L'hanno detto Rfi e Italferr durante un incontro con il Comune di Messina e l'appaltatore
“In tutti i campioni prelevati, la presenza degli elementi ricercati è ampiamente al di sotto dei limiti di norma”.
Rfi e Italferr hanno comunicato i risultati delle analisi fatte sulle acque e sulle polveri presenti nell’atmosfera, dopo l’allarme arsenico lanciato nei mesi scorsi a Contesse.
I responsabili del progetto di raddoppio ferroviario Messina – Catania, insieme all’impresa appaltatrice, ne hanno parlato con il sindaco Federico Basile, il direttore generale del Comune, Salvo Puccio, gli assessori Salvo Puccio e Salvatore Mondello e il presidente del Consiglio comunale, Nello Pergolizzi.
C’era anche il commissario governativo dell’opera, Filippo Palazzo, che ha sottolineato l’importanza di “evitare che si alimentino allarmismi infondati”.
Il sistema di monitoraggio ambientale, a cura di Italferr e integrato dai controlli dell’impresa esecutrice, è attualmente in corso e attivo sull’intera area di cantiere, mentre prosegue lo smaltimento del materiale temporaneamente stoccato nell’area di Contesse.
La viabilità alternativa
L’Amministrazione comunale ha chiesto che venga individuata una viabilità alternativa per evitare il transito dei mezzi pesanti attraverso il villaggio Unrra, in particolare la copertura della parte bassa del torrente San Filippo.
Sul tema si è registrata la disponibilità di Rfi ed Italferr a valutare soluzioni tecniche percorribili, come la realizzazione di una viabilità alternativa anche lungo il Torrente San Filippo, dedicata ai mezzi di cantiere. È stato concordato un sopralluogo congiunto per definire le soluzioni viabili più idonee. Le ordinanze relative agli orari dei transiti saranno condivise e concertate con il Comune di Messina.
