Reggio. Guerra in Ucraina, invasione osteggiata anche dai sindacati

Reggio. Guerra in Ucraina, invasione osteggiata anche dai sindacati

Redazione

Reggio. Guerra in Ucraina, invasione osteggiata anche dai sindacati

venerdì 25 Febbraio 2022 - 15:30

«Non è mai il conflitto la soluzione dei problemi. Oltre al ritiro dei russi, serve superare le frammentazioni nell'Ue e un sistema di sicurezza condiviso»

REGGIO CALABRIA – Anche le forze sociali a favore della pace e contro l’invasione dell’Ucraina.
«La pace e il ripudio delle guerre devono essere la priorità dell’agenda politica italiana, europea e mondiale. Cgil, Cisl, Uil Calabria condannano in modo fermo l’aggressione militare iniziata contro l’Ucraina da parte della Federazione Russa – si legge nella nota diramata congiuntamente dai tre segretari regionali Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo –. Non è mai la guerra la soluzione, la soluzione sta nella diplomazia e dunque nel dialogo. Per questo parteciperemo a tutte le iniziative che si svolgeranno domani e nei prossimi giorni a sostegno del popolo ucraino nella guerra, fuori dal tempo, avviata dalla Russia».

La mobilitazione della Triplice sindacale «parte già oggi da Catanzaro, da un attivo unitario convocato per discutere sui temi della sicurezza sui luoghi di lavoro che, naturalmente, ha messo al centro delle attenzioni del Sindacato unitario i risvolti drammatici sotto il profilo umano di un conflitto, inaccettabile e incomprensibile, scoppiato alle porte dell’Europa.

In queste ore drammatiche la nostra solidarietà va al popolo, lavoratori e lavoratrici dell’Ucraina. Senza remore chiediamo a tutte le realtà della società civile di mobilitarsi per spingere le istituzioni internazionali, e in particolare l’Italia e l’Unione Europea, ad ottenere una cessazione degli scontri in atto – così Sposato, Russo e Biondo – e il ritiro delle forze russe da tutto il territorio ucraino, ad avviare trattative che risolvano i conflitti tra Stati nel rispetto del diritto internazionale tramite la diplomazia, il dialogo e la cooperazione e con un ruolo determinante da parte dell’Unione Europea che, superando le frammentazioni fra Stati e dando vita ad un sistema di sicurezza condiviso, deve essere in grado di esercitare un’azione risolutiva del conflitto in atto».

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