Reggio Calabria: la Federazione Metropolitana dei verdi non ci sta.

Reggio Calabria: la Federazione Metropolitana dei verdi non ci sta.

elisabetta marciano

Reggio Calabria: la Federazione Metropolitana dei verdi non ci sta.

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martedì 13 Ottobre 2020 - 16:07

Il portavoce, Mimmo Bova, chiarisce le motivazioni

Le ultime elezioni comunali del comune di Reggio Calabria non si sono risparmiate in colpi di scena e battaglie su tutti i piani. Accanto a tutto questo non è passata inosservata nemmeno l’assenza di una lista dei Verdi a sostegno del sindaco Giuseppe Falcomatà. Lista che sembrava quasi fisiologica considerato il grande lavoro svolto negli ultimi anni dalla Federazione Metropolitana di Reggio Calabria. Istituita circa due anni fa la cui mission è quella di occuparsi dell’intero territorio provinciale. Tale assenza è sicuramente pesata e si è risolta con una crisi interna partita dalla stessa Federazione che in questi giorni sta movimentando il dialogo con il partito nazionale. E’ lo stesso portavoce della Federazione Metropolitana, Mimmo Bova, a spiegarci i motivi.

Bova, prova a raccontarmi le dinamiche che in questi anni hanno interessato i rapporti con l’amministrazione.

“Intanto voglio fare una premessa, in città oltre a noi esiste anche un’altra realtà legata al partito dei Verdi la Federazione Cittadina, chiarito questo, mi preme sottolineare come la nostra collaborazione con l’amministrazione Falcomatà sia nata difatti da una contestazione al sindaco. Nel dicembre del 2016, infatti, abbiamo trovato il coraggio che davanti al tema dell’ambiente si trova sempre, di sederci ad una conferenza stampa, il cui tema era l’arrivo dei Tir in città, nella sede di Alleanza Nazionale. Agguerriti contro un sindaco che secondo noi non aveva fatto molto per l’ambiente. Durante il confronto però, ci siamo resi conto che, proprio in quella sede, avrebbe potuto iniziare un dialogo importante e una collaborazione proficua. Così è stato. Ci siamo trovati davanti un sindaco disponibile, aperto all’ascolto e non solo, qualche giorno dopo ci ha convocati e mostrato le carte in cui era inequivocabile il loro impegno per scongiurare l’arrivo dei Tir al porto. In quel momento ci siamo resi conto che la politica dell’attacco senza la consultazione delle carte, senza informaci è una politica che non paga. E’ iniziato proprio quel giorno, con una presa di coscienza da parte nostra, il lungo cammino che ha visto notevoli risultati, oggi, sotto gli occhi di tutti.”

Le dinamiche sono chiarissime, quindi, cosa è successo? Perché la vostra assenza? E quale il motivo del vostro attacco al Nazionale dopo le loro ultime dichiarazioni a seguito della vittoria del sindaco Giuseppe Falcomatà?

“Intanto c’è da fare una piccola premessa: i Verdi sono stati commissariati e a livello regionale è stato nominato un commissario. Mentre, poi, a livello cittadino i nostri rapporti con il sindaco continuavano ad andare benissimo sempre in ordine a questioni di natura ambientalista dal piano “plastic free” all’istituzione dello sportello ambiente con la Federazione Cittadina, invece, il clima era completamente diverso. In effetti, loro, continuava ad attaccare il sindaco su tutti i fronti. Come è possibile immaginare, questi due atteggiamenti all’interno dello stesso partito, hanno portato inevitabilmente a dei conflitti interni sempre più aspri.

Arriviamo ai giorni appena prima della presentazione delle liste.

“Come dicevo la situazione era di grande imbarazzo perché questa dualità di comportamento non giovava a nessuno né tanto meno si riusciva a trovare una qualche forma di dialogo per poter andare avanti. Considerato tutto ciò, noi Federazione Metropolitana, abbiamo invitato il commissario regionale a Reggio nel dicembre dello scorso anno. Nonostante questo, anche in questa occasione, nessuna decisione è stata presa in merito ad una nostra presenza nelle liste. Malgrado, quindi, le nostre sollecitazioni non c’è mai stata una risposta in un senso o in altro. Man mano però che si avvicinava il momento della costituzione delle liste non si riceveva nessun imput dal Nazionale. Mai niente è successo né in un verso né in un altro. In più nemmeno il Nazionale si è espresso formando una lista autonoma o quanto meno. Insomma silenzio e questo in politica non paga. Un silenzio portato avanti fino a tre giorni prima del voto quando il commissario regionale esce con una nota stampa a sostegno del sindaco Falcomatà e di una lista all’interno della sua coalizione che comunque anche noi abbiamo ritenuta giusta, infatti siamo usciti con una nota stampa a sostegno.

Arriviamo, adesso al motivo delle vostre ultime reazioni di indignazione, cosa succede dopo l’elezione di Falcomatà?

“ Tutto nasce perché Il partito dei Verdi pubblica un comunicato stampa a firma di due membri dell’esecutivo nazionale, al di là delle congratulazioni che sono condivisibili, devo comunque riportare una frase che ci ha lasciati sconcertati soprattutto quando dichiarano: “superiamo la mera logica delle preferenze”. Una frase del genere è una cosa inconcepibile in politica, può essere detta da un’associazione, ma il partito politico vive sulle preferenze delle persone perciò si capisce bene come siano fondamentali anche in virtù di eventuali cariche politiche. La frase quindi è risultata svilente, contraddittoria e pretestuosa. A nostro avviso è stato un alibi per poter giustificare la mancata presentazione della lista. Noi, in qualità di Federazione Metropolitana e considerato il nostro percorso, alibi non ne vogliamo e riteniamo debbano rispondere seriamente non solo a noi, ma ai tantissimi reggini, nostri sostenitori, che ci hanno chiesto ragione di questa assenza alle elezioni, considerato il lavoro degli ultimi anni.

Ai posteri “democratici” l’ardua sentenza.

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