Reggio Calabria. Recovery Fund, in arrivo 60 milioni

Reggio Calabria. Recovery Fund, in arrivo 60 milioni

elisabetta marciano

Reggio Calabria. Recovery Fund, in arrivo 60 milioni

Tag:

lunedì 22 Marzo 2021 - 09:00

"Attraverso il pacchetto del “React Eu”, inserito nel quadro NextGeneration del Recovery plan, puntiamo davvero a rivoluzionare le sorti della nostra cittadinanza"

Tra il 2021 e il 2022 l’attuale Politica di Coesione potrà contare su 47,5 miliardi di fondi europei aggiuntivi da spendere entro il 2023 per affrontare la crisi sanitaria ed economica provocata dal Coronavirus. La plenaria del Parlamento ha infatti approvato l’accordo con il Consiglio sul programma REACT-EU, nel quadro del pacchetto per la ripresa Next Generation EU, noto anche come Recovery Fund.

I fondi europei

L’iniziativa REACT-EU (Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe) è lo strumento proposto dalla Commissione per dare seguito alle prime misure europee contro la crisi generata dal Covid-19 adottate tramite la Coronavirus Response Investment Initiative Plus. In base all’accordo raggiunto il 18 novembre da Parlamento UE e Consiglio e confermato dalla plenaria con 654 voti favorevoli, 23 contrari e 17 astensioni, lo strumento potrà contare su 47,5 miliardi di euro (50,5 miliardi a prezzi correnti), di cui 37,5 miliardi di euro stanziati per il 2021 e 10 miliardi di euro per il 2022, a fronte dei 55 miliardi inizialmente proposti dall’Esecutivo UE.

Risorse importanti

Nello specifico l’iniziativa REACT-EU fornirà fondi europei aggiuntivi alla Politica di Coesione, a valere sul pacchetto Next Generation EU e in misura ridotta attraverso la revisione dell’attuale Quadro finanziario pluriennale (QFP). Risorse fresche e non sottratte ad altre politiche dell’Unione che integrano le dotazioni dei Programmi operativi della Politica di Coesione 2014-2020 e sono ulteriori rispetto agli stanziamenti per il periodo 2021-2027. Oltre al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), al Fondo sociale europeo (FSE) e al Fondo per gli aiuti europei agli indigenti (FEAD), gli Stati membri potranno destinare parte delle risorse all’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (IOG) e ai programmi transfrontalieri (Interreg).

Le modalità

Per assicurare che il sostegno vada alle aree che ne hanno più necessità, gli stanziamenti saranno distribuiti tra i paesi dell’UE in base al loro grado di prosperità e agli effetti socioeconomici della crisi, compreso il livello di disoccupazione giovanile. La ripartizione delle risorse sarà stabilita in una fase successiva dalla Commissione mediante atti di esecuzione, assegnando il 70% delle dotazioni nazionali nel 2021 in base all’impatto dell’emergenza e il restante 30% per il 2022 sulla base dei dati statistici più recenti. A livello nazionale, eccezionalmente i fondi non saranno ripartiti per regione o settore. Gli Stati membri saranno liberi di concentrarsi sulle zone più colpite dagli effetti della pandemia o di continuare a destinare maggiori fondi alle regioni meno sviluppate. Il regolamento di REACT-EU entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Reggio Calabria

Occhi puntati sul “React Eu” anche su Palazzo San Giorgio. Nel corso, infatti, di un vertice fra il sindaco Giuseppe Falcomatà, gli assessori, i dirigenti ed i responsabili ed assistenti ai fondi Pon, la squadra di governo ha predisposto lo schema degli interventi da inviare all’Agenzia di Coesione per ottenere finanziamenti straordinari ed aggiuntivi utili a superare le disparità di sviluppo fra le regioni attraverso una forte politica d’investimenti sul territorio. In un paniere da circa 60 milioni di euro, riservato alla nostra città, sono state inserite opere pubbliche e progetti che, entro il 2023, dovranno essere portati a termine per sostenere l’occupazione, le piccole e le medie imprese di ogni settore, turismo e cultura inclusi.

Occasione importante

«E’ una sfida non da poco – hanno commentato gli esponenti della giunta Falcomatà – perché in due anni puntiamo a rigenerare grosse porzioni del territorio sotto diversi punti di vista. La strada indicata porta ad una ripresa economica, sociale e ad un rilancio ecologico che coinvolgeranno intere aree urbane e collinari. Si tratta di un’occasione davvero importante che arriva in un mento fondamentale per la nostra azione politica ed amministrativa concentrata, al massimo, sui piani di rigenerazione ed ammodernamento della città».

Il futuro

«Ogni settore – hanno aggiunto gli assessori – ha offerto il proprio contributo, mettendo in campo precise linee di intervento indispensabili ad allargare, quanto più possibile, il ventaglio di opportunità che, da qui ai prossimi due anni, possono davvero cambiare concretamente il volto ed il destino di aree altrimenti difficili da risollevare. Dalla Commissione europea, dunque, comincia ad arrivare quell’iniezione di fiducia che serve da stimolo e supporto alle attività di ogni singola comunità».

La rivoluzione

«Noi – hanno concluso gli esponenti dell’esecutivo – ci siamo fatti trovare pronti ad un appuntamento con la storia che può e deve significare tanto per la nostra città. Attraverso il pacchetto del “React Eu”, inserito nel quadro NextGeneration del Recovery plan, puntiamo davvero a rivoluzionare le sorti della nostra cittadinanza. Potenziando gli investimenti già in atto grazie alla Politica di coesione, saremo in grado di affrontare al meglio anche la delicatissima partita del “Green Deal” e della transizione digitale per accompagnare Reggio lungo un tragitto di rinnovamento e speranza che nessuno, fino ad oggi, aveva mai esplorato».

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007