada che serpeggia la riviera di Messina nord che, popolandosi sproporzionatamente durante i mesi estivi, diventa una trincea, dalla quale, dal parcheggio selvaggio con auto in doppia fila, affiorano come torrette i cassonetti stracolmi che, in corrispondenza di ipermercati, lidi balneari ed esercizi commerciali, si tramutano in vere e proprie isole di rifiuti.
E mentre l’assessore all’ambiente Elvira Amata si preoccupa della propria immagine facendosi fotografare a Maregrosso con caschetto e guanti, il presidente dell’ATO3 Antonio Ruggeri, fedelissimo del Sindaco Buzzanca, è indagato per peculato d’uso!
Nell’imbarazzante silenzio degli amministratori, incapaci di gestire il territorio, Messina si distingue ancora una volta per l’ennesima vergogna sociale senza alcuna possibilità di sviluppo civico.L’impunità è divenuta ormai una filosofia nazionale e permette, a chi amministra, una gestione “‘a comu si ruspigghia ‘a matina”, strutturata su una dipendenza economica e sociale (sociale come protagonismo) in cui si è persa quella coscienza morale, ammantata dal capitalismo, in dispregio del “popolo sovrano” ingannato dall’autarchia! E Sofocle lungimirante ci dedicò un pensiero …
« Non nascere, ecco la cosa migliore, e se si nasce, tornare presto là da dove si è giunti. Quando passa la giovinezza con le sue lievi follie, quale pena mai manca? Invidie, lotte, battaglie, contese, sangue, e infine, spregiata e odiosa a tutti, la vecchiaia ».
Non rassegnazione ma vergogna mediatica… per sensibilizzare un drastico cambiamento di mentalità.

4 commenti

  1. C’è lo Stretto di Messina tra l’auspicio di volere la raccolta differenziata per trasformarla in ricchezza per i messinesi e il farla concretamente. Con questi amministratori e dirigenti di palazzo Zanca non abbiamo nessuna possibilità di raggiungere percentuali degne di una città civile europea.
    Questi non hanno idea dello stretto legame della differenziata con le scelte urbanistiche del piano regolatore e del regolamento edilizio, come fanno rilevare i lettori di TempoStretto. Questi ignorano che un NANO azienda, come la MessinAmbiente, non ha nessuna possibilità di gestire con successo la raccolta dei rifiuti,se non è inserita in un contesto aziendale che abbraccia l’intera regione siciliana.Questa ignoranti sono incapaci di trasformare la TARSU in TIA,cioè da tributo in tariffa, premiando fortemente i messinesi o i condomini che fanno la differenziata.Ma quello che mi preoccupa di più è che non c’è un straccio di consigliere comunale che ponga le considerazioni fatte dai cittadini come me.

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  2. liliana parisi 18 Aprile 2012 11:31

    I cassonetti della raccolta differenziata andrebbero aumentati,e nelle zone centrali andrebbero messi di dimensioni ridotte. Inoltre andrebbero svuotati spesso e,soprattutto,coloro che li utilizziamo VORREMMO ESSERE SICURI CHE I MATERIALI RACCOLTI NON VADANO POI A FINIRE IN DISCARICA CON TUTTI GLI ALTRI RIFIUTI. Penso che una maggiore chiarezza su questo punto,gioverebbe più di una campagna pubblicitaria, e ancora più gioverebbe una diminuzione della Tarsu a chi fa la raccolta differenziata

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  3. La multa a coloro che conferiscono carta, plastica o vetro fuori dall’orario 18,30/22,00 non dovrebbe essere fatta. Il regolamento, infatti, la prevede solo per chi, fuori dall’orario stabilito, conferisce rifiuti non riciclabili nei cassonetti blu!

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