Il Pdl vuole ripartire dalla base giovanile per preparare il “dopo Berlusconi”

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lunedì 17 Ottobre 2011 - 16:37

Presentato a Palazzo Zanca il meeting regionale “Campo Meridiano” che si terrà dal 21 al 23 ottobre a Gioiosa Marea e organizzato da “Giovane Italia”

«Il ruolo di moralizzatore tocca a noi rivendicarlo». Queste parole di Ferdinando Croce, presidente provinciale di Giovane Italia, sintetizzano lo spirito guida di “Campo Meridiano”, primo campus regionale di formazione politica organizzato dalla costola giovanile del Pdl. Il partito prepara la fase della successione al leader-sovrano Silvio Berlusconi e prova a farlo partendo proprio dalla base, dai giovani. Il meeting, al quale parteciperanno anche i coordinatori regionali Domenico Nania e Giuseppe Castiglione ed il ministro della Gioventù Giorgia Meloni, si svolgerà dal 21 al 23 ottobre all’hotel San Giorgio di Gioiosa Marea. Si terranno incontri e dibattiti che si snoderanno attorno a cinque commissioni tematiche: ambiente e territorio; giustizia; università; rappresentanza e partito; crisi economica e riforme. A presentare l’evento, oggi a Palazzo Zanca, i “grandi” e i giovani: i coordinatori provinciali del Pdl, Giuseppe Buzzanca («è fondamentale ascoltare le istanze dei giovani, distinguendoci dalle derive di violenza a cui abbiamo assistito in questi giorni») e Roberto Corona («il Pdl è un partito giovane che si è rilanciato con la segreteria Alfano»), il coordinatore cittadino Enzo Garofalo («sono orgoglioso di questo movimento giovanile»), il presidente provinciale di Giovane Italia Nino Munafò («non è solo l’età anagrafica ad offrire soluzioni nuove, l’esperienza non è un disvalore»), il presidente cittadino Ferdinando Croce («a Messina i giovani sono più appiattiti “dall’altra parte” politica, dove non c’è autonomia di pensiero»), il coordinatore cittadino Francesco De Pasquale («non vogliamo nomine ma meritocrazia») e il rappresentante messinese nel coordinamento regionale, Vittorio Visalli.

Sulla necessità di un ricambio generazionale nel Pdl la posizione di Giovane Italia è chiara ed è stata sintetizzata nei giorni scorsi in un documento firmato da Croce, da Francesco Rizzo e da Piero Adamo. Questi i quattro punti cardine: «che si ponga fine al costume dei doppi ruoli -istituzionali e di partito- concentrati in capo alla stessa persona, dal momento che questo modus operandi ha soltanto contribuito ad ingolfare la ordinaria vita di partito e ad impedire alla struttura di maturare e crescere “dal basso”; che nella nuova architettura del movimento i giovani possano assumere, senza ingiustificate titubanze, prestigiosi ruoli decisionali, e che nell’assunzione di queste scelte non si guardi soltanto al potenziale elettorale che questo o quel candidato possono esprimere ma alle qualità professionali, alle capacità comunicative, alla storia di militanza: in una parola, al merito; che vengano indette le elezioni primarie già a partire dalle prossime elezioni amministrative che si terranno in centri importanti come Barcellona Pozzo di Gotto, Lipari e Santa Teresa di Riva. Le esaltanti esperienze di Mauro Aquino a Patti e di Davide Paratore ad Antillo, giovani ed eletti sindaci, dovranno servire da insegnamento; che i parlamentari messinesi si battano infine per la modifica dell’attuale legge elettorale, nel rispetto di una straordinario fenomeno di partecipazione di Popolo, proponendo di ripristinare il voto di preferenza e di inserire poi il meccanismo delle primarie, quelle vere, non quelle del centrosinistra».

«Non accettiamo in definitiva – hanno scritto Croce, Adamo e Rizzo – di continuare a passare per ragazzi privi di contenuti per il solo fatto di abitare in uno schieramento che prima di essere identificato con il berlusconismo e con le sue degenerazioni credeva nell’identità, nella partecipazione, nell’ambientalismo, nella socialità, tutti ideali che nel nostro piccolo continuiamo a predicare in concreto e quotidianamente. A maggior ragione dopo la scadenza dei tesseramenti al Popolo della Libertà dimostreremo che siamo capaci di rivendicare e di ottenere tutto ciò, e ci metteremo direttamente la nostra faccia».

Un commento

  1. Ma fate sul serio? NOn si direbbe…

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