Raffineria Milazzo. La Regione rassicura, sindacati discordi

Raffineria Milazzo. La Regione rassicura, sindacati discordi

Emanuela Giorgianni

Raffineria Milazzo. La Regione rassicura, sindacati discordi

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domenica 26 Luglio 2020 - 07:00

Raffineria Milazzo. L’incontro presso l’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente Regione Siciliana. Confsal e Fismic optano per un un tavolo istituzionale. Cgil, Cisl e Uil, preoccupati, sono pronti a manifestare a Palermo.

Raffineria Milazzo. Si è svolto l’incontro presso l’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana alla presenza dell’assessore Salvatore Cordaro.

Cordaro rassicura

L’Assessore Cordaro ha ribadito da subito che la Regione intende tutelare la salute pubblica senza mettere in discussione i livelli occupazionali.

Piano della Qualità dell’Area

Facendo una cronistoria sulla situazione ha ribadito che il Piano della Qualità dell’Area era da tempo in programma, questa amministrazione regionale è passata semplicemente dalle parole ai fatti e che nel rispetto della legge, prima della formulazione del piano, ha avviato come previsto una negoziazione con le parti interessate riscontrando l’assenza delle stesse (che però a sua volta hanno provveduto a presentare ricorso al TAR).

Inoltre, recentemente, su iniziativa dell’Assessorato Regionale, senza alcun riscontro, è stato chiesto alle parti datoriali un piano di fattibilità o ancor di più una controproposta da sottoporre a valutazione per eventuali modifiche.

Confsal e Fismic fiduciosi

I sindacati Confsal e Fismic hanno trovato risposta alle loro richieste nell’intervento dell’assessore.

“Abbiamo rappresentato le istanze a tutela dei lavoratori dell’indotto della Raffineria di Milazzo. L’Assessore Cordaro è stato chiarissimo, la Regione non ha alcuna intenzione di mettere a rischio i posti di lavoro e non accetta strumentalizzazioni – continua De Leo- sarebbe curioso capire perché ci sono da parte della direzione della RAM comportamenti ambigui e anomali” afferma Pippo De Leo.

Il tavolo istituzionale

Hanno, infine, ribadito l’importanza dell’apertura di un tavolo istituzionale Regionale con tutte le parti interessate, al fine di fare chiarezza e trovare le soluzioni necessarie per garantire la continuità lavorativa, istanza che l’Assessore ha già condiviso e programmato.

Preoccupati Cgil, Cisl e Uil

Non si abbassa la tensione dei lavoratori del sito industriale di Milazzo con Cgil, Cisl e Uil. “C’è sempre più preoccupazione – sostengono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Messina, Giovanni Mastroeni, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi – soprattutto perché, dopo l’incontro che l’assessore regionale ha tenuto con i sindacati sul Petrolchimico, non si è arrivati ad una soluzione che possa salvare investimenti e lavoro. Sul nostro territorio, la Raffineria di Milazzo, oltre al Piano regionale della qualità dell’aria, dovrà fare i conti anche con il rilascio dell’Aia. Il rischio è quello che venga diminuita la produzione, fermati alcuni impianti con una ricaduta pesante sull’occupazione e sull’indotto visto che anche gli investimenti per la manutenzione verranno decurtati rispetto a quelli inizialmente previsti”.

Pronti a manifestare

Cgil, Cisl e Uil di Messina, quindi, restano vigili sulla vicenda. “Pronti a portare la vertenza della Raffineria e del suo indotto fin sotto la sede della Regione a Palermo”: rilanciano, così, l’ipotesi di una manifestazione da tenersi nella prima settimana di agosto nel capoluogo.

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