Reggio sommersa dai rifiuti, il sindaco punta l’indice contro Avr

Reggio sommersa dai rifiuti, il sindaco punta l’indice contro Avr

mario meliado

Reggio sommersa dai rifiuti, il sindaco punta l’indice contro Avr

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martedì 22 Giugno 2021 - 08:30

Vertice in Prefettura. Il Comune: noi in regola verso la società preposta alla raccolta degli scarti, ma l’azienda non fa il suo fino in fondo

Come già Tempostretto ha scritto decine di volte negli ultimi mesi, le discariche a cielo aperto – magari diverse per dimensioni, quartiere o scarti conferiti – a Reggio hanno un Dna comune. Si trovano sempre negli stessi luoghi, nell’assoluta incapacità delle autorità preposte a debellare questo tristissimo fenomeno. “Corsi e ricorsi storici” che, a sprazzi, Reggio vive da almeno un quarto di secolo e che però, quando si manifestano, mettono a repentaglio la pubblica incolumità.
Ieri, ha avuto luogo un vertice in Prefettura sulla delicata situazione dei lavoratori dell’Avr e dunque, inevitabilmente, sull’emergenza-rifiuti. E l’Amministrazione comunale ha osservato fondamentalmente due cose: d’aver chiesto da tempo presìdi dell’Esercito, perché coi controlli ordinari “non si va da nessuna parte”. E che Avr, società incaricata della raccolta dei rifiuti, non fa il suo dovere. Non fino in fondo, almeno; e i lavoratori, in questo, non c’entrano.

La vertenza

Una prima, seria criticità riguardo all’amplissimo nodo-rifiuti concerne la vertenza con l’azienda. Che verrà sostituita, nel servizio di raccolta. I lavoratori, però, vanno tutelati. Tanto più che il Comune «ha sempre puntualmente rispettato gli impegni nei confronti della società Avr – ha osservato il sindaco Giuseppe Falcomatà – saldando tutto il pregresso e pagando mensilmente quanto dovuto». E questo già dallo scorso anno, quando fu istituito il  “tavolo” a Palazzo del Governo.

Solo che la società, a fronte dei versamenti di mano pubblica, non ha invece a sua volta garantito gli stipendi né tantomeno la loro puntualità. Storia vecchia. Ma anche un “dettaglio” non indifferente, che a più riprese ha provocato il riaccendersi di tensioni tra le maestranze non certo legate al comportamento dell’Ente.
Quanto all’avvicendamento del gestore, l’iter «sta procedendo positivamente», di concerto con amministratori giudiziari (dell’Avr), Procura e Prefettura. Il prossimo impegnativo passo riguarderà il nuovo bando, fin qui non emanato, per individuare il futuro gestore.

Rifiuti bruciati (anche in pieno giorno)

Com’è possibile assistere indifferenti all’incendio di rifiuti in pieno giorno davanti al Campo Coni del rione Modena, mentre decine di ragazzi sono all’interno a fare attività fisica e a un passo ci sono un liceo e addirittura l’Hospice? O ai continui roghi a Ciccarello (sempre nella zona Sud della città)? Oppure allo scempio che si verifica da tempo immemore ad Arghillà (zona collinare della periferia Nord)? Il primo cittadino, che con l’assessore comunale all’Ambiente Paolo Brunetti è stato tra i partecipanti al vertice prefettizio, ha assicurato che è uno strazio assistere a spettacoli del genere. Che però, ha ammesso, sono ben noti e soprattutto reiterati nel tempo.

Proprio quest’ultima caratteristica fa sì però che la problematica s’intersechi con le questioni sicurezza & controllo del territorio. Cosa che implica l’insufficienza dell’attività della Polizia locale e dei “normali” controlli delle forze dell’ordine. Appunto per questa ragione, ha rammentato il primo cittadino, da tempo è stata richiesta «una presenza dell’Esercito e delle forze dell’ordine in maniera fissa almeno nelle tre zone dove reiteratamente questi episodi si verificano». Nei rioni Ciccarello, Marconi e Arghillà – peraltro già piagati da problematiche sociali non indifferenti – «serve un deterrente e un presidio fisso a garanzia dei cittadini, delle tante attività commerciali e della sicurezza generale», ha ribadito Falcomatà.

Le accuse

Il secondo punto è un “nodo” complicato dentro una vertenza già assai complessa. Da tempo, il Comune contesta all’Avr di non fare “il suo”: quantomeno non fino in fondo, come già accennato. Da tempo, per questa ragione la società è oggetto di numerose contestazioni e sanzioni.

Situazioni incresciose come quella a Ciccarello sarebbero rivelatrici, ad avviso dell’assessore Brunetti, anche di «poca attenzione da parte dell’attuale gestore». Tanto più che nell’area si riscontra un «continuo e indiscriminato abbandono di rifiuti di ogni genere»: la cosa non può essere demandata solo a interventi dei tutori della legge, è chiaro, specie considerando che vi si ardono perfino numerosi rifiuti ingombranti. Mentre però il ritiro degli stessi ingombranti, in zona, stenta. E rispetto alla stessa ordinaria raccolta degli scarti, solo «in parte» le inefficienze dipendono «dal mancato conferimento negli impianti».

Complessivamente, saremmo di fronte a «disservizi sui quali – per citare le parole del sindaco – l’Amministrazione comunale ha detto basta». Adesso è ampiamente arrivato il tempo, punta l’indice Falcomatà contro la società, che Avr «rispetti gli impegni con la città e i lavoratori garantendo, fino a quando non si concluderanno le procedure per l’ingresso del nuovo gestore, un servizio puntuale e ordinato e garantendo la puntualità nel pagamento degli stipendi dei lavoratori». I quali, invece, hanno dimostrato attenzione nel dialogo e senso di responsabilità, favorendo il rinvio dello sciopero malgrado il mancato pagamento dell’ultima mensilità dei loro emolumenti.

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