Gioveni: "La telenovela Mantineo è lo specchio di un'amministrazione irrispettosa". Cacciotto su asili nido

Gioveni: “La telenovela Mantineo è lo specchio di un’amministrazione irrispettosa”. Cacciotto su asili nido

Gioveni: “La telenovela Mantineo è lo specchio di un’amministrazione irrispettosa”. Cacciotto su asili nido

Tag:

mercoledì 19 Agosto 2015 - 15:11

Per il consigliere comunale Udc quel che emerge in questa paradossale vicenda è l'atteggiamento burlesco di un assessore e il consequenziale permissivismo di un sindaco che già in tempi non sospetti avrebbe dovuto rimuoverlo. Alessandro Cacciotto dal III quartiere ricorda invece che da settembre agli asili nido pagheranno anche gli indigenti.

Non si placano le reazioni sul caso Mantineo e dopo gli ultimi colpi di scena torna alla carica il consigliere comunale Udc Libero Gioveni: «La telenovela Mantineo è lo specchio di un'Amministrazione superficiale e oltremodo irrispettosa verso quelle fasce più deboli che invece di avere precise garanzie, sono state vittime di "scherzi a parte". Ma con gli anziani, i disabili, i bambini, gli indigenti e il disagio giovanile non si scherza, o per lo meno si pretende chiarezza, quella chiarezza che finora invece è stato solo "chiacchiericcio" sotto l'ombrellone. Dimissioni o non dimissioni adesso conta poco; quel che invece emerge in questa infinita e paradossale vicenda è l'atteggiamento burlesco di un assessore e il consequenziale permissivismo di un sindaco che già in tempi non sospetti avrebbe dovuto invece rimuovere una figura che ha letteralmente fallito in un settore in cui, forse più di altri, si doveva concentrare maggiormente l'attenzione da parte di un'Amministrazione che si era candidata proprio per gli "ultimi". Lo scossone che il buon Mantineo sostiene di aver voluto dare con quella sua lettera "ambigua" doveva essere un altro, sicuramente molto più incisivo: le dimissoni vere. Non si può pensare in politica di "buttare la pietra per poi nascondere la mano", anche perché, se proprio vogliamo entrare nei tecnicismi (e quindi nel merito dei fondi PAC), l'assessore, dopo non pochi solleciti avuti anche dal sottoscritto, in data 20 maggio in sede di Commissione servizi sociali, insieme all'ormai ex Dirigente al ramo Giovanni Bruno, aveva annunciato di aver presentato finalmente il prospetto finale al Ministero due giorni prima, ossia esattamente il 18 maggio, prospetto che prevedeva appunto l'ampliamento fino a 60 posti sia dell'asilo nido di Camaro (39 posti in più agli attuali 21), che dell'asilo nido di San Licandro (12 posti in più agli attuali 48). Inoltre, rimane ancora il nodo della famosa anticipazione del 5% imposta dal Ministero dell'importo totale dei progetti che Mantineo ha sempre sostenuto rappresentasse un ostacolo pressoché insormontabile per via della carenza di risorse in cassa. Quindi, cosa c'entrano in questo caso le motivazioni addotte nella lettera da parte dell'assessore relativamente alle presunte incomprensioni col Dirigente o col Direttore Generale? Semmai, solo nella scandalosa vicenda della perdita degli 80.000 euro dei fondi regionali per gli asili nido ci sarebbe da fare chiarezza su chi ricadrebbero le responsabilità! Questo "gioco delle tre carte", quindi, che profuma letteralmente di "sbeffeggiamento" nei confronti della città e di noi addetti ai lavori, deve assolutamente finire. Accorinti deve immediatamente decidere: o rimuovere definitivamente un assessore che ha politicamente fallito, oppure, mantenendolo ancora in sella, deve essere consapevole di diventare adesso lui primo responsabile dell'eventuale decadimento di un settore che invece avrebbe e habisogno urgentemente di una svolta».

Il consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto, che è anche presidente del Comitato di Gestione dell’Asilo Nido di Camaro, punta il dito invece su due questioni. Le rette salatissime per coloro che da settembre frequenteranno gli asili nido comunali e la totale indifferenza verso la terza età. «Mentre Accorinti sembrerebbe prendere tempo per valutare il da farsi sulla questione Mantineo, di tempo se ne è perso eppure troppo in materia di servizi sociali. Andiamo con ordine: asili nido. A settembre, coloro che frequenteranno gli asili nido comunali saranno costretti a sborsare da un minimo di 90 euro mensili fino ad un massimo di 270 euro mensili. Un vero e proprio “salasso” nato per coprire il famoso 36% per i servizi ritenuti non essenziali, ma che poteva certamente essere mitigato e contenuto se l’Amministrazione, ed in particolare l’Assessorato ai Servizi Sociali, fosse stato in grado di reperire risorse, dai 4 milioni di euro di fondi PAC, 80 mila euro dei fondi regionali per gli asili nido, 1,7 milioni di euro previsti dalla legge 328 del Piano di Zona 20210/2012.

Ed invece nulla è stato fatto, in danno solo e soltanto alle famiglie che saranno costrette a valutare asili privati sicuramente più economici. Altro settore particolarmente delicato è quello degli anziani: cosa ha fatto concretamente questa Amministrazione per la terza età, per coloro che sono considerati la memoria storica di un contesto sociale? E’ sotto gli occhi di tutti che gli anziani vivono un autentico dramma sociale, mancano servizi per loro, strutture, “arrancano” nell’indifferenza di un Amministrazione che sta ulteriormente scavando il solco del distacco tra politica e realtà».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007