La consigliera Russo: “Non ho cambiato idea sulla commissione di inchiesta sui rifiuti”

La consigliera Russo: “Non ho cambiato idea sulla commissione di inchiesta sui rifiuti”

La consigliera Russo: “Non ho cambiato idea sulla commissione di inchiesta sui rifiuti”

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mercoledì 12 Febbraio 2014 - 21:54

Riceviamo e pubblichiamo le precisazioni della consigliera Antonella Russo in merito all’articolo dal titolo “Il dossier della giunta Accorinti sulla gestione dei rifiuti approda in procura”, nel quale vengono riportati stralci di interventi dei consiglieri nella commissione congiunta Bilancio/Ambiente del 6 febbraio scorso

Nel Vostro articolo sono riportate alcune mie dichiarazioni in base alle quali la “commissione di inchiesta sui rifiuti sarebbe diventata una sorta di strumento per gli usi più diversi, per avere visibilità o per fare populismo, demagogia o semplice retorica”.

A tali mie dichiarazioni virgolettate, segue una considerazione del giornalista, che così afferma: “a leggere queste dichiarazioni risulta persino difficile riconoscerla come la promotrice della commissione speciale, probabilmente avrà cambiato idea…”

A tale riguardo desidero precisare che la dichiarazione che mi si attribuisce è correttamente riportata, ma è soltanto la premessa di un ben più lungo e consistente intervento, avente come oggetto una ricostruzione oggettiva dei fatti che mi riguardano, ben diversa da quella che appare dalla semplice lettura di tale premessa; che considero riportata male, in quanto male estrapolata dal suo intero contesto!

In realtà, e ciò può essere confermato dalla lettura del resoconto sommario della commissione congiunta I-V del 6 febbraio 2014, la parte centrale del mio lungo intervento ribadiva i seguenti FATTI:

1)sono stata la materiale ideatrice e redattrice della proposta di delibera di costituzione della commissione di inchiesta sui rifiuti, insieme al collega Piero Adamo;

2)sono stata tra i pochi consiglieri che, nella prima seduta utile di consiglio comunale, si è opposta al rinvio del trattamento della delibera in commissione, chiedendo e votando che la stessa venisse immediatamente discussa e votata in consiglio;

3)sono stata il consigliere che ha chiesto, nel corso della seduta di consiglio nella quale la proposta di delibera è stata ritirata, che l’oggetto della commissione di indagine venisse ampliato a tutte le società partecipate del comune di Messina;

4)sono stata il consigliere che, alla prima seduta di commissione bilancio, quando si discuteva delle problematiche della delibera ATO, poi ritirata dall’amministrazione comunale, anche ai fini dell’istituenda commissione di indagine, ha invitato gli altri commissari a formare un gruppo di studio delle fatture e degli atti dell’Ato e di Messinambiente, chiaramente nel tempo libero dei commissari, ed ha offerto spontaneamente, come luogo a ciò adibito, il suo studio professionale e gli strumenti di lavoro ivi esistenti. Preciso che questo tavolo di lavoro si è riunito presso il mio studio soltanto in una occasione, alla presenza, oltre che della sottoscritta, dei soli consiglieri Santalco, Adamo e Sindoni, nonostante fossero stati tutti invitati a parteciparvi, e che non si è più riunito perché la commissione ha preferito continuare il lavoro di esame degli incartamenti nella sede di rito;

5)sono stata il consigliere che ha redatto e che ha per prima firmato un odg contenente richiesta di consiglio comunale aperto, e con invito esteso ad assessore, commissari, revisori dei conti e dirigenti al ramo, sui conti economici e sulla gestione del personale di Messinambiente, che però è stato trattato previamente in commissione, anzi proprio nella commissione del 6 febbraio 2014; con la conseguenza che la stessa commissione da cui parte l’odierna “critica” è stata da me richiesta!

Da quanto sopra, e dall’impegno che ritengo di aver profuso sull’argomento, e che può essere documentato dalla lettura dei vari resoconti sommari, non ritengo sia giustificabile, legittima e condivisibile l’affermazione del giornalista allorquando dichiara di “non riconoscermi più come promotrice della commissione speciale, perché avrò cambiato idea…” Le chiacchiere restano tali, i fatti che ho sopra elencato, sono documentati e dimostrano inequivocabilmente tutto il contrario di quanto si voglia far apparire nell’articolo in questione.

