Nizza di Sicilia. Riscossione Ici, scatta l'ultima caccia agli evasori

Nizza di Sicilia. Riscossione Ici, scatta l’ultima caccia agli evasori

Giusy Briguglio

Nizza di Sicilia. Riscossione Ici, scatta l’ultima caccia agli evasori

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martedì 27 Ottobre 2015 - 10:05

Il Comune di Nizza di Sicilia, dopo aver proceduto agli accertamenti relativi all’Ici per gli anni di imposta 2003, 2004, 2005, 2006 e 2007 e poi per il triennio 2008-2010, ora ha dato mandato di recuperare le cifre non riscosse per il 2011. Terminate le attività di riscossione relative all’Ici, il Comune potrà procedere alle verifiche degli omessi o parziali versamenti Imu e Tasi

E’ stato sostituito nel 2012 dall’Imu, ma il vecchio tributo sugli immobili continua a non fare dormire sonni tranquilli ai contribuenti. Il Comune di Nizza di Sicilia, dopo aver proceduto agli accertamenti relativi all’Ici per gli anni di imposta 2003, 2004, 2005, 2006 e 2007 e poi per il triennio 2008-2010, ora ha dato mandato di recuperare le cifre non riscosse per il 2011. L’incarico è stato nuovamente affidato allo studio commerciale associato Bertolami-Morello-Zaffina affinché concluda le operazioni entro i termini di prescrizione. Come stabilisce la normativa in materia, infatti, “gli avvisi di accertamento in rettifica o d’ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuti essere effettuati”. Per l’anno d’imposta 2011, dunque, l’attività di accertamento scade il 31 dicembre 2016 per gli omessi o parziali versamenti e il 31 dicembre 2017 per omessa dichiarazione.

Lo studio commerciale a cui è stato rinnovato l’incarico non dovrà fare altro che aggiornare la banca dati già esistente per la verifica delle posizioni imponibili per l’anno 2011 e l’eventuale riscossione del tributo. La Giunta Di Tommaso ha approvato la proposta nella seduta del 24 settembre e con determina del Responsabile dell’Area Economica Finanziaria n. 256 del 20 ottobre è stata stipulata la convenzione con la ditta affidataria che fissa il compenso di quest’ultima nella misura del 14% degli importi riscossi. Fino ad oggi l’Ente è riuscito a recuperare 300 mila euro grazie alle operazioni di accertamento, somme a cui le casse comunali non possono rinunciare. Terminate le attività di riscossione relative all’Ici, il Comune potrà procedere alle verifiche degli omessi o parziali versamenti Imu e Tasi.

Giusy Briguglio

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