Regionali in Calabria, appello per de Magistris

Regionali in Calabria, appello per de Magistris

Redazione

Regionali in Calabria, appello per de Magistris

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domenica 25 Luglio 2021 - 08:09

«È l’ora della discontinuità». Le prime 21 sottoscrizioni da parte di politici, intellettuali, protagonisti del mondo dello spettacolo

Luigi de Magistris sostenuto apertamente anche da politici, intellettuali, protagonisti del mondo dello spettacolo. Accade in seguito alla creazione di un Appello per la Calabria di donne e uomini impegnati «per il vero cambiamento della Calabria».

L’appello

Regionali in Calabria, appello per de Magistris

«Le elezioni regionali di ottobre 2021 sono un’occasione imperdibile per imprimere nella nostra regione una discontinuità radicale nella politica e nelle politiche pubbliche», si legge tra l’altro nell’appello.
Al netto delle divaricazioni crescenti anche per la pandemia, «non c’è più tempo – si legge –. Dobbiamo immediatamente invertire la rotta». Obiettivo: «Una regione con una maggiore giustizia sociale, più sostenibile, con amministratori pubblici adeguati alla sfida del “nuovo mondo” emergente».

Senso del nuovo

«È necessario partire dal linguaggio dei bisogni che danno dignità umana piuttosto che da quello dei finanziamenti», è scritto tra l’altro nell’appello.

«C’è bisogno prima di tutto di una nuova classe dirigente politica, estranea alla vischiosità dei circuiti di potere consolidati». Ma i politici “nuovi” dovranno essere estranei pure «al consociativismo e al trasversalismo politico e istituzionale, alle ambiguità dei confini sempre più sottili tra legalità e illegalità, tra azione pubblica e criminalità».
E questo da un lato perché «la qualità della politica è al suo minimo storico», dall’altro in quanto «la politica regionale è orfana da decenni di un qualsiasi disegno riformatore, di una sola idea di modernizzazione possibile, di mete e obiettivi di un qualche respiro».

Bisogno di “buona politica”

Almeno stando ai primi 21 firmatari dell’appello, la Calabria ha «un bisogno estremo di “buona” politica, di una politica risanata, riqualificata». E «nonostante il quadro aggregato desolante, non mancano nella nostra regione soggetti, luoghi, pratiche, esperienze innovative e dinamiche», dalle Istituzioni al mondo del volontriato. Ma «si tratta il più delle volte di esperienze isolate, piccole e non performanti, e per questo poco visibili». Occorre, secondo gli estensori dell’appello, «scovare questa pluralità di soggetti vitali» affidandosi a politici in grado di «riconoscerli e legittimarli, di aggregarli e di farli pesare nella costruzione delle politiche pubbliche. C’è bisogno di federarli per conseguire massa critica e per incoraggiare aspirazioni e propensioni diffuse al cambiamento e all’innovazione».

Candidatura di rottura

«La candidatura di Luigi de Magistris – si afferma tra l’altro – rappresenta un’occasione per rompere con le consorterie politiche collusive». In più, consentirebbe di “smontare” il «blocco di potere trasversale» che metterebbe insieme politici, “zona grigia”, ‘ndrine, massoni “deviati” e persino segmenti di magistratura.

Una candidatura vissuta come «oggettivamente destabilizzante» perché il sindaco di Napoli è «una figura completamente estranea al blocco di potere dominante regionale, alle sue vischiosità, connessioni e reciprocità di interessi, recenti e passati». E poi, perché de Magistris «ha rovesciato l’approccio politicista» partendo «dalla ricognizione dei fermenti sociali e istituzionali dispersi» d’ogni forma e dimensione.
Insomma «c’è una Calabria “migliore”», che sa fare rete, si evidenzia.
Nell’interesse di quei calabresi, «spesso giovani e donne, che coltivano ostinatamente speranza», secondo i sostenitori di Luigi de Magistris «è tempo di partigianeria, di scelte radicali». Di schierarsi «dalla parte degli innovatori, di chi costruisce futuro, dei giovani che hanno deciso di restare».

I 21 firmatari

I 21 firmatari sono nomi autorevoli, anche se particolarmente diversi tra loro.

Dario Brunori, fra i 21 firmatari dell’appello

Lo storico Piero Bevilacqua, il cantautore Dario Brunori (Brunori Sas), l’economista ed ex assessore regionale Domenico Cersosimo, la giurista Alessandra Cordiano. Lo storico e pedagogista Giancarlo Costabile, il cantautore Salvatore De Siena (leader del Parto delle nuvole pesanti), l’attore “Palma d’oro” a Cannes e regista Marcello Fonte.
La sociologa Franca Garreffa, il docente universitario ed ex candiato alla Presidenza della Regione Domenico Gattuso, l’archeologa Maria Teresa Iannelli. Il rapper-scrittore Kento, l’ex deputato ed ex sindaco di Rosarno Giuseppe Lavorato, l’etnologo Fulvio Librandi, la giurista Donatella Loprieno.
L’ingegnere dello sviluppo locale e dell’innovazione sociale Salvatore Orlando, la docente e scrittrice Assunta Scorpiniti, l’ex consigliera regionale Rosa Tavella. L’antropologo Vito Teti, la sociologa Giovanna Vingelli, la docente e giornalista Francesca Viscone, l’urbanista Alberto Ziparo.

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