Raffineria di Milazzo, Cingolani apre il dossier. I sindaci spingono sulla proroga

Raffineria di Milazzo, Cingolani apre il dossier. I sindaci spingono sulla proroga

Alessandra Serio

Raffineria di Milazzo, Cingolani apre il dossier. I sindaci spingono sulla proroga

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giovedì 03 Febbraio 2022 - 07:45

Primi passi a Roma sul futuro della RAM: il Ministero chiede tempo, i sindaci chiedono la proroga, la deputazione insiste sulla riconversione

Si è aperto ieri al Ministero della Transizione ecologica il tavolo di confronto, voluto dal capogruppo di Forza Italia all’Ars Tommaso Calderone, tra i rappresentanti del Governo e le parti in causa. Sul tavolo, l’Aia rilasciata lo scorso 11 gennaio alla Raffineria di Milazzo, in particolare la prescrizione che riguarda il camino dello zolfo, che secondo molti è il primo passo verso la chiusura dell’impianto.

Dal ministro Cingolani è arrivata una timida apertura: ha chiesto tempo, poche settimane, per approfondire la questione e dare una risposta alla principale richiesta, ribadita anche ieri al tavolo: anzitutto un rinvio del termine di 150 giorni, dettato per la messa in regola con le prescrizioni.

All’incontro hanno partecipato, oltre al deputato siciliano, i sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela, Pippo Midili e Giovanni Pino, la presidente della commissione Ambiente, Alessandra Gallone e le parlamentari siciliane di Forza Italia, Urania Papatheu e Matilde Siracusano.

I primi cittadini hanno esposto al rappresentante del Dicastero le problematiche legate all’istruttoria per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale e in particolare due aspetti: la rimodulazione delle due prescrizioni n. 19 e n. 42 avanzate dal Comitato tecnico scientifico riguardanti l’ormai famoso camino (E10) dove avviene il recupero di zolfo e poi la questione legata alle prescrizioni sanitarie. I due amministratori hanno evidenziato che quelle prescrizioni, alla luce delle spiegazioni fornite al tavolo della conferenza dei servizi dello scorso 13 dicembre, dovrebbero essere rimodulate come ritenuto dalla maggior parte dei presenti e come da loro richiesto espressamente con emendamento predisposto e presentato e accolto favorevolmente dallo stesso Cts, concedendo alla Raffineria un termine per eseguire un monitoraggio finalizzato appunto a verificare i parametri di riferimento cui poi applicare il limite emissivo. 

L’onorevole Calderone si è invece soffermato sul percorso da seguire in ottica futura, rappresentando l’idea relativa agli strumenti necessari per riconvertire la Raffineria di Milazzo, tutelando sia l’ambiente sia i lavoratori. 

“In queste settimane ho avuto la conferma della concretezza di Cingolani – rassicura l’onorevole Siracusano – che ringrazio per la sensibilità e l’attenzione che dimostra per il sud del Paese”.

Qualche giorno fa anche il presidente di Confindustria Messina, Pietro Franza, aveva sottolineato la necessità urgente del rinvio del termine come condizione essenziale per programmare la riconversione della Ram, unica strada per salvare l’impianto dalla chiusura.

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