Reggio, in agitazione i Vigili del fuoco: noi, al lavoro nel sudiciume

Reggio, in agitazione i Vigili del fuoco: noi, al lavoro nel sudiciume

mario meliado

Reggio, in agitazione i Vigili del fuoco: noi, al lavoro nel sudiciume

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venerdì 02 Luglio 2021 - 13:40

"Bomba"-San Ferdinando, dove non pare vigente il Testo unico sull'ambiente. Mai arrivato da un anno il compenso per il servizio antincendio svolto nel 2020

Dopo l’annuncio dei giorni scorsi, i Vigili del fuoco entrano realmente in stato d’agitazione: a farlo sapere è il segretario regionale Uil-Pa Vigili del fuoco della Calabria Nino Provazza.
Se necessario – si rende noto -, per ottenere il frutto delle loro rivendicazioni, i Vigili del fuoco reggini e calabresi non esiteranno a incrociare le braccia.

Inadeguatezze & rivendicazioni

Tra le cose stigmatizzate da Provazza, a tutt’oggi gli operatori Vigili del fuoco «non sono stati remunerati per il servizio antincendi svolto nel 2020». E questo a dispetto del «servizio di soccorso tecnico urgente in convenzione con la Regione» regolarmente svolto.
Nel frattempo, chi dovrebbe puntare tutto sulla sicurezza dei Vigili del fuoco – e così anche dei cittadini – secondo gli interessati latita.
A preoccupare chi “va sul campo” anche «la vetustà e l’inefficienza dei mezzi di soccorso allestiti con i moduli boschivi, con i quali si rischia di essere soccorsi anziché portare soccorso». Sorriderci su è quasi l’unico rimedio, allo stato.

“Bomba” San Ferdinando

Ma la criticità forse più grave secondo la Uil-Pa, come da documentazione iconografica, concerne il presidio di San Ferdinando.

Promesse non mantenute. Ed ecco che l’area di lavoro dei Vigili del fuoco, nel cuore della Piana di Gioia Tauro, «è divenuta un’enorme discarica a cielo aperto autorizzata proprio da coloro che dovrebbero garantire il rispetto delle norme e della legge». Ovvio chiedersi se il Testo unico sull’Ambiente sia legge vigente anche lì. Ma la risposta di fatto è quella che più conta, come sempre. E nei fatti «San Ferdinando è zona franca, e forse – azzarda con amarezza Provazza – non è sottoposta alla legislazione italiana».

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