Teatro: il presidente Puglisi "inciampa" nel Furs. Fondo 2015 da restituire alla Regione?

Teatro: il presidente Puglisi “inciampa” nel Furs. Fondo 2015 da restituire alla Regione?

Rosaria Brancato

Teatro: il presidente Puglisi “inciampa” nel Furs. Fondo 2015 da restituire alla Regione?

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martedì 27 Dicembre 2016 - 23:07

Il Collegio manda gli atti alla Corte dei conti ed in Procura. Intanto il sovrintendente Bernava scrive all'assessore Barbagallo sollecitando la nomina del commissario straordinario del Cda.

Nonostante la paralisi in atto dell’attività all’Ente Teatro (è saltato anche il concerto di Capodanno) l’assessore regionale Barbagallo non ha ancora nominato un commissario ed il sovrintendente Bernava con una nota ne sollecita l’intervento.

Nel frattempo scoppia il caso dei fondi Furs (fondo regionale dello spettacolo) ed il Collegio dei revisori manda gli atti alla Corte dei conti ed in Procura e rimette alla Regione la decisione in merito alla restituzione dei fondi erogati o meno.

IRREGOLARE L’ISTANZA PER I FONDI FURS 2015 E 2016

Già nel precedente verbale i revisori dei conti avevano rilevato difformità nelle dichiarazioni firmate dal presidente Puglisi per ottenere dalla Regione i contributi del Fondo unico per lo spettacolo. Era stato l’assessorato, nel valutare l’istanza 2016 a chiedere chiarimenti ai revisori che hanno esaminato la documentazione presentata. Nell’allegato all’istanza il Teatro dichiara che il rapporto tra entrate proprie ed entrate correnti è del 36,90% mentre dai dati contabili risulta del 23,11% con una differenza, scrivono i revisori di oltre 1 milione e 200 mila euro. Il Collegio rileva due note di Puglisi difformi tra di loro. Il 30 novembre del 2015, nell’istanza per accedere al Furs dichiara “ alla data della presentazione dell’istanza il rapporto tra il personale amministrativo e il personale totale è del 14,38%, inferiore ai limiti dettati dalla legge (40%)”. Il 22 giugno del 2016, Puglisi dichiara che nel 2015 il rapporto tra il personale amministrativo ed il personale totale è del 33,9%” quindi una percentuale più del doppio rispetto a quella indicata sette mesi prima.

Il Collegio pertanto “ritiene che è evidente che le dichiarazioni del Dott. Puglisi non siano chiare e siano difformi con quanto dichiarato dal responsabile dell’unità organizzativa amministrativa. Pertanto vorrà la Regione, (preposta alla concessione ed al contributo FURS), mettere in atto ogni azione da intraprendere, sia per il saldo del contributo 2015 che per il riconoscimento di quello relativo all'anno 2016, ed eventualmente al recupero delle somme già erogate a titolo di acconto per il contributo dell'anno 2015”.

I revisori quindi rimettono qualsiasi decisione per la concessione dei contributi Furs 2015 e 2016 alla Regione. Al di là delle decisioni dell’assessorato il Collegio: “trasmetterà il verbale alla Corte dei Conti per accertare eventuali danni erariali e alla Procura della repubblica di Messina per accertare eventuali profili di responsabilità nei confronti degli amministratori del Teatro Vittorio Emanuele, non più in carica, del precedente Sovrintendente e del precedente Collegio dei Revisori dei Conti che, così come risulta dagli atti, ha asseverato l'istanza di accesso al Contributo FURS per l'anno 2015”.

La seduta è stata poi dedicata all’approfondimento di alcuni costi relativi alla stagione artistica estiva 2015 Furnari-Palermo-Taormina. L’analisi si è soffermata sul riepilogo dei dati in termini di costi, presenze, spettatori paganti,omaggi.

A fine stagione estiva, relativamente all’Arena di Furnari Tempostretto pubblicò un riepilogo sui dati degli spettacoli (leggi qui).

Nel verbale n°50 i revisori prendono ad esempio i dati relativi agli spettacoli prodotti dal Teatro, come “Gershwin” a Taormina, che ha fatto registrare 384 spettatori presenti (dei quali 283 paganti) con un incasso lordo di € 11.185,00. Sottratte le somme dovute per le varie voci, l’incasso netto per il Teatro è stato di circa 8 mila euro a fronte di un costo di 13.750 euro al quale aggiungere i compensi agli orchestrali per le prove. Lo stesso spettacolo, al Verdura di Palermo ha fatto registrare 39 presenze con un incasso lordo di 3.122 euro ed un incasso netto per il Teatro di 359 euro a fronte sempre dei 13 mila euro di costi. Sempre lo stesso spettacolo, all’Arena di Furnari,con 285 spettatori ha portato alle casse del Teatro una cifra di 2.155 euro a fronte di costi sostenuti nettamente superiori.

Stessa analisi il Collegio l’ha fatta per lo spettacolo di Swetlana Zakharova a Furnari con 1268 spettatori (di cui 1.116 paganti) con un incasso lordo di € 37.920,00. L’introito netto per l’Ente è stato di 26.896 euro a fronte di un costo 65 mila euro per l’acquisto dello spettacolo “Da ciò si desume una gestione antieconomica e totalmente deficitaria”.

LA LETTERA DI BERNAVA ALL’ASSESSORE

Il sovrintendente Bernava ha scritto una nota all’assessore Barbagallo sollecitandolo a nominare un commissario vista la situazione di caos dell’Ente ed a valutare gli aspetti d’irregolarità del decreto sindacale con il quale Accorinti (leggi qui l’articolo) ha revocato le designazioni del Cda (nonostante né Puglisi né la Pulejo si siano mai dimessi) confermato Puglisi presidente in quota Comune, e nominato Fiorino componente del Cda in quota Città Metropolitana.

“Ad un primo esame della normativa- scrive Bernava- le nomine del sindaco vanno assimilate a designazioni. Inoltre il presidente Puglisi e la consigliera Pulejo non si sono mai dimessi,pertanto va disciolto il vecchio cda con apposito provvedimento assessoriale per impossibilità di amministrare senza numero legale. Il nuovo Cda può insediarsi solo per intero e con un unico atto di nomina dell’assessore come prevede la nuova legge regionale”. Quelle di Accorinti quindi sarebbero soltanto designazioni che solo attraverso un provvedimento di nomina da parte dell’assessore possono avere efficacia. “I due componenti di Comune e Città Metropolitana devono attendere la nomina del terzo componente di competenza della Regione ed il decreto assessoriale per assumere le funzioni. Nelle more è necessario procedere con un commissariamento”.

A Palermo ancora si discute sul nome del commissario (due i nomi, l’attuale presidente del Collegio, Salvatore Jervolino o il dirigente della Regione Filippo Nasca). Ma il tempo passa e il Teatro è ormai una pentola pronta ad esplodere.

Rosaria Brancato

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