Emergenza idrica: gli interventi di Pd e Uil

Emergenza idrica: gli interventi di Pd e Uil

Emergenza idrica: gli interventi di Pd e Uil

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lunedì 27 Febbraio 2012 - 12:20

In riferimento all’interruzione dell’erogazione idrica nella città di Messina dovuta alla frana verificatasi a Trappitello nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 febbraio che ha divelto la rete idrica che garantisce a Messina l’approvvigionamento dell’ottanta per cento di acqua necessaria per il fabbisogno delle utenze private e pubbliche, occorre valutare tempestivamente la possibilità di accedere ad altre fonti di approvvigionamento per evitare l’emergenza generale. Come è noto la nostra città riceve acqua solo da Fiumefreddo mentre l’accesso all’Acqua proveniente dall’Alcantara è stato interrotto per ragioni economiche. Più volte si sono verificati guasti sulla rete Fiumefreddo e sempre la città paga il duro prezzo per l’assenza di alternative.Abbiamo posto più volte il problema dei rapporti tra AMAM e Sicilia Acque in merito all’accesso all’acqua proveniente dall’Alcantara e come è noto AMAM e Comune di Messina non hanno inteso più acquistare acqua dalla società della Regione Sicilia per il costo troppo elevato che graverebbe sulle casse dell’AMAM e quindi del Comune. In momenti come questi in cui l’AMAM non distribuisce acqua da sabato è necessario, al fine di scongiurare l’emergenza igienico sanitaria, attivare immediatamente l’erogazione dell’acqua proveniente dall’Alcantara attraverso un provvedimento d’emergenza. E’ inaccettabile far soffrire l’intera città per un guasto così grave che rischia di lasciare senza il prezioso liquido la cittadinanza per altri due giorni e non provvedere all’accesso ad altre fonti che sono immediatamente collegate alla nostra rete. Il Partito Democratico stamane invierà una lettera al Sindaco con la quale si sollecita di provvedere tempestivamente, attraverso un ordinanza motivata dallo stato di emergenza, ad attivare l’approvvigionamento dell’acqua proveniente dalla condotta Alcantara al fine di assicurare l’erogazione idrica alla cittadinanza. Dalle informazioni in nostro possesso, risulta che al momento vengono buttati cento litri al secondo d’acqua proveniente dalla rete Alcantara per l’interruzione dei rapporti tra AMAM e Sicilia Acque. Tutto questo è inaccettabile e per questo non comprendiamo come mai non si sia provveduto immediatamente a tale soluzione posto che il guasto è apparso molto serio a partire da sabato scorso. La nota sarà inviata per conoscenza al Sig. Prefetto affinché possa vigilare sullo stato di emergenza che la città sta vivendo. Il Gruppo Consiliare del PD al Comune nel pomeriggio presenterà una pregiudiziale in Consiglio con la quale si chiederà al Sindaco di relazionare in aula sulla questione ed adottare anche se tardivamente il provvedimento sopra esposto.

“Non è così che si gestisce una emergenza di tale portata”. A dichiararlo il Segretario Generale della Camera Sindacale Provinciale UIL di Messina, Costantino Amato, che interviene oggi sulla grave emergenza idrica che ha colpito la città a seguito di un guasto alla condotta verificatosi in zona Trappitello a causa di un evento franoso.
“E’ assurdo – spiega Amato – che una città di più di 250 mila abitanti dipenda quasi per intero, l’80 per cento, dalla condotta di Fiumefreddo. Una condotta “colabrodo”, collegata ad impianti fatiscenti, che per sua natura, poiché collocata quasi interamente in montagna, risente dei disastrosi effetti del dissesto del territorio”.
“Riteniamo – prosegue Amato – che oggi più che mai sia necessario trovare una soluzione alternativa per dare respiro alla città nei momenti di emergenza, ma non solo, se si considera il fatto che Messina è una città in cui l’acqua non viene erogata 24 ore su 24. Una città che in realtà è a secco non dalla mattinata di sabato, come apparso sulla stampa locale e come diffuso dall’AMAM, ma già dal tardo pomeriggio di venerdì. Esistono zone della città, infatti, dove l’erogazione dell’acqua non avviene in maniera costante durante la giornata e in cui soprattutto in serata, vedi la zona Sud, i rubinetti restano a secco.”
“L’emergenza idrica a Messina – aggiunge Amato – è ormai un problema strutturale, che ormai si manista con una certa frequenza. Ecco perché è necessario pensare ad una buona alternativa, come potrebbe essere la condotta dell’Alcantara, dismessa ormai da quasi tre anni per l’esosità dei costi. Costi che potrebbero essere contenuti attraverso specifici accordi. Non solo, è necessario poi intervenire con provvedimenti strutturali sulle condotte che andrebbero quasi totalmente sostituite e non più rattoppate con interventi tampone”.
Un’ultima stoccata il Segretario Generale della UIL la indirizza al Sindaco. “L’acqua è il primo e più essenziale bene per i cittadini. Chiedere loro di restarne senza, organizzandosi come meglio possono e non curandosi degli effetti che ciò ha in termini di igiene soprattutto, basti pensare alle scuole o agli uffici pubblici che in queste situazioni dovrebbero restare chiusi, è assurdo. Ecco perchè chiediamo al Sindaco di intervenire nei punti nevralgici e più a rischio della città con autobotti per consentire, anche a quei cittadini impossibilitati a raggiungere le poche fontane rimaste in città, per esempio i più anziani, di usufruire di una minima scorta del prezioso liquido.”

Un commento

  1. Non mi spiego come mai si debbano accendere i riflettori su probremi ormai annosi solo quando accade l’inreparabile. E’ assurdo che vi siano Dirigenti e Manager che non riescono a trovare soluzioni nei tempi dovuti…… a questo punto si dovrebbe chiedere il rinnovo della Classe Dirigente!!

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