Reggio Calabria, i presunti brogli alle Comunali 2020 sbarcano in Parlamento

Reggio Calabria, i presunti brogli alle Comunali 2020 sbarcano in Parlamento

mario meliado

Reggio Calabria, i presunti brogli alle Comunali 2020 sbarcano in Parlamento

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martedì 23 Marzo 2021 - 10:12

Reggio Calabria, i presunti brogli alle Comunali 2020 sbarcano in Parlamento: interrogazione congiunta di dieci tra deputati e senatori di centrodestra

I presunti brogli alle Comunali 2020 di Reggio Calabria “sbarcano” in Parlamento: è stata appena resa nota, infatti, un’interrogazione parlamentare congiunta di dieci fra deputati e senatori della coalizione di centrodestra, appartenenti a forze politiche diverse (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia).
«La vicenda brogli al Comune di Reggio Calabria non può passare sotto traccia. Ne vale della dignità di un Popolo, della legittimità della Democrazia e del potere decisionale di ogni singolo cittadino. Motivi per cui proprio in queste ore abbiamo presentato al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e ad entrambi i rami del Parlamento un’interpellanza urgente, rafforzata dalla seconda tranche di inchiesta della Procura.
Firmatari del documento, i parlamentari del CentroDestra Maurizio Gasparri, Stefano Candiani, Fulvia Caligiuri, Isabella Rauti, Francesco Cannizzaro, Wanda Ferro, Cristian Invernizzi, Maria Tripodi, Felice Maurizio D’Ettore, Sergio Torromino».

Il deputato crotonese di FI Sergio Torromino: è tra i firmatari

Dunque deputati e senatori non solo eletti in Calabria (Caligiuri, Cannizzaro, Ferro, Tripodi, Torromino) ma, per buona metà, anche fuori dalle circoscrizioni elettorali calabresi e in alcuni casi veri “big” di partito (dal senatore di Forza Italia ed ex ministro Maurizio Gasparri alla senatrice fdi dalle radici catanzaresi Isabella Rauti al deputato Cristian Invernizzi, già commissario calabrese del Carroccio).
«Nei prossimi giorni, a seguito di questa Nostra interpellanza, il Governo sarà chiamato a riferire in Aula tramite i suoi rappresentanti -si legge nella nota congiunta rilasciata da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia – per spiegare quali iniziative intende adottare sotto il profilo amministrativo e di legittimità del voto. Mentre a Palazzo San Giorgio tutto tace, tra i cittadini di Reggio Calabria stanno gradualmente montando malumore ed irritazione per la mancata presa di posizione del sindaco e della sua maggioranza rispetto all’inchiesta sui brogli elettorali di cui il protagonista è uno dei suoi fedelissimi».

Firma l’interrogazione anche Cristian Invernizzi
deputato ed ex commissario regionale della Lega

Infatti, recita ancòra il comunicato diffuso unitariamente dalla coalizione di centrodestra agli operatori dell’informazione, «dal 14 dicembre, giorno in cui è esplosa la notizia-bomba, il Primo cittadino non si è sentito né scalfito né delegittimato dalla tanto clamorosa quanto inquietante inchiesta eseguita dalla Digos della Questura. E neppure la seconda tranche di risultanze investigative e di misure cautelari emesse dalla Procura il 3 marzo, confermando ed aggravando il quadro della situazione, ha smosso Falcomatà & Co. rimasti ben saldi sulle loro poltrone, guardandosi bene dal cedere alle richieste ripetute ed insistenti dell’Opposizione, del Comitato “Reggio non si broglia”, della società civile che in questi mesi hanno chiesto a gran voce le dimissioni del Sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale. Come abbiamo già scritto nei precedenti comunicati, in una Città normale di un Paese normale, oggi non saremmo qua a discuterne ancora. Ecco perché – si argomenta – ci ritroviamo ancora una volta a sollecitare l’intervento risoluto del Governo».

Palazzo San Giorgio, sede del Comune di Reggio Calabria

«Il già allarmante quadro investigativo quindi si è ulteriormente aggravato – fanno rilevare i sottoscrittori dell’interrogazione parlamentare – tramite ulteriori elementi forniti dalle dichiarazioni degli indagati e tramite alcune intercettazioni telefoniche. Al di là dell’accertamento delle responsabilità individuali, emergono profili d’illegittimità di rilevanza tale da inficiare, se confermati, l’intero procedimento elettorale e i suoi esiti. Il numero e la specie di irregolarità e vizi dedotti potrebbero aver alterato in misura decisiva  l’espressione della volontà popolare e la genuinità del voto. A questo deve aggiungersi la premessa che la designazione di molti presidenti di seggio in forza di deleghe irregolari configurerebbe, a prescindere dagli esiti del voto, una forma d’illegittimità originaria. Alla luce di tutti questi fatti, reclamiamo con forza, dunque, l’intervento concreto del Ministro dell’Interno e dei suoi funzionari, al fine di verificare i fatti ed assicurare la legittimità e la legittimazione delle istituzioni comunali. A Reggio Calabria – asseriscono Forza Italia, Fdi e Lega – abbiamo necessità  di ristabilire la libertà e la genuinità del voto».

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