Alla luce di quanto sopra, invito codesta spettabile testata a leggere per intero l’intervento da me svolto nella seduta congiunta di commissione dello scorso 6 febbraio, perché così facendo si capirà perfettamente che non ho cambiato idea, e che dai fatti da me sopra elencati non risulta affatto difficile riconoscermi come la stessa consigliera promotrice della commissione speciale d’inchiesta, anzi avvalorano il fatto che mi sono battuta, nelle sedi istituzionali, affinchè tale commissione prendesse vita ed avesse anche un oggetto più ampio di quello iniziale.

Il riferimento al facile populismo sull’argomento è dato proprio dal fatto che c’è chi fa dichiarazioni sulla stampa o in altri luoghi non istituzionali da “salvatore della patria”, ma poi non può annoverare atti concreti nelle opportune sedi, che vadano in quella direzione… Forse se anch’io avessi fatto, per ogni azione istituzionale, un comunicato stampa, le mie dichiarazioni non sarebbero state travisate…

Antonella Russo

N.B.: Informiamo la consigliera Russo, qualora avesse qualche dubbio a proposito, che i verbali li abbiamo letti integralmente . Come peraltro specificato nell’articolo, abbiamo riportato i passaggi più significativi degli intereventi dei singoli consiglieri, estrapolando, è vero, alcune parti ma senza mai stravolgere il senso del discorso fatto da ciascun rappresentante del Civico Consesso.

2 commenti

  1. Ho dovuto rileggere gli articoli per capire meglio l’elemento che ha provocato la nota di polemica. Dire che sentendomi un cittadino che cerca di seguire la politica, quando mi è possibile, seguo le sedute del Consiglio mediante il comunque percepibile servizio in streameing, o se libero da impegni personalmente. Ho fatto questa breve premessa per dire che la maggior parte dell’informazione filtra attraverso i giornali, anche se ci sono a disposizione i c.d. verbali di sintesi. Durante questi pochi mesi ho visto e sentito, più che altro (mi riferisco senza nota ironica ancora al limitato servizio di streaming) gli interventi del civico consesso. Ho imparato a conoscere i consiglieri, mediante i loro interventi, i punti di vista. Notare che esistono distanze abissali tra Consiglio e Giunta è superfluo lo rimarcava ieri la Barrile da consigliere e non da Presidente, ma ciò non deve indurre i media a fare orecchie da mercante e giustificare l’assenza e la freddezza del Sindaco. Tornando all’articolo, devo dire che molti consiglieri si “battono” per seguire un valido processo di rinascita, mediante proposte valide. Quando si è deliberato sulle responsabilità di una Tares dolorosa, qualcuno ha voluto rimarcare i nomi dei consiglieri presenti in aula, facendo una sorta di conta che rimbalzava sui social network come un macigno, con tanto di commenti, alcuni Irreplicabili,per restare in tema. La mia perplessità, riguardo l’intervento che voi precisate tra il virgolettato, del consigliere Russo, mi stupisce, non per le parole espresse dalla giovane avvocatessa, che ho seguito, unitamente agli altri interventi degli altri consiglieri, ma per la precisazione che è stata costretta a dare, replicando al vostro articolo, come se avesse avuto dei pentimenti o addirittura ripensamenti su ciò che è riuscita a proporre e a costruire in pochi mesi di politica corretta e coraggiosa (e a questo punto devo riconoscere con non poche difficoltà). Credere in cio che si vede, in ciò che si sente, questo dovrebbero fare i cittadini, ma hanno bisogno d’informazione imparziale, non mi riferisco chiaramente a voi, anche se oggi, mi sento di dire che al riguardo una tiratina d’orecchio va fatta, perchè molti consiglieri ci mettono veramente la faccia, e la Russo, ripeto come altri, ci mette la faccia veramente. Ho sempre ammirato il vostro modo di fare informazione e della possibilità altamente democratica che date al lettore di commentare, ed è per questo chevi esorto, nel caso di specie, oltre che rileggere i verbali, riascoltare gli interventi, con tutte le loro sfumature, un po come fa un bravo sommelier quando deve cogliere tutte le proprietà organolettiche di un buon vino. Vi seguo sempre. Affettuosamente.

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  2. “SONO STATA ”
    << sono stata, sono stata, sono stata..>> . Ella è stata. Abbiamo capito. “Siamo stati” a leggere le sue dichiarazioni. “Staremo” a vedere se sarà fatto…

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