Rateizzazione dei debiti per il suolo pubblico, adesso si punta a rivedere i canoni

Rateizzazione dei debiti per il suolo pubblico, adesso si punta a rivedere i canoni

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Rateizzazione dei debiti per il suolo pubblico, adesso si punta a rivedere i canoni

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venerdì 20 Marzo 2015 - 15:19

Il provvedimento è stato esitato dalla giunta Accorinti la scorsa settimana, oggi il Sindaco e gli assessori Pino e Signorino hanno illustrato la novità per i commercianti che adesso potranno pagare a rate i debiti accumulati per l'occupazione del suolo pubblico. Ma si guarda già avanti.

“In una fase di grande crisi economica abbiamo costruito uno strumento adeguato dato che in alcuni casi il peso fiscale sarebbe stato insostenibile, al fine di evitare una riduzione delle attività commerciali, ma anzi di incentivarle. Il provvedimento viene incontro alle esigenze delle categorie interessate, tenendo conto della situazione debitoria dell'Ente e nasce da uno spirito di collaborazione con le associazioni di categoria e quindi con gli operatori commerciali interessati per ottenere la rateizzazione delle somme dovute a titolo di canoni, indennità e sanzioni per l'occupazione del suolo pubblico”.

Con queste parole il Sindaco Renato Accorinti e gli assessori al Bilancio e al Patrimonio, Guido Signorino e Sebastiano Pino, hanno presentato il provvedimento esitato dalla giunta lo scorso giovedì che prevede l’introduzione della possibilità di rateizzazione dei debiti pregressi accumulati nel tempo dai commercianti che non sono più riusciti a pagare l’occupazione del suolo pubblico per quelle tariffe schizzate alle stelle dal 2011 in poi (vedi articolo correlato).

Un provvedimento che autorizzata la stipula di accordi tra aziende e Comune che prevedono: la rateizzazione dei pagamenti derivanti dai crediti vantati dall'Amministrazione comunale per le somme dovute a titolo di canoni, indennità e sanzioni, in applicazione del regolamento Cosap, per un arco temporale massimo di nove anni, e comunque entro l'anno 2023, con una rata semestrale minima di duemila euro o annuale minima di quattromila euro; il riconoscimento a favore del debitore, delle agevolazioni di cui all'art. 31 del regolamento Cosap a seguito di presentazione, entro 60 giorni dalla contestazione del debito, dei documenti di cui al punto precedente; applicazione degli interessi pari al tasso fissato dalla Tesoreria comunale a quest'Ente che sarà comunicato dall'Area servizi finanziari. Il pagamento delle quote annuali può essere suddiviso in due rate semestrali che scadono rispettivamente il 31 maggio e il 30 novembre prossimi di ciascun anno, sempre nel limite massimo dell'anno 2023.

Qualsiasi commerciante adesso si potrà presentare al Dipartimento Patrimonio con la documentazione necessaria: dichiarazione di riconoscimento del debito; dichiarazione di disponibilità a rateizzare l'ammontare complessivo del debito in un arco temporale complessivo massimo di nove anni secondo le modalità sopra specificate;polizza fideiussoria bancaria o assicurativa, da contrarre presso istituto bancario o compagnia assicurativa regolarmente iscritta all'ISVAP e senza pendenze con lo stesso, a garanzia del residuo ammontare del debito; ricevuta di versamento, a titolo di acconto, della prima rata non inferiore al 10 per cento dell'importo complessivo del debito.

Quello della rateizzazione è però solo il primo passo di un percorso di collaborazione che l’amministrazione di Palazzo Zanca intende portare avanti insieme a Confcommercio e a tutte le associazioni di categoria che in questi mesi si sono duramente battute per ottenere la modifica di quel regolamento Cosap introdotto nel 2011 e che ha triplicato i canoni per l’occupazione del suolo pubblico, uccidendo di fatto il commercio e l’imprenditoria. In questa direzione è massima la disponibilità a rivedere le tariffe, a chiedere di accelerare i tempi sono stati il direttore generale di Confcommercio Caterina Mendolia e il presidente Carmelo Picciotto. Soddisfatti per il risultato raggiunto con la rateizzazione, non hanno però nascosto qualche dubbio su alcuni passaggi di questo procedimento, soprattutto sulla possibilità di accedere al pagamento a rate anche per chi ha autorizzazioni che risalgono a prima del regolamento del 2011 e sulla certificazione del debito che di fatto chiuderebbe le porte alle altre strade, in particolare quelle legali, che molti imprenditori hanno avviato per opporsi al pagamento di canoni così esosi.

Anche a questi punti si cercherà una soluzione. L’obiettivo principale dell’assesore Pino è comunque avviare un sistema che possa agevolare i commercianti, allo stesso tempo far rientrare nelle casse comunali risorse che mancano anni e combattere quell’abusivismo che inevitabilmente si è diffuso per colpa di quei prezzi troppo alti e di una crisi che ha messo in difficoltà molte attività. Pino ha citato un dato che può essere emblematico: al momento ci sono 20 ditte che hanno debiti che superano i 200 mila euro per l’occupazione suolo degli impianti pubblicitari. Soldi che grazie alla rateizzazione potrebbero piano piano rientrare nelle casse di Palazzo Zanca.

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