Appuntamento nel piazzale davanti all’Istituto Cristo Re dalle 8 alle 13. Verranno distribuite le arance e un volantino in cui si spiegano le ragioni della mobilitazione. L’obiettivo è quello di far aumentare la percentuale di succo di arancia nelle bibite, dal 12 al 20 %
“Adesso andiamo al succo” è la mobilitazione della Coldiretti siciliana che partirà da Palermo venerdì’ 16 maggio e approderà a Messina, sabato 17 presso l’Istituto Cristo Re dalle ore 8.00 fino alle ore 13.
In tutta la Sicilia, nei mercati di Campagna amica, saranno distribuite delle retine con delle arance per un totale di 500 mila chili e un volantino in cui sono illustrate le ragioni della mobilitazione.
Si tratta di un’iniziativa di sensibilizzazione sulla necessità che si consumino arance siciliane e che venga approvata la norma che aumenta la percentuale di frutta vera nelle bibite.
“Vogliamo che dal 12 per cento si passi al 20 per cento – spiegano il presidente e il direttore della Coldiretti, Giuseppe Piccolo e Achille Ribolla -. Dopo anni di attesa, a marzo, la commissione Politiche dell’Ue della Camera ha bocciato l’emendamento alla Legge Europea 2013 che lo prevedeva garantendo così la lobby che mantiene un sistema dove le aranciate sono fatte senza arance. Inoltre, negli ultimi anni – aggiungono – in Sicilia sono aumentate le importazioni di agrumi e mentre la qualità dei nostri resta appesa agli alberi si consumano quelli che arrivano dall’altra parte del mondo dove ancora si usano fitofarmaci vietati nel nostro Paese. La nostra è un’azione prima di tutto di chiarezza per il consumatore che deve conoscere i benefici del consumo di agrumi siciliani – proseguono – e soprattutto sapere che le aranciate commerciali sono senza arance. L’aumento porterebbe all’utilizzo di almeno 200 milioni di chili di arance in più con grandi benefici per tutta l’economia regionale e per la provincia di Messina – concludono Piccolo e Ribolla –“.
L’iniziativa sui succhi si inquadra nell’ambito del grande progetto di Coldiretti per una “Filiera Agricola tutta italiana” rivolta ai consumatori con l’obbiettivo di valorizzare i prodotti territoriali e controllati della Fondazione Campagna Amica con garanzie di qualità e di sicurezza alimentare per i cittadini, oggi spesso negate dalla poca trasparenza che si riscontra nelle etichette dei prodotti importati e nella carenza delle indicazioni sulla provenienza delle materie prime che favoriscono l’inganno al consumatore, convinto di consumare un prodotto italiano che poi nella maggior parte dei casi di italiano ha ben poco.
La rete di Campagna Amica oggi rappresenta la prima realtà di vendita diretta in Italia con i suoi 1450 mercati, 460 botteghe e più di 8000 punti di vendita diretta presso le aziende agricole e gli agriturismi di tutto il territorio nazionale.
Aldilà delle grandi potenzialità della provincia messinese dove il binomio turismo-eccellenze agroalimentari deve risultare vincente, la città dello Stretto rappresenta un' area urbana cui a ridosso si estende una importante zona rurale che si presta particolarmente al potenziamento delle forme di vendita diretta, del consumo di prodotti a km 0 nella ristorazione con formule strategiche da proporre ai croceristi, ed all’incentivazione della fornitura nella ristorazione pubblica ( mense scolastiche, ospedali etc.) di prodotti del territorio.
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