Reggio, Romeo (Rsu Città Metropolitana) contro la chiusura del CFP ex INIASA

Reggio, Romeo (Rsu Città Metropolitana) contro la chiusura del CFP ex INIASA

Dario Rondinella

Reggio, Romeo (Rsu Città Metropolitana) contro la chiusura del CFP ex INIASA

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martedì 27 Luglio 2021 - 16:04

Antonio Romeo oltre a chiedere la sospensione delle operazioni di trasloco, sollecita anche un incontro urgente con il sindaco Falcomatà

“Si rimane stupiti e basiti alla notizia della soppressione del Centro di formazione professionale Ex INIASA di Via Pio XI“.  La considerazione è del coordinatore  Rsu Città Metropolitana, Antonio Romeo che considera questo centro l’unico centro pubblico funzionante in una città come Reggio Calabria, in cui è fondamentale e non agevole trovare, a titolo gratuito, l’erogazione del servizio di formazione pubblica per le famiglie che non hanno la possibilità di sostenere le rette dei Privati.

Una notizia, quella della chiusura definitiva Centro di formazione professionale, era stata stabilita da tempo. “Meraviglia, quindi, – prosegue Romeo – che un sindaco illuminato come Giuseppe Falcomatà, sempre attento alle istanze della collettività, possa permettere la chiusura di un centro storico, cancellando anche il nome del fondatore, il compianto Nando Adornato, pioniere della Formazione Professionale con dipendenti che hanno sempre lavorato con passione per il buon andamento dei corsi”. Tra questi il coordinatore  Rsu Città Metropolitana ricorda alcuni dei  corsi di  qualifica professionale che si sono svolti, come quello di di estetica, saldatore, elettricista, meccatronico, euro-progettista, pizzaioli.

“Sorprende, pertanto, il trasferimento in altra sede, fuori mano e poco funzionale, da risultare inidonea all’attuale servizio da erogare all’utenza, sede peraltro già rifiutata da altri uffici.  A tal proposito, – evidenzia inoltre Romeo – non si comprende la ratio alla base della decisione motivata dalla dichiarazione di “affitto passivo” dell’immobile, se come sembra,  lo stesso immobile pare destinato all’utilizzo per altri uffici.

Tutto ciò premesso ed evidenziato, si chiede chiarezza e delucidazioni nel merito della procedura, precisando che non si accetterà in alcun modo la destinazione dei dipendenti interessati ad uffici non accreditati e inadeguati all’erogazione di un importante servizio pubblico qual è quello della formazione professionale post-scolastica, in attesa di occupazione”. Rome infine chiede che vengano sospese le operazioni di trasloco oltre ad un incontro urgente per chiarire ed approfondire la vicenda.

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