Lavoratori in distacco a MessinaServizi: scoppia la nuova guerra sindacale

Lavoratori in distacco a MessinaServizi: scoppia la nuova guerra sindacale

Francesca Stornante

Lavoratori in distacco a MessinaServizi: scoppia la nuova guerra sindacale

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martedì 27 Febbraio 2018 - 07:02

La Cgil ha dichiarato lo stato di agitazione definendo illegittima la decisione dell'amministrazione comunale per avviare MessinaServizi. Una reazione incomprensibile per Cisl, Uil e Fiadel che invece leggono in questa soluzione una tappa temporanea per arrivare al passaggio tramite la Srr.

I lavoratori di Messinambiente saranno utilizzati in distacco temporaneo da MessinaServizi per far partire subito la nuova società nella gestione dei servizi di igiene ambientale. Domani scade l’ultima ordinanza con cui a dicembre il Comune aveva affidato sempre attraverso uno strumento straordinario e urgente i servizi a Messinambiente in attesa di mettere a punto tutte le procedure per preparare la nuova società, ieri sera la firma del contratto di usufrutto che mette MessinaServizi nelle condizioni di poter raccogliere l’eredità di Messinambiente e una soluzione tampone per uscire dallo stallo sul passaggio dei lavoratori. Un distacco temporaneo che servirà per poter iniziare subito a lavorare e che, si spera, darà il tempo necessario per chiudere la lunghissima trafila che si è aperta sul fronte occupazionale, segnata in questi mesi da scontri, esposti in Procura, transazioni proposte ai dipendenti in chiave concordato, firme e tensioni.

Questa soluzione però ha scatenato la reazione furiosa della Cgil che in questi mesi ha sostenuto sempre il passaggio diretto e che ha avallato la strada delle transazioni, identificate come la via per ottenere questo transito diretto. Così ieri, mentre si firmava il contratto, Cgil ed Fp Cgil hanno scritto al Prefetto proclamando lo stato di agitazione contro quella che definiscono una decisione “illegittima” dell’amministrazione Accorinti. “I lavoratori che per senso di responsabilità hanno sottoscritto la transazione per passare immediatamente a MessinaServizi non possono subire passivamente un provvedimento illegittimo quale il distacco, anche se temporaneodichiarano Clara Crocè, Segretaria Confederale, Francesco Fucile, Segretario Generale, e Carmelo Pino Segretario provinciale FP CGIL Messina. Questo percorso rappresenta uno strumento immorale nei confronti dei lavoratori e dei cittadini messinesi. Si sta giocando con il fuoco, non possiamo fare a meno di rimarcare che i 380 lavoratori che hanno sottoscritto la transazione e hanno fatto sì che il 1 marzo possa essere avviata la nuova società devono transitare alla MessinaServizi, ogni altro istituto contrattuale che li tiene legati alla MessinAmbiente risulterebbe illegittimo.

Il resto dei lavoratori – come dichiarato dall’Amministrazione e dallo stesso avvocato Parrinello – trascineranno con loro un fardello che caricherà di debiti la nuova società e per questo va trovata una soluzione alternativa. Fermo restando che devono essere assicurati tutti i livelli occupazionali e che tutti i lavoratori dovranno transitare – continuano Crocè, Fucile e Pino – è impensabile che tutti possano transitare con le stesse modalità. Qui non ci sono buoni o cattivi. Ma parliamo di lavoratori che hanno fatto scelte di responsabilità nei confronti dei cittadini messinesi. Non è una guerra ideologica ma di legalità. E su questo la Cgil non farà un passo indietro. La sicurezza del servizio e dei lavoratori passa attraverso il trasferimento e l’avvio definitivo della MessinaServizi e chi fino ad oggi rema per far saltare tutto dovrà assumersi la responsabilità di fronte alla città e ai lavoratori” scrive il sindacato. Quindi un no deciso ad una soluzione che in ogni caso segna l’avvio della MessinaServizi, così come auspicato dal sindacato, ma che pone i lavoratori tutti sullo stesso piano: è questo il punto su cui adesso si oppone la Cgil in virtù del fatto che fino ad oggi il sindacato ha sostenuto la via delle transazioni, “promesse” come la via per ottenere il passaggio diretto.

Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, che invece in questi mesi sono stati il fronte opposto, sostenendo il rispetto della Legge regionale 9 del 2010 che prevede prima il transito in Srr e poi alla nuova società, così come del resto è accaduto per gli ex Ato3, lanciano un messaggio: “Adesso parta la MessinaServizi”. Sindacati che in questi mesi si sono opposti a muso duro ad ogni azione, che arrivava soprattutto dal legale di Messinambiente, di legare il destino dei lavoratori al concordato e a quelle transazioni che servono per rendere più solida la procedura concordataria ma che non avrebbero dovuto avere refluenze sulle decisioni dei singoli dipendenti che con quelle transazioni hanno messo in gioco tfr, ferie, permessi non goduti, contenziosi.

“Apprendiamo con stupore la decisione di aprire una ennesima conflittualità sindacale da parte della Cgil, scaturita dalla decisione in via temporanea ed emergenziale dell'amministrazione di distaccare tutti i lavoratori per consentire l'avvio della MessinaServizi. Tale comportamento ci appare una contraddizione evidente della stessa volontà di garantire il servizio pubblico dei rifiuti e innescare l'ennesima guerra tra poveri sulla pelle dei lavoratori. La tipologia di distacco interessa ben poco ai dipendenti e non aiuta certo continuare nel clima di guerriglia sindacale basata su evidenti interessi altri e personalismi che nulla hanno a che fare con la tutela del lavoro e del servizio . Restiamo del parere che la soluzione sia solo tampone, ma di buon senso e procederemo nel percorso per l'applicazione integrale della legge regionale per il transito definitivo dei dipendenti”.

Lo scontro oggi finirà sui tavoli della Prefettura, che ha convocato una riunione alle 12.30. Uno scontro che continua a non far bene né ai lavoratori né tantomeno al servizio.

Francesca Stornante

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