Red Ronnie e la sortita anti green pass al MuMe. Russo: "Solidarietà ai lavoratori. E ora il sindaco..."

Red Ronnie e la sortita anti green pass al MuMe. Russo: “Solidarietà ai lavoratori. E ora il sindaco…”

Redazione

Red Ronnie e la sortita anti green pass al MuMe. Russo: “Solidarietà ai lavoratori. E ora il sindaco…”

mercoledì 22 Settembre 2021 - 08:30

Il conduttore televisivo voleva entrare al museo senza esibire il green pass. Il direttore si rifiuta di riceverlo. Il Consigliere comunale: “Il sindaco dovrebbe riflettere sull’assegnazione di un ruolo rilevante a Red Ronnie nell’ambito del cartellone di eventi musicali promossi dal Comune”

MESSINA – Red Ronnie è riuscito nel suo intento: far parlare di sé e del suo pensiero sul Green pass. O, meglio, anti-green pass. In città per l’iniziativa legata alla “Casa della musica”, voluta dal sindaco Cateno De Luca per valorizzare i talenti locali, Red Ronnie ieri ha ammirato il campanile del Duomo ed aveva in programma una visita al Museo regionale per vedere le opere di Caravaggio. E proprio qui si è consumato l’episodio che da ieri fa parlare di lui in città, sui social e sulla stampa. All’ingresso, il critico musicale si è rifiutato di esibire il pass, dicendo che ce l’aveva quanto aveva fatto il tampone per prendere l’aereo. E che non intendeva mostrarlo perché la costituzione ritiene lo stato di salute di un cittadino un dato sensibile protetto dalla privacy. Ha chiesto di essere ricevuto dal direttore ma senza riuscirci. E conclude sostenendo che impedire di godere della cultura, dell’arte è un obiettivo primario di questo regime. Red Ronnie ha acceso il cellulare ed ha narrato la vicenda in diretta facebook. Scatenando le polemiche sui social.

Ed è arrivata anche la nota politica, del consigliere comunale Alessandro Russo. “La triste vicenda del mancato accesso di Red Ronnie al Museo di Messina – esordisce – induce a esprimere pubblicamente un plauso e la piena vicinanza ai lavoratori di biglietteria del MuMe, che oggi non hanno fatto altro che applicare e chiedere di applicare le regole e la legge in vigore. La loro “colpa” – aggiunge – è stata quella di impattare tristemente nel più classico, misero e penoso “non sa chi sono io”. Il sindaco De Luca dovrebbe pubblicamente esprimere la vicinanza della città tutta e il sostegno della comunità messinese ai lavoratori del museo, oggi così miseramente aggrediti per aver fatto rispettare le regole anti pandemiche. Da massima autorità sanitaria cittadina – chiosa Russo – dovrebbe ricordare come la vaccinazione e il green pass siano gli strumenti più utili e necessari per uscire dal lungo periodo di crisi pandemica che stiamo vivendo, non potendosi in alcun modo avallare atteggiamenti negazionisti e, a maggior ragione, comportamenti di violazione delle regole e delle leggi in materia sanitaria, come Red Ronnie pretendeva di fare. Una riflessione aggiuntiva: il sindaco dovrebbe inoltre farla sull’aver assegnato un ruolo così rilevante a Red Ronnie nell’ambito del cartellone di eventi musicali promossi dal Comune di Messina. La comunità cittadina, infatti, è offesa dai deliri negazionisti di Red Ronnie e la sua presenza nelle iniziative comunali è decisamente inopportuna. Ai lavoratori del MuMe e alla sua dirigenza – conclude Russo – l’abbraccio orgoglioso della città di Messina, che combatte e resiste contro la pandemia senza sotterfugi e seguendo da oltre un anno con scrupolo tutte le discipline e le regole sanitarie. Sarebbe bene che Red Ronnie rispettasse la nostra città”.

8 commenti

  1. ma stai zitto Russo!!e non parlare per la comunità cittadina che neanche sa chi sei…semplicemente LIBERTA’!Ma ogni scusa è buona per attaccare il sindaco…ahaha mi fate ridere tu e tuo compare sorbetto!

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  2. Negazionista o non ,se ci sono delle norme ,divieti,applicati a tutta la popolazione Red Ronnie non ne era ESENTE …..anzi ….in virtù del ruolo che ricopre se rispettava le sue idee ,doveva rispettare anche quelle degli altri senza IMPORRE il suo IO …..bastava non entrare dove sapeva che si necessitasse del Green Pass senza sollevare inutili e sterili polveroni che anzi adesso mettono lui sotto i riflettori e sotto la lente d’ingrandimento….. infatti a Villa Dante entrava solo chi fosse munito di Green Pass…..come mai lui è entrato tranquillamente? Evidentemente i controlli non erano “accurati” come quelli che hanno fermato Red Ronnie in questa circostanza…..e questo getta cattiva luce su chi doveva VIGILARE e su chi SAPEVA di questa MANCANZA….si dirà adesso che aveva il tampone fatto …..ma QUANDO? Se voleva fare passare il tampone di quando aveva preso l’aereo🤔 ma quanto tempo era passato da quando lo aveva fatto ? Comunque non voglio fare inquisizioni…….,per me la vera libertà sta nel non condizionare NESSUNO neanche con i propri pensieri perché ognuno deve essere LIBERO di decidere per la sua vita la scelta migliore da fare rispettando i principi della COSTITUZIONE che sono quelli a cui TUTTI si dovrebbero attenere!!!!

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  3. Red Ronnie rappresenta il peggio del pensiero no-vax ed è preoccupante che sia sponsorizzato dal sindaco de Luca che dovrebbe avere a cuore la salute dei cittadini messinesi.
    Un Red Ronnie così non lo vogliamo proprio a Messina e bene ha fatto il Consigliere Comunale Alessandro Russo a stigmatizzare il comportamento al di sopra delle righe di questo pseudo critico musicale (de che, poi?).

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  4. La provocazione di red ronnie si commenta da sola, per lo meno in chi rispetta le regole. Sicuramente voleva screditare la città e bene hanno fatto i dipendenti. Le regole valgono per tutti. Non è questo il modo o la sede per stabilire se certe regole, tra l’altro non decise dal museo, siano giuste o anticostituzionali. A mio parere però non ci possono essere in tale comportamento legami o nessi riconducibili al Sindaco. A meno che si voglia colpevolizzarlo anche quando piove o fa caldo.

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  5. Io non ho il green pass.
    Vado solo al supermercato e alle assemblee di condominio

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    1. A breve almeno alle riunioni di condomini non ci andrai più.

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  6. Purtroppo questi sono personaggi che possono rappresentare il sindaco De Luca, due pesi due misure vero sCateno

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  7. Ma ha senso parlare degli sproloqui di un xxxxxxx tronfio pieno di nulla?
    Chiediamoci invece perchè la stupidità faccia notizia.

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