De Luca: “Se un sindaco non è autorevole prevalgono malaffare e malapolitica”

De Luca: “Se un sindaco non è autorevole prevalgono malaffare e malapolitica”

De Luca: “Se un sindaco non è autorevole prevalgono malaffare e malapolitica”

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venerdì 03 Agosto 2018 - 10:28

Il sindaco risponde piccato alla nota del suo predecessore , sottolineando anche come la sua amministrazione debba oggi porre rimedio a “5 anni di decisioni improduttive se non dannose per la città”

“Accorinti ancora una volta dimostra di non aver compreso il fatto". Cateno De Luca si appropria della frase diventata il titolo del libro scritto a mani dagli ex consiglieri Nina Lo Presti e Gino Sturniolo per replicare al suo predecessore Renato Accorinti, che ha commentato l’operazione Terzo Livello e le vicende giudiziarie (vedi articolo a parte).

“Ovviamente” la replica è affidata ad un post su Fb. Ecco cosa scrive De Luca:

Se è vero quel che sostiene l'accusa, il Sindaco uscente non riusciva a gestire né a controllare nulla: né le partecipate, né i dirigenti e tanto meno i concorsi e le selezioni. L'amara conclusione è che quando un Sindaco non fa percepire la sua autorevolezza e la sua preparazione, prevalgono malaffare, malapolitica e scambi di favori tra consiglieri e dirigenti.

Penoso anche il tentativo di Accorinti di scaricare le persone da egli stesso nominate ai vertici delle società partecipate.

Ci consola solo il fatto che, anche questa volta, i cittadini con il loro voto abbiano anticipato le mosse della Magistratura a cui va, lo ribadiamo, il nostro sincero apprezzamento.

Per quanto riguarda le mie vicende giudiziarie, continuerò a difendermi nelle aule del Tribunale esercitando tutti i diritti che la nostra Costituzione e le leggi vigenti riconoscono ad ogni cittadino.

D'altra parte, conoscere la legge è il presupposto per rispettarla, sia come imputato che come Sindaco. Altrimenti bisogna affidarsi a chi la conosce o ti dice di conoscerla con tutti i rischi conseguenti!

Da oltre un mese, infatti, siamo costretti ad inseguire emergenze derivanti da scelte strampalate, inefficaci ed antieconomiche, frutto di cinque anni di decisioni improduttive se non dannose per la città. Una cortina fumogena, frutto di “stampa tollerante” ed opposizione inesistente, ha consentito ad Accorinti ed ai suoi 'badanti' di tirare a campare. Però, come si dice da queste parti, dopo che si quaglia la neve… si vedono i buchi (a squagghiata da nivi si vidunu i puttusa)!

7 commenti

  1. Con questa nota di Accorinti diventa ufficiale la notizia che l’ex sindaco di Messina quando era lattante “cadiu da naca”

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  2. Giusta e sacrosanto, l’inefficienza di accorinti è risaputa anche all’estero.

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  3. Giuste parole di De Luca: l’inefficienza di Accorinti lo rende complice del malaffare che circondava il Palazzo.

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  4. Veramente Eller disse chiaramente che c’era puzza di mafia a Messina, ed anche lui era stato scelto dal sindaco.
    Fu contestato e insultato.
    Ciacci se ne andò dopo uno scontro durissimo con i dipendenti Messinambiente da cui fu di fatto aggredito fisicamente.
    De luca ha fatto benissimo a cambiare i vertici delle partecipate perché sarà lui a risponderne politicamente.
    Occhio però signor Sindaco perché Messina è un vero verminaio.
    Forse è per questo motivo che sono sempre state contestate le nomine di professionisti provenienti da altre regioni. Avversate da un fronte compatto, che ha spesso compreso anche i media.

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  5. filippo lo conti 3 Agosto 2018 12:53

    cettolaqualunquedeluca ora è d’accordo con la magistratura….persona veramente matura e affidabile…povera Messina…da quale pulpito la predica

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  6. E l’amministrazione Accorinti li scaricava allegramente, senza comprenderne il fatto.

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  7. Prima di interrompere la collaborazione se ben ricorda furono entrambi difesi dagli attacchi più disparati ed insensati.
    Io non so perché l’amministrazione lo abbia fatto, ma non mi pare una cosa dell’altro mondo.
    Io penso semplicemente che fu fatta loro attorno terra bruciata.
    Se legge uno degli articoli dedicati alla Barrile le sarà chiaro come spesso la burocrazia e regolamenti venissero usati come arma impropria:
    E, se fosse necessario, si rendeva “disponibile a presentare strumentali interrogazioni consiliari, per censurare l‘operato dell ‘assessore competente e del ragioniere generale del Comune”.
    Li ha “scaricati”, quanto allegramente sinceramente non lo so.

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