Reggio: il Comune è -solido e virtuoso-, e il bilancio pubblico gode di un -ottimo stato di salute-

Reggio: il Comune è -solido e virtuoso-, e il bilancio pubblico gode di un -ottimo stato di salute-

Reggio: il Comune è -solido e virtuoso-, e il bilancio pubblico gode di un -ottimo stato di salute-

sabato 26 Settembre 2009 - 15:55

I Ministeri dell'Economia e dell'Interno hanno certificato il perfetto stato di salute dei conti del Comune, inserendo Reggio tra le quindici città più virtuose d'Italia

Alla luce della nuova graduatoria realizzata dai Ministeri dell’Economia e dell’Interno, i consiglieri del Comune di Reggio Walter Curatola e Michele Marcianò e il delegato del Sindaco Scopelliti ai sistemi di Rete, Mario Flesca, hanno espresso soddisfazione per il riconoscimento dell’ottimo stato di salute goduto dalle casse cittadine, sancito dall’inserimento del Comune Reggino tra i quindici più virtuosi d’Italia.

Curatola e Marcianò in una nota congiunta hanno dichiarato che -il tempo, galantuomo anche in questo caso, ha ripristinato una verità diversa da quella delle cornacchie del centrosinistra che, con il loro sciagurato canto, predicevano dissesti finanziari, violazione del patto di stabilità, la fine di un’Amministrazione che, invece, è stata indicata come una delle quindici più virtuose del Paese. L’unica per quanto riguarda la Calabria. Non solo il Comune di Reggio è virtuoso, ma ha ottenuto un aumento di trasferimenti statali per oltre 800 mila euro. Una premialità, questa, che la dice lunga sull’oculatezza amministrativa di un Ente che continua a segnalarsi in positivo e che, adesso, ha ottenuto l’imprimatur di buon governo. L’Amministrazione di Palazzo San Giorgio ha centrato l’obiettivo previsto dal patto di stabilità e, come previsto dalla legge in vigore, nel 2008, ha regolarmente comunicato le informazioni contabili di bilancio secondo le modalità stabilite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tutti gli indicatori, dunque, sono stati rispettati: dal grado di autonomia finanziaria a quello della rigidità strutturale. La certificazione ministeriale – continuano i Consiglieri – è la migliore risposta alle bugie che, negli ultimi anni, sono state al centro delle accuse rivolte all’Amministrazione Scopelliti ed alle sue scelte non solo nel campo delle opere pubbliche, ma anche sul fronte della valorizzazione dell’immagine di una città che continua a registrare consensi ed apprezzamenti. La premialità concessa a Reggio zittisce anche il governatore della Calabria Agazio Loiero, il quale, nei giorni scorsi, aveva disegnato scenari apocalittici sullo stato finanziario della più grande città dello Calabria. Al Presidente della Giunta Regionale, oggi, con grande sincerità, auguriamo che lo stato di salute finanziario dell’Ente da lui guidato sia identico a quello del Comune di Reggio. Se così fosse, almeno sul versante sanità, i calabresi potrebbero stare tranquilli.

Anche Mario Flesca, sulla falsariga dei colleghi del civico consesso, critica l’opposizione di centro/sinistra e il governo Prodi: -adesso che Reggio è tra le quindici città più virtuose d’Italia, l’opposizione, che in tutti questi mesi ha bombardato i cittadini con notizie inesatte, dovrebbe recitare il mea culpa per aver disorientato l’opinione pubblica con circostanze non veritiere. Come tutte le amministrazioni locali del Paese, anche il Comune di Reggio è alle prese con problemi di liquidità. Ma il bilancio dell’Ente non solo è solido, ma anche virtuoso. Adesso siamo noi a chiedere ai signori del centrosinistra di darci una spiegazione sui sette milioni di euro di addizionale Irpef 2007 che il governo Prodi non ha trasferito alla città di Reggio. L’opposizione che soffre di croniche amnesie nasconde questa circostanza, affidandosi alle convenzionali giaculatorie di condanna con quanto di buono, fino ad oggi, il centrodestra ha fatto per fare uscire Reggio dall’isolamento in cui era stata relegata da una classe politica che aveva lavorato poco e male sul fronte della difesa degli interessi della città. Scopelliti e la sua Amministrazione hanno dimostrato di saper governare bene. Adesso la virtualità e la premialità fanno male a chi predica bene e razzola male nella gestione della cosa pubblica. La tanta auspicata, da parte del centrosinistra, bancarotta non solo non è mai esistita ma si è trasformata in un boomerang per quanti, dai banchi dell’opposizione e dalle sedi di certi partiti, hanno maramaldeggiato creando disorientamento in seno ad alcune fasce deboli della cittadinanza reggina. Il centrosinistra, oggi, non può non prendere atto della certificazione di buon governo e cambiare metodo nel fare opposizione, passando dal qualunquismo alla critica costruttiva nello svolgere il campito, cui nessuno vuole negare, che il risultato elettorale le ha affidato-.

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