Reggio, operazione Magnifica. La Vicari Aversa a “Mi manda RaiTre”

Reggio, operazione Magnifica. La Vicari Aversa a “Mi manda RaiTre”

mario meliado

Reggio, operazione Magnifica. La Vicari Aversa a “Mi manda RaiTre”

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martedì 03 Maggio 2022 - 07:15

L’architetto messinese ospite del programma della tv di Stato. «Se la carriera universitaria mi sarà preclusa? L’ho capito già col ricorso amministrativo»

REGGIO CALABRIA – Baronie e cordate: come abbattere il sistema? Recitava così il sottopancia che accompagnava la puntata di Mi Manda RaiTre andata in onda il primo maggio scorso, nella sua ampia prima parte dedicata agli scandali universitari e, fra questi, al caso dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria.
Ospite in collegamento l’architetto Clarastella Vicari Aversa, dalla cui denuncia ha avuto inizio l’operazione Magnifica della Guardia di finanza, coordinata dalla Procura reggina.

«Varcata la soglia di tollerabilità»

Una situazione, quella all’Ateneo reggino, che secondo la Vicari Aversa era sostanzialmente incrostata di favoritismi, e rispetto alla quale s’è era «superata la normale soglia di tollerabilità», per usare le sue parole.
Ma la domanda del conduttore Federico Ruffo – giornalista romano di origini calabresi – è arrivata, senza sconti: difficile pensare che, in 9 anni, lei sia stata l’unica persona ad accorgersi che qualcosa non andava… «Non credo. Credo anzi che ci siano altre denunce, altri esposti – ha risposto la vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Messina –. Di sicuro, io ho avanzato la mia denuncia anche perché l’associazione Trasparenza e merito aveva già sollevato casi analoghi.

Se la carriera universitaria mi sarà preclusa? Ma certo: anzi, già il ricorso amministrativo mi ha fatto capire forte e chiaro che sarebbe andata così, visto che da sùbito mi hanno fatto capire che avrei dovuto rinunciare al ricorso e chiedere scusa. Ma scusa di cosa? – s’è chiesta davanti alle telecamere Rai Clarastella Vicari Aversa –. Per aver fatto un accesso agli atti e per aver fatto notare che forse c’era qualcosa che “era sfuggito”? Poi, non c’era solo qualcosa che era sfuggito, in realtà s’è visto chiaramente che le buste erano state aperte, visto che nelle correzioni era scritto “il candidato” per gli uomini e “la candidata” per le donne».

Due mesi fa peraltro, evidenzia la professionista, nel prosieguo del concorso per ricercatore di cui non fu dichiarata vincitrice, «l’Università aveva nominato gli stessi commissari di diversi anni fa: gli stessi che avevano operato giudizi “copia e incolla”».

Trasparenza e merito: sulla “Mediterranea” altre segnalazioni

Altri ospiti della puntata sono stati (in collegamento) Giambattista Scirè, fondatore dell’associazione Trasparenza e merito e il sottosegretario a Lavoro e Politiche sociali Tiziana Visini; e (in studio) Romano Benini, docente di Politiche del lavoro.

«La “Mediterranea”? Sì, già in precedenza avevamo ricevuto segnalazioni relative all’Ateneo reggino – ha osservato Scirè –, come ne riceviamo quotidianamente praticamente riguardo a tutte le Università italiane».

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Un commento

  1. Ha fatto bene a denunciare però non ha il diritto di fare sentenze ?
    Saranno i giudici a valutare i fatti esposti e a fare sentenze .
    Fino ad oggi parla sempre Lei, diamo la possibilità agli altri di parlare chissà cosa
    hanno da dire nei confronti di Aversa ?

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    0

